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Dakar Story: le grandi imprese

foto ASO/A.Lavadinho il 23/12/2017 in Altri sport

Prosegue il viaggio nella storia della Dakar, con una serie di video clip che documentano alcuni momenti cruciali come quando nel 2000 venne organizzato il famoso ponte aereo e l’intera carovana venne letteralmente spostata in cielo…

Dakar Story: le grandi imprese
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Continua il nostro viaggio nella storia della Dakar, una serie di clip imperdibili per entrare nel mondo della Dakar in attesa che parta l'edizione 2018.

Il grande ponte aereo, 2000

La 22esima edizione della gara prevede un percorso da Dakar alle Piramidi del Cairo, in Egitto. Ma quando i piloti entrano in Niger, Hubert Auriol – che dopo essere stato pilota è entrato a far parte dello staff organizzativo - viene avvisato dalle autorità francesi che la manifestazione è sotto la minaccia dei terroristi. Si decide così di organizzare un gigantesco ponte aereo tra Niamey e Sabah, in Libia. La gara viene sospesa per cinque giorni, il tempo necessario per trasportare l’intera carovana a bordo degli enormi aerei da carico russi Antonov 124s. Una sfida senza precedenti che permette alla gara di riprendere senza ulteriori problemi. Il successo va a Richard Sainct con la monocilindrica BMW. È l’ultima vittoria di una moto “non KTM”. Dal 2001, infatti, la Casa di Mattighofen è imbattuta alla Dakar.

Copiapo, il mucchio selvaggio, 2010

Con l'arrivo in Sud America, il rally scopre il deserto di Atacama, diventato un appuntamento fisso. Situato sulle sponde di un fiume in secca, il bivacco di Copiapo si presta in maniera ideale ad una partenza in gruppo per le moto, in linea con la tradizionale ultima tappa della Dakar africana, che si disputava sulle sponde del Lago Rosa. L’edizione 2010 è contraddistinta dalla rivalità tra Marc Coma e Cyril Despres. Lo spagnolo parte per vincere la sua terza Dakar, ma sul traguardo di Buenos Aires, è il francese a salire sul gradino più alto podio, portando sul 3 a 2 la sfida nelle vittorie complessive. Entrambi guidano le mirabolanti monocilindriche KTM 690 Rally Factory, le ultime moto “grandi” prima di entrare nell’era delle attuali 450.

Despres, trappola nel fango, 2012

È la regola della Dakar: nonostante una distanza di gara di 9.000 chilometri, anche il più piccolo errore può condizionare le chance di vittoria di un pilota. Nel 2012 però Cyril Despres (KTM 450 Rally Factory) è particolarmente fortunato: dopo essere finito assieme ad altri piloti nella morsa di un fiume di fango nella tappa da Copiapo a Antofagasta, in Cile, e aver perso la posizione di leader in classifica generale, il francese torna in testa alla gara grazie ai problemi con il cambio che rallentano il rivale Marc Coma. Despres a Lima si aggiudica la sua quarta Dakar.

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