Urban Mobility
Mobilità, Assosharing: "I dati smentiscono un’emergenza monopattini in Italia"
Le proposte dell'associazione alla Commissione Trasporti della Camera: "Ridurre la velocità a 20 km/h, tutorial obbligatorio in App e foto al termine delle corse"
Rafforzare la sicurezza stradale a partire da una regolamentazione che coinvolga, in modo integrato e uniforme, tutti i soggetti e i veicoli. In particolare occorre far diminuire il differenziale di velocità tra la micro-mobilità e gli altri mezzi, portando a 20 km/h il tetto per i monopattini, rispetto agli attuali 25 km/h. Questa la proposta principale formulata da Assosharing - la prima associazione di categoria del comparto sharing mobility - che è stata audita alla Camera presso la IX Commissione (Trasporti, Poste e Telecomunicazioni) con il Presidente Matteo Tanzilli. Il settore, in grande crescita nel nostro Paese, conta oltre 42 mila monopattini sharing autorizzati in più di 30 città con la presenza di 10 operatori.
Numerose le proposte per aumentare la consapevolezza sulla sicurezza e il decoro urbano per gli operatori sharing come l’identificazione di ogni mezzo con un codice univoco ben visibile, l’introduzione di un tutorial informativo obbligatorio sul corretto utilizzo mezzo all’interno dell’App, l’organizzazione di campagne di educazione da parte degli operatori, la creazione di un call center e di un numero dedicato h24 dedicato alle amministrazioni di “pronto intervento” e l’obbligo di acquisizione di una foto al termine di ogni corsa per la verifica del corretto parcheggio.
Assosharing suggerisce, inoltre, di innalzare la velocità massima per i monopattini nelle aree pedonali a 10 km/h così da rendere più stabile il mezzo in equilibrio e adottando, allo stesso tempo, l'obbligo di assicurazione per monopattini e biciclette a pedalata assistita, anche quando si tratta di mezzi privati. Nel corso dell'audizione è stato poi illustrato uno promosso da Assosharing e dall'Osservatorio Sharing Mobility presso il Ministero dell'Ambiente che evidenzia come si verifichino 44 incidenti ogni 10mila monopattini in sharing (0,004%). Numeri che indicano come non esista alcuna emergenza monopattini in Italia.
Altri strumenti individuati da Assosharing per migliorare il servizio sono la proposta per la creazione di linee guida uniformi e di un “toolkit” destinati ai Comuni per rendere omogenee le procedure ad evidenza pubblica e l'introduzione del concetto di veicolo in condivisione nel codice della strada.
Numerose le proposte per aumentare la consapevolezza sulla sicurezza e il decoro urbano per gli operatori sharing come l’identificazione di ogni mezzo con un codice univoco ben visibile, l’introduzione di un tutorial informativo obbligatorio sul corretto utilizzo mezzo all’interno dell’App, l’organizzazione di campagne di educazione da parte degli operatori, la creazione di un call center e di un numero dedicato h24 dedicato alle amministrazioni di “pronto intervento” e l’obbligo di acquisizione di una foto al termine di ogni corsa per la verifica del corretto parcheggio.
Assosharing suggerisce, inoltre, di innalzare la velocità massima per i monopattini nelle aree pedonali a 10 km/h così da rendere più stabile il mezzo in equilibrio e adottando, allo stesso tempo, l'obbligo di assicurazione per monopattini e biciclette a pedalata assistita, anche quando si tratta di mezzi privati. Nel corso dell'audizione è stato poi illustrato uno promosso da Assosharing e dall'Osservatorio Sharing Mobility presso il Ministero dell'Ambiente che evidenzia come si verifichino 44 incidenti ogni 10mila monopattini in sharing (0,004%). Numeri che indicano come non esista alcuna emergenza monopattini in Italia.
Altri strumenti individuati da Assosharing per migliorare il servizio sono la proposta per la creazione di linee guida uniformi e di un “toolkit” destinati ai Comuni per rendere omogenee le procedure ad evidenza pubblica e l'introduzione del concetto di veicolo in condivisione nel codice della strada.