Urban Mobility
Yamaha PW-X3: un passo avanti per le e-MTB
Yamaha lancia il suo nuovo motore top di gamma per e-bike: più piccolo, leggero e potente, consentirà la massima integrazione con telaio e trasmissione
Le e-bike si stanno diffondendo a macchia d’olio in tutti i settori classici della mobilità a pedali, ma il ruolo trainante da punto di vista tecnologico lo hanno assunto le e-MTB, spesso destinate a un pubblico di specialisti preparati ed esigenti.
È qui che si è vista la maggior varietà di soluzioni, con motori (e conseguentemente pacchi batteria) che vanno dall’estremamente compatto e leggero al grande e potente: per dare un’idea, il range delle coppie erogate va grosso modo dai 35 ai 120 Nm, sempre con una potenza nominale di 250 W (anche se i valori di picco dei motori più performanti possono superare il kW).
Yamaha, inventore del concetto di pedalata assistita ma rientrata da pochi anni nel settore dopo averlo abbandonato, è sempre stata nel mezzo, come si dice faccia la virtù
Cambia il concetto, naturalmente: minima assistenza e peso piuma o grande potenza a ogni costo? È un po’ come confrontare una agile Enduro 125 2T con una 450 4T: spesso i tempi sono simili e a volte addirittura a favore della prima, come si vede nelle classifiche Assolute delle gare di alto livello.
Yamaha, inventore del concetto di pedalata assistita ma rientrata da pochi anni nel settore dopo averlo abbandonato, è sempre stata nel mezzo, come si dice faccia la virtù. La sua serie PW-X è caratterizzata da una spinta decisa, in particolare alle cadenze più basse. Al momento sul mercato c’è il motore PW-X2, ma la Casa di Iwata ha appena lanciato la nuova ammiraglia PW-X3 che fa un passo avanti notevole.
Il motore Yamaha PW-X3 è il classico all-rounder, che si adatta bene a qualsiasi situazione di pedalata e a differenti profili di rider
Se il PW-X2 eroga 80 Nm con un peso di poco superiore ai 3 kg, il nuovo PW-X3 arriva a 85 Nm con soli 2,75 kg di peso (-10%), e ingombri ridotti addirittura del 20%. Dal momento che per avere più coppia bisogna in generale accettare un aumento del peso, il miglioramento dell’X3 è particolarmente notevole, e si inscrive nella tendenza generale a privilegiare motori sempre più leggeri e compatti per lasciare la massima libertà progettuale ai telaisti. Di fatto, il PW-X3 si allinea nei dati di targa al Bosch Performance Line CX di quarta generazione, uno dei riferimenti del mercato nel rapporto peso/prestazioni.
Vero è che nel mondo e-MTB non c’è una soluzione migliore in assoluto: i motori più compatti e meno performanti danno vita a biciclette leggere e tecniche, quelli più potenti e pesanti a modelli a lungo raggio e altissime prestazioni in salita. Lo Yamaha PW-X3 è il classico all-rounder, che si adatta bene a qualsiasi situazione di pedalata e a differenti profili di rider. Ha un’interfaccia con classico attacco ISIS, e fra i punti di forza vanta un fattore Q particolarmente compatto di 128 mm, che consente di tenere le pedivelle più vicine fra loro per una pedalata più naturale.
Il PW-X3 è accompagnato nel lancio dall’unità di comando al manubrio Interface X: stile minimale e ultracompatto, pulsanti replicati alla manopola e connettività ANT+ per offrire la piena compatibilità con i ciclocomputer più diffusi come ad esempio SIGMA, Garmin ed Echowell.
A partire dal 2022 troveremo il PW-X3 e l’Interface X su molte e-MTB di media e alta gamma, in particolare dei produttori europei ai quali sono principalmente destinati.