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Suzuki GSR 750 Mat Black L.E, Suzuki SFV Gladius 650 ABS

Nicola Pisano il 07/02/2014 in Prove della redazione
Suzuki GSR 750 Mat Black L.E, Suzuki SFV Gladius 650 ABS
Suzuki GSR 750 Mat Black L.E
749 cc / 78 kW (106 CV) / 4 cilindri in linea / Euro3
€ 8.250 c.i.m.
Suzuki SFV Gladius 650 ABS
645 cc / 53 kW (72 CV) / 2 cilindri a V di 90° / Euro3
€ 6.690 c.i.m.

L'urlo di guerra di Hamamatsu. Per tornare all'attacco tra le naked

Passano gli anni. Passano le mode. Passa tutto... ma le naked sono sempre lì, elevate a prototipo della moto totale, quella buona per ogni occasione, per ogni percorso, per ogni utilizzo, per ogni portafoglio. In sella alle nude tutti trovano la propria dimensione, la moto adatta alle proprie esigenze: dalla potente bruciasemafori, alla piccola per imparare. In mezzo, una varietà di proposte infinita, tra cui troviamo quelle Suzuki: la Gladius 650 e la GSR 750 non hanno bisogno di molte presentazioni e per certi versi rappresentano due facce della stessa medaglia, quella delle medie cilindrate. Se infatti la Gladius è la bicilindrica per "iniziare" (ma s soddisfare anche i motociclisti di lungo corso), la quattro cilindri ha nel DNA quel carattere racing che contraddistingue le proposte più specialistiche della casa di Hamamatsu. Entrambe comunque divertono e si rivelano ottime su molti fronti, dalla sparata nel misto alla vacanza estiva. Merito di innate facilità di guida e semplicità d'approccio. Quest'anno, entrambe sono offerte anche in tiratura limitata di 100 esemplari con colorazione nero opaco (Black Mat), che potete vedere in queste pagine. Nel prezzo di 6.690 euro f.c. della Gladius Limited Edition è compreso anche il terminale di scarico Yoshimura o in alternativa l'ABS. Nella quotazione della GSR, invece, sono previsti il puntale inferiore e il guscio copricodino, che comunque si affianca all'irrinunciabile cuscino per il passeggero fornito di serie).

Sono entrambe medie, ma...

La base meccanica e ciclistica è nettamente distinta per queste due proposte: da un lato (Gladius) troviamo un traliccio in tubi di acciaio che abbraccia lo stretto bicilindrico a V di 90°, dall'altro un doppio trave diagonale in alluminio, abbinato a due bretelle di rinforzo laterali, che cinge un importante quattro cilindri in linea. Per entrambe le moto il forcellone è piuttosto semplice e spartano: si tratta di un estru- so di acciaio senza alcun rinforzo, una scelta che permette di contenere i costi e di mantenere comunque il livello di rigidità necessario. Anche le sospensioni rispecchiano la filosofia costruttiva della massima ottimizzazione: sia il mono della GSR 750 sia la forcella sono regolabili solo nel precarico. Le stesse valutazioni valgono anche per la Gladius che, anche a livello di sovrastrutture, è misurata e senza fronzoli: le plastiche del serbatoio, dei convogliatori e del codino disegnano infatti linee morbide e semplici. La sella della bicilindrica è in un sol pezzo e sotto si nasconde un lungo portaoggetti, di buone dimensioni e in grado di ospitare un paio di guanti e magari un bloccadisco compatto: a questo si aggiungono le due fettucce estraibili che si abbinano al doppio maniglione, elementi su cui assicurare un cavo elastico o un "ragno" per sistemare un bagaglio sulla porzione posteriore di cuscino. Più spigolosa e aggressiva la GSR, grazie a sovrastrutture che disegnano spigoli e linee taglienti tanto nella zona anteriore, quanto in quella mediana e intorno al retrotreno. Qui spicca la sella monoposto che fa tanto... racing. Non male lo spazio a disposizione nel codino per sistemare piccoli oggetti anche se non siamo a livello della sorella bicilindrica: non manca neppure un piccolo gancio cui assicurare il casco nelle soste.

Facilità prima di tutto

La praticità di queste moto emerge anche nella guida: la facilità d'approccio è all'ennesima potenza e si abbina a qualità dinamiche di rango. Per assurdo, ad emergere tra le due non è - come si potrebbe pensare - la GSR, con le sue caratteristiche di moto sportiva, i suoi CV, il suo urlante quattro in linea. No, è la Gladius! La media giapponese offre un perfetto connubio tra il bicilindrico vivace e la ciclistica agile, che non mette in soggezione e sa divertire specie nel misto. Questa nuda è una bicicletta, svolta con una mano sola, danza da un lato all'altro con naturalezza disarmante: bisogna solo avere l'accortezza di non esagerare perché le sospensioni si rivelano un filo troppo "libere" in estensione, specialmente la forcella, un limite quando si rilasciano i freni a moto inclinata, in ingresso in curva. Le sospensioni un filo sfrenate si avvertono leggermente anche in presenza di sconnessioni in sequenza, nulla comunque di realmente preoccupante se si adotta una guida vivace ma compresa nei limiti del buon senso. L'altro aspetto rimarchevole della Gladius è il suo bicilindrico, sempre pronto a ogni riapertura del gas, sempre vivace nell'offrire coppia, qualsiasi sia la marcia inserita. Questo, toglie d'impaccio anche chi magari non ha troppa dimestichezza con le moto e davanti a una curva magari non indovina la marcia giusta. Insomma, un alleato prezioso e affidabile. Così come l'impianto frenante: nulla di sconvolgente quanto a potenza, ma la modulabilità è elevata e l'ABS - anche se tarato in modo prudente, con un intervento a volte prematuro - non si rivela poi fastidioso. Per le emozioni più forti occorre passare alla "settemezzo" che, anche grazie al suo quattro cilindri, riporta la mente alle sportive di casa. Quando si insiste col gas, magari solleticando il limitatore posto oltre i 10.000 giri, l'urlo del propulsore si fa deciso e il gusto cresce... il bello è che il motore della GSR non gratifica solo agli alti regimi: anche ai medi offre una spinta buona, magari non eccezionale, certamente omogenea e lineare. La ciclistica, poi, è decisamente più sportiva: la stabilità è ottima e la taratura delle sospensioni non presta il fianco a critica nemmeno quando si adotta una guida sopra le righe. La forcella è sostenuta e affonda in maniera misurata in staccata, il mono è coriaceo in accelerazione. E guidare di buon passo, specie nel misto, viene quasi naturale: meglio se il fondo è liscio, ma anche con qualche malformazione la GSR non sembra soffrire troppo... L'impianto frenante, infine, si rivela adeguato alla qualità globale, offrendo un buon compromesso tra potenza e feeling: un plauso va al disco posteriore, che in staccata permette di innescare qualche gestibilissima derapata. Perché un po' di divertimento non guasta.

Dati Tecnici

 
Suzuki GSR 750 Mat Black L.E
Suzuki
GSR 750 Mat Black L.E
Suzuki SFV Gladius 650 ABS
Suzuki
SFV Gladius 650 ABS

Motore

4 cilindri in linea, Euro3 2 cilindri a V di 90°, Euro3

Raffreddamento

a liquido a liquido

Alesaggio corsa

(mm) 72,0x46,0 (mm) 81,0x62,6

Cilindrata (cc)

749,0 645

Rapporto di compressione

12,9:1 11,5:1

Distribuzione

4 valvole per cilindro, bialbero a camme in testa 4 valvole per cilindro, bialbero a camme in testa

Alimentazione

iniezione elettronica, 4 corpi farfallati con doppia valvola iniezione elettronica, 2 corpi farfallati con doppia valvola

Lubrificazione

a carter umido a carter umido

Serbatoio (litri/riserva)

17,5/nd 14,5/nd

Frizione

multidisco in bagno d'olio con comando meccanico multidisco in bagno d'olio con comando meccanico

Telaio

doppio trave in alluminio, inclinazione cannotto di sterzo 25,15°, avancorsa 102 mm a traliccio in tubi di acciaio, inclinazione cannotto di sterzo 25°, avancorsa 106 mm

Materiale

alluminio acciaio

Sospensione ant/regolazioni

forcella a steli rovesciati da 41 mm/precarico forcella a steli rovesciati da 41 mm/precarico

Sospensione post/regolazioni

monoammortizzatore/precarico monoammortizzatore/precarico

Escursione ruota ant/post

nd nd

Pneumatico ant/post

120/70-17; 180/55-17 120/70-17; 160/60-17

Freno anteriore

doppio disco in acciaio da 310 mm, pinze a 2 pistoncini paralleli doppio disco in acciaio da 299 mm, pinze a 2 pistoncini

Freno posteriore

disco in acciaio da 240 mm, pinza a singolo pistoncino disco in acciaio da 240 mm, pinza a singolo pistoncino

Lunghezza

2.115 mm 2.130 mm

Altezza sella

815 mm 785 mm

Interasse

1.450 mm 1.445 mm

Peso a secco

210 kg 208 kg

Potenza max/giri

78 kW (106 CV)/10.000 53 kW (72 CV)/8.400

Coppia max/giri

80 Nm (8,2 kgm)/9.000 64 Nm (6,5 kgm)/6.400

Prestazioni

Il commento del centro prove

La differenza di cilindrata e di frazionamento tra le due nude - com'era prevedibile - incide notevolmente sulle prestazioni rilevate. La GSR infatti supera abbondantemente il limite dei 220 km/h sul traguardo dei 1.500 m; al contrario, la Gladius sfiora "soltanto" la fatidica soglia dei 200 km/h. In compenso, la bicilindrica transita ai 1.000 m già a 189,7 km/h, circa 5 km/h in meno della velocità ai 1.500, che possiamo definire quindi la punta massima raggiungibile. Ottimi i valori spuntati dalla GSR nella prova di sorpasso e in quella di frenata, mentre merita un plauso la Gladius quando si analizza il peso: 206,5 kg col pieno sono alla portata anche del meno scaltro dei neofiti.

Curva di accelerazione

Suzuki GSR 750 Mat Black L.E, Suzuki SFV Gladius 650 ABS

Condizione della prova

Cielo sereno
Vento 2,0 m/s
Temperatura aria 30,5°C
Pressione atmosferica 1.008 mb
Temperatura asfalto 47°C

Rilevamenti

 
Suzuki GSR 750 Mat Black L.E
Suzuki
GSR 750 Mat Black L.E
Suzuki SFV Gladius 650 ABS
Suzuki
SFV Gladius 650 ABS

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 222,2 km/h (30,3 s) 194,7 km/h (34,5 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 11,6 s (190,8 km/h) 13,1 s (164,7 km/h)
0-1000 m 22,1 s (215,4 km/h) 25,1 s (189,7 km/h)
0-90 km/h 3,0 s (36,5 m) 3,9 s (50,3 m)
0-130 km/h 5,0 s (97,0 m) 7,1 s (150,9 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 5,8 s (169,0 m) 7,5 s (220,8 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,2 s (73,4 m) 2,4 s (76,9 m)
50-0 km/h 2,2 s (22,3 m) 2,5 s (24,8 m)

CONSUMO

Urbano 15,9 km/l 16,3 km/l
Extraurbano 18,4 km/l 18,1 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) 17,0 km/l 16,7 km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 212,0 kg 206,5 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 50,0/50,0 48,0/52,0
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 46,0/54,0 44,0/56,0

Pagelle

 
Suzuki GSR 750 Mat Black L.E
Suzuki
GSR 750 Mat Black L.E
Suzuki SFV Gladius 650 ABS
Suzuki
SFV Gladius 650 ABS

In sella

"Friendly" e accomodante la Gladius, sportiva la GSR: se cercate una moto con cui iniziare la prima è l'ideale, per divertirsi non c'è dubbio, puntate sulla seconda.
3.0
3.5

Comfort

La Gladius non fa soffrire e anche sullo sconnesso isola il pilota dalle sconnessioni. Meno apprezzabile la sorella, lo spirito racing si sente, anche nella posizione di guida...
3.0
4.0

Dotazioni

In quanto versioni a tiratura limitata, entrambe offrono qualche gadget in più rispetto allo standard: rimane il fatto che comunque l'allestimento è piuttosto "basic".
2.5
2.5

Qualità percepita

Né male, né bene: queste nude Suzuki non splendono ma nemmeno deludono. I dettagli sono curati, le plastiche solide e il nero opaco enfatizza il tutto.
3.0
3.0

Capacità carico

I sottosella si equivalgono, ma la Gladius può vantare in più l'ampia porzione di cuscino destinata al passeggero, due fettucce di bloccaggio e il doppio maniglione.
2.5
3.5

Motore

Non si impone con "numeri" importanti, ma il bicilindrico spinge con vigore e appaga. Per sentire frullare a dovere il quattro in linea occorre solleticare la parte alta del contagiri.
3.0
4.0

Trasmissione

Tanto sulla Gladius quanto sulla GSR, cambio e frizione non prestano il fianco a critica grazie a innesti abbastanza rapidi, sempre precisi e una frizione instancabile.
4.0
4.0

Sospensioni

Quando si inizia a guidare con decisione, la bicilindrica evidenzia una forcella un po' sfrenata. Più a punto le sospensioni della quattro cilindri, anche quando si spinge.
4.0
3.5

Freni

La potenza frenante dell'impianto della Gladius non è eccezionale, in più l'ABS è tarato in maniera prudente. Nessun appunto alla rivale: tanto mordente e feeling.
4.0
3.0

Su strada

Diverse per destinazioni, cilindrata e caratteristiche. Ma se guardiamo solo al piacere di guida, alla fine le due Suzuki si equivalgono. Promosse!
4.0
4.0

Versatilità

La 650 va bene per tutti e ovunque la si porti: e anche i più smaliziati non troveranno da lamentarsi. Più esclusiva la GSR, destinata soprattutto a chi si vuol divertire.
3.0
4.0

Prezzo

Nel proprio segmento, tanto la Gladius quanto la GSR sono offerte a prezzi interessanti. Ancora di più in queste versioni a tiratura limitata.
4.0
4.0

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