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Prove della redazione

Triumph Bonneville T100

Alfredo Verdicchio il 21/02/2017 in Prove della redazione
Triumph Bonneville T100
Triumph Bonneville T100
1.200 cc / 80 CV / 2 cilindri in linea / Euro4
€ 12.100 c.i.m.

La nuova classic bike inglese si rivoluziona senza darlo a vedere. In più porta con sé lo stesso feeling, le stesse emozioni, lo stesso piacere di guida della sua progenitrice, il tutto alzando l'asticella a un livello superiore.

La Bonnie è sempre la Bonnie. Le puoi cambiare i colori, farla a strisce o a pois, con la bandiera U.K. sul serbatoio o monocromatica, metterle le ruote da 17" in lega al posto di quelle più pesanti a raggi in acciaio, oppure abbassarle i manubri per gli "sparoni" o alzarle lo scarico per tramutarla in una scrambler, ma alla fine...alla fine la sostanza cambia poco, la Bonneville è una di quelle moto che come la fai fai piace, per quel sapore vintage autentico e perché sali in sella e la senti subito tua.

Altro che vecchietta

Questo è quello che si prova alla guida della nuova Triumph Bonneville T120, cioè che sembra di conoscerla di già. Un po' come quando si incontra un vecchio amico: il tempo di scambiare due battute e ci si ritrova a braccetto a fare nottata. Con i suoi pregi (facilità) e i suoi difetti (avantreno pesante, angolo di sterzo ridotto). Sorella "maggiorata" della precedente T100, la T120 ha dalla sua un fisico più maturo, per alcuni aspetti cresciuto (è più larga e alta di sella) e per altri addirittura no (scendono l'interasse, la lunghezza max e la capacità serbatoio di 2 lt) senza che le proporzioni e l'equilibrio estetico vengano meno. E, soprattutto, la nuova T120 mette in bella mostra un nuovo motore, sempre bicilindrico in linea, ma ora da 1.200 cc (ben 335 cc in più rispetto alla T100), raffreddato a liquido nonostante la fitta alettatura (il radiatore si trova dietro la ruota anteriore) e forte di 80 CV e 10,7 kgm di coppia massima a 3.100 giri (contro i 68 CV e 6,9 kgm della T100). Il che vuol dire che in fatto di muscoli, prontezza e pastosità la nuova Bonnie fa un bel salto in avanti. Un po' come quando si passa dalla pubertà all'adolescenza, che cresce tutto, il fisico, la forza, la barba e pure la libidine... La precedente T100 prendeva giri sì in modo rapido, ma lineare, quasi elettrica; sulla nuova T120 invece il twin pistona con lo stesso stile di una custom, con maggiore corpo e forza tra i 1.500 e i 3.000 giri, per poi fare sentire tutta la sua potenza dai 3.500. Una goduria anche semplicemente passeggiare per statali, concedendosi il piacere di ammirare i panorami e inebriarsi dei profumi dell'ambiente circostante. Da soli o in dolce compagnia, che tanto di spazio a bordo ce n'è in abbondanza: la sella è abitabile, piatta e ben imbottita e invoglia anche alle lunghe distanze in souplesse. Parliamo di quelle uscite "no stress", dove la fretta non sta di casa. Che il bello del viaggiare, come si dice, non è tanto l'arrivo quanto quel che c'è in mezzo.

Twin generoso

Se poi, invece, ci si ritrova a dover accelerare i tempi perché chi tardi arriva male alloggia, nessun problema, basta dare più gas e il bicilindrico della Bonneville T120 inizia a spingere con decisione e progressione. Senza mai diventare cattivo e conquistando per il vigore messo in gioco ai medi regimi, che poi sono quelli che più servono e vengono tirati in causa nella stragrande maggioranza delle situazioni. Se poi per sbaglio se ne dà troppo e il posteriore accenna a "partire" (specie a moto inclinata), ci pensa il controllo di trazione, dolce e puntuale nella sua azione. Peccato solo per le vibrazioni che iniziano a farsi sentire su pedane e manubrio dai 4.000 giri. A confermare il suo animo generoso ci si mette anche la zona rossa posta ai 7.000 giri, non troppo in alto, per sottolineare lo spirito di questo motore, che è tutto tranne che sportivo. Come giusto che sia per una moto come la Bonneville T120, che non nasce certo per correre, anche se sul veloce la ciclistica offre stabilità e tanta sicurezza, nonostante le quote ciclistiche non siano poi così tanto conservative. La T120, infatti, non è così lenta tra le curve. Non è un fulmine in ingresso, ma anticipando leggermente l'azione sul manubrio, va giù in cerca del punto di corda con una rassicurante rotondità. Soffre di più nei cambi di direzione: qui la ruota anteriore in acciaio a raggi da 18" si fa sentire in termini di peso e reattività nonostante il manubrio largo, che con la sua leva rende la guida nel misto meno faticosa. Il che finisce per confermare la Bonnie una moto buona per tutto e per tutti, anche per quelli che ogni tanto vogliono divertirsi piegando, tirando il collo al motore in uscita di curva, strizzando il freno in staccata e mettendo in crisi le sospensioni (gli ammortizzatori soffrono sugli avvallamenti accentuati) con trasferimenti di carico repentini. A proposito, la coppia di disconi all'anteriore non si comporta niente male: non "mordono" cattivi, però convincono per modulabilità e resistenza allo sforzo. Insomma, la guida "soft" sulla Bonnie è quella che paga di più.

Dati Tecnici

 
Triumph
Bonneville T100

Motore

2 cilindri in linea, 1.200 cc, alesaggioxcorsa 97,6x80 mm, raffreddamento a liquido, rapporto di compressione 10:1, distribuzione monoalbero a camme in testa, 4 valvole per cilindro, iniezione elettronica con corpi farfallati Full RbW da 44 mm, lubrificazione a carter umido

Trasmissione

finale a catena; frizione multidisco in bagno d'olio antisaltellamento con comando meccanico; cambio a 6 rapporti

Ciclistica

telaio a doppia culla in tubi d'acciaio, inclinazione cannotto di sterzo 25,5°, avancorsa 105,2 mm; forcella da 41 mm non regolabile; forcellone in acciaio e due ammortizzatori regolabili nel precarico molla; escursione 120/120 mm

Dimensioni

lungh. 2.170, largh. 785, interasse 1.445, altezza sella 785, serbatoio da 14,5 lt (ris. 3 lt), peso a secco 224 kg

Prestazioni

59 kW (80 CV) a 6.550 giri, 105 Nm (10,7 kgm) a 3.100 giri

Prestazioni

Il commento del centro prove

La Bonneville T120 sfrutta un motore da 1.200 cc e 80 CV, 12 in più rispetto alla T100 (865 cc e 68 CV) e 25 se prendiamo in esame la Street Twin (900 cc e 55 CV). La maggiore potenza si riflette sui risultati dei test di velocità (autolimitata poco oltre i 180 km/h) e accelerazione, soprattutto nella prova sorpasso, dove il divario con la T100 si attesta a 1,8 secondi, grazie alla maggiore coppia del 1.200. Gap che si riduce a 0,6 secondi contro la Street Twin, molto meno potente ma forte di un peso ridotto e rapporti del cambio corti che la fanno apparire molto più brillante. Per quanto riguarda la frenata, la T120 fa segnare spazi di tutto rispetto, addirittura in linea con la più sportiva Thruxtron R (n. 135 di Dueruote, Luglio 2016).

Condizione della prova

Cielo sereno
Vento 1,2 m/s
Temperatura aria 27,5°C
Pressione atmosferica 1.010 mb
Temperatura asfalto 34,1°C

Rilevamenti

 
Triumph
Bonneville T100

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 183,9 km/h (34,7 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 13,1 s (166,8 km/h)
0-1000 m 25 s (186 km/h)
0-90 km/h 4 s (56 m)
0-130 km/h 7,3 s (157,5 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 8,1 s (240 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,3 s (74,9 m)
50-0 km/h 2,4 s (23,5 m)

CONSUMO

Urbano 18,9 km/l
Extraurbano 22,4 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) 20,1 km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 246 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 48/52
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 45/55

Pagelle

 
Triumph
Bonneville T100

In sella

4.0

L'ergonomia di seduta ti conquista da subito: busto eretto, manubrio non troppo lontano e piacevolmente largo, sella all'altezza giusta, discretamente imbottita e non troppo vicina alle pedane.

Comfort

3.5

La sella è confortevole e spaziosa. Le sospensioni copiano l'andamento dell'asfalto senza restituire colpi troppo secchi sulla schiena. Vibrazioni su pedane e manubrio dai 4.000 giri. Nell'uso urbano il motore emana calore.

Dotazioni

4.0

L'elettronica è arrivata anche sulla Bonnie T120: di serie l'ABS, il controllo di trazione, due mappe motore e le manopole riscaldabili. Presenti anche il cavalletto centrale, la frizione antisaltellamento e la presa USB.

Qualità percepita

3.5

La T120 è fatta bene. A partire dalla verniciatura - pezzo forte di tutte le Bonneville - alle cromature. Unica pecca, il maniglione per il passeggero, non tanto per l'aspetto "semplice", quanto per le saldature poco curate.

Capacità carico

2.5

Oggi la chiameremmo naked. E come tale, a parte la porzione di sella posteriore, non ha molto spazio dove porre oggetti extra. Ci sono sempre le valigie come accessorio, ma anche queste non sono molto capienti.

Motore

4.0

Dolce, pastoso, vigoroso e progressivo, quasi da grosso custom: nonostante sia un po' brusco nei primi millimetri di gas, il twin della T120 ti conquista sin dai primi metri, offrendo anche un allungo piacevole.

Trasmissione

3.5

Buona la frizione e il comando a pedale del cambio. I rapporti lunghi si sposano alla perfezione con il tipo di moto che è la T120, anche se la fanno apparire meno potente di quel che è.

Sospensioni

3.5

La forcella piace, copia l'asfalto, offre sostegno in frenata e un piacevole rigore direzionale. Gli ammortizzatori sono confortevoli quando si passeggia, mentre soffrono i trasferimenti di carico repentini nella guida sportiva.

Freni

3.0

Non sono aggressivi nell'azione iniziale e i comandi ben dosabili offrono un buon feeling. L'avantreno tende a bloccare se l'asfalto non è perfetto, ma viene in soccorso l'ABS dall'azione non troppo invasiva.

Su strada

3.5

L'avantreno pesante richiede una guida dolce, così da poterne sfruttare la rotondità d'esecuzione anche tra le curve. Se si forza la Bonnie si irrigidisce e diventa lenta nel rispondere ai comandi, specie nei cambi di direzione.

Versatilità

3.5

Si sposa per un utilizzo prettamente urbano ed extraurbano. Le passeggiate sono il suo forte, ma ci si può anche gustare un bel misto. E con delle borse laterali diventa una buona compagna di viaggi.

Prezzo

3.5

Non costa poco, ma è anche vero che è fatta bene, la componentistica è di qualità, il motore è tutto nuovo ed è dotata dell'elettronica che serve. E la concorrenza non costa meno.

Gallery

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