Civ
Manuel Poggiali ha la SBK nel mirino
Il pilota sammarinese nel campionato italiano ha ritrovato la voglia di lottare per vincere. Quest'anno, con la Ducati del team Barni Racing, punta al titolo e sogna una wild-card nel mondiale
Manuel Poggiali non ha certo bisogno di dimostrare il suo valore. Due volte campione del mondo, il primo titolo in 125 nel 2001 con la Gilera e il successivo nel 2003 con l'Aprilia al debutto nella duemmezzo, sono un pedigree di tutto rispetto, che pochi piloti possono vantare. Eppure a 31 anni Manuel ha deciso di rimettersi in gioco per conquistare il titolo italiano della SBK. Per raggiungere l'obiettivo ha scelto il team Barni Racing e la Ducati Panigale gommata Michelin.
Per Manuel dal 2013 è iniziata una seconda vita agonistica… "Ho lasciato le corse nel 2008 e sono risalito in moto solo nel 2010, ma con una moto stradale ad Adria. Da allora sono rimasto per altri due anni lontano dalle gare, poi lo scorso anno ho ricominciato nel CIV. Fino ad allora andavo in moto solo per me stesso, e posso dirti che un conto è andare in moto per divertirsi, un altro è farlo da pilota. La parte più importante della mia carriera sportiva è stata da ragazzino, e a quell'età non capisci tutto. Ora vedo le cose in un'altra maniera e vivo le corse molto, molto meglio. Ho un altro approccio adesso, dato fondamentalmente dall'esperienza". Tanto, che alla sua seconda stagione nel CIV SBK, Manuel non nasconde le intenzioni. "Lo scorso anno il rientro nelle corse è stato difficile, ma per questa stagione ho grandi ambizioni: corro per vincere. Dalla mia ho il team campione in carica, uno dei migliori nel CIV".
Anche per quanto riguarda la moto, Manuel Poggiali ha poche riserve. "La Ducati Panigale mi piace, e con la squadra stiamo lavorando molto per renderla ancora più competitiva. Il regolamento del CIV non lascia spazio a molte modifiche sulla moto, ma per quello che possiamo fare stiamo facendo un ottimo lavoro. Anche coi pneumatici Michelin stiamo migliorando".
Quando poi gli chiediamo se fra la fine degli Anni 90 e oggi il CIV sia cambiato, non ha dubbi. "Da quando correvo nell'Italiano da ragazzino, il format è stato ampiamente rivisto: anche il livello rispetto al passato è cresciuto notevolmente. Oggi non c'è tanta differenza fra il CIV e altri campionati importanti in Europa, e questo conta molto. Poi l'ambiente delle corse in Italia è sempre bello, soprattutto perché permette agli appassionati di vivere questa esperienza da vicino, senza pass o limitazioni come avviene nel Mondiale. E aggiungo che poter aver vicino nelle gare gli amici per me è importante".
Infine, quando gli ricordiamo che durante la presentazione della squadra il suo team manager Marco Barnabò ha detto che quest'anno vuole partecipare a tre gare del mondiale SBK nella categoria EVO, e fra i suoi quattro piloti che corrono fra CIV, SBK e Coppa del Mondo STK 1000 sceglierà il più veloce… Manuel ci dice sorridendo: "Non ho mai corso nel Mondiale SBK… questo potrebbe essere l'anno giusto!".
Infine, quando gli ricordiamo che durante la presentazione della squadra il suo team manager Marco Barnabò ha detto che quest'anno vuole partecipare a tre gare del mondiale SBK nella categoria EVO, e fra i suoi quattro piloti che corrono fra CIV, SBK e Coppa del Mondo STK 1000 sceglierà il più veloce… Manuel ci dice sorridendo: "Non ho mai corso nel Mondiale SBK… questo potrebbe essere l'anno giusto!".