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Prove della redazione

Quadro 350D

Andrea Padovani il 18/02/2013 in Prove della redazione
Quadro 350D
Quadro 350D
313,0 cc / 17,0 kW (23,0 CV) / 1 cilindro orizz. / Euro 3
€ 7190 c.i.m

Lo scooter non serve solo per andare in ufficio! Con questa convinzione un gruppo di amici milanesi si è inoltrato in un tour nel sud della Francia. Noi li abbiamo seguiti in sella all'ultimo nato tra i tre ruote per scoprire che fare del turismo con un commuter urbano non solo è possibile, ma anche divertente



La Lambretta del Terzo Millennio

Sabato, ore 8 e 30, appuntamento in piazza Cadorna, a Milano. Un gruppo di amici, una decina di scooter e un obiettivo: la Costa Azzurra. La follia non ha limite: facile fare del turismo con una tourer o con una moto, magari comoda e veloce. Provate con uno scooter, di quelli cittadini, compatti, a ruote alte e senza un vano particolarmente capiente. Capita anche questo, che una decina di posati professionisti si conceda un fine settimana itinerante in sella ai mezzi che usano normalmente per andare in ufficio. Quale migliore occasione per provare in maniera "diversa" l'ultimo arrivato tra i... "diversi"? Il Quadro 350D, per ora l'unica alternativa al Piaggio MP3, è un imponente tre ruote che punta tutto sulla sicurezza dell'atipica sospensione anteriore a quadrilatero articolato, sulla possibilità di essere guidato con la patente B (è infatti omologato come triciclo) e sull'ospitalità dei suoi volumi, adatti anche ai più alti di statura. E la curiosità di vederlo in azione vicino proprio al rivale MP3 (nella versione Yourban) e a una selva di scattanti Honda SH300i (leader di mercato nel segmento dei ruote alte) cresce. Brioche, cappuccino, guanti invernali per far fronte alle temperature non certo miti, e via, si parte verso la Francia. Prima tappa, Asti!

Da casello a casello

Lasciamo Milano e ci lanciamo in autostrada, uno dietro l'altro in una ordinata fila indiana. Velocità di crociera, circa 115-120 km/h indicati, giusto qualcosa in meno di quella di punta. Meglio mettersi comodi! Sul 350D è tutt'altro che difficile farlo, nonostante i piedi non possano muoversi a causa delle due pedane piccole (a destra c'è anche il pedale del freno). La sella è accogliente, la posizione che si assume piuttosto naturale e anche la protezione aerodinamica non è male: nonostante il freddo (siamo prossimi allo zero) ci si può rilassare. Il Quadro è comodo, questo è certo, meno apprezzabile è che, rispetto agli altri scooter di pari cilindrata, il motore deluda un po' le aspettative: la velocità massima è infatti di una decina di km/h inferiore. Il peso, la sezione frontale imponente e i maggiori attriti della doppia ruota anteriore in questo senso si fanno sentire. Asti, finalmente l'uscita dell'autostrada: il gruppo si apre a ventaglio. Al casello abbassiamo la leva rossa posta sotto al manubrio (non proprio comodissima) e il Quadro si blocca in verticale con i freni azionati. Pagare è un attimo: nel retroscudo ci sono due vani, quello alto è perfetto per il portafoglio e il biglietto. L'altro, lungo e poco profondo, non è particolarmente capiente, ma nasconde la presa 12V. Peccato che i portaoggetti siano privi di serratura. Un attimo e siamo di nuovo in marcia, alla ricerca di un distributore: prima di Alba lo troviamo. Facciamo il pieno e dopo due calcoli scopriamo che il Quadro percorre circa 19 km con un litro di benzina: non male, anche se mediamente consuma un po' più dei diretti rivali.

Alta quota

Fossano e Cuneo sono le prossime tappe prima di valicare il Col di Tenda e entrare in Francia. Meglio coprirsi. Apriamo il sottosella, dove abbiamo sistemato la borsa: la capacità è buona, ma la contorta conformazione del vano impedisce di sistemare agevolmente oggetti che non siano due caschi integrali. Prendiamo una felpa e così fanno tutti gli altri compagni d'avventura che frugano nei bauletti (chi l'ha) e nelle valigie fissate provvisoriamente sulla sella con cinghie elastiche. Le ruote basse, anche quando sono tre, hanno i loro vantaggi. Dopo Cuneo inizia il divertimento della salita verso il Tenda. Che il Quadro fosse stabile e solido lo si era già capito nei pochi curvoni extraurbani affrontati in precedenza: a una progressiva discesa in piega segue una stabilità da riferimento, che non viene messa in discussione nemmeno dalle sconnessioni del fondo. Pur risultando rigide, le sospensioni assorbono con coerenza le malformazioni e solo il doppio ammortizzatore posteriore "scalcia" un po' troppo. Ma nulla di preoccupante. Curva, controcurva, tornante. Laddove gli scooter tradizionali danzano, il 350D mostra un comportamento per certi versi strano: risulta piuttosto duro da inserire in curva e lento nei cambi di traiettoria. Questa caratteristica, a cui comunque ci si abitua in breve tempo, è da ricondurre probabilmente alla sospensione anteriore idropneumatica: nei cambi di inclinazione, l'impressione è che il passaggio dell'olio da un cilindro all'altro attraverso il circuito richieda qualche attimo e una certa forza. Tutto ciò costa al pilota un sensibile impegno fisico nel misto e l'obbligo di gestire un ritardo nella risposta, che consiglia di guidare con attenzione, calibrando in anticipo le traiettorie. Anche perché, la solidità e la sicurezza che il Quadro trasmette invitano a piegare e ben presto si arriva al limite di inclinazione del quadrilatero anteriore. A quel punto modificare la linea diventa difficile. Dopo il Tenda scendiamo veloci verso Sospel e Mentone, quindi riprendiamo l'autostrada verso Mandelieu, dove facciamo tappa.

Finalmente il mare

Domenica, ci attende il movimentato giro del Massif de l'Esterel, prima nell'entroterra poi sulla splendida strada costiera. Il ritmo sale – si fa per dire – il divertimento anche. In curva, col 350D si arriva a toccare il cavalletto (La Quadro poi ci informa che dovrebbe essere modificato, rialzandolo, a breve) e lo scarico, con il contorno di scenografiche scintille. Il paesaggio passa veloce, prima quello collinare, poi quello delle rocce rosse della Corniche: nel fine settimana, il traffico sulla costa si fa sentire. E tra semafori e file di auto, il Quadro si rivela un po' impacciato a causa dei suoi volumi e dello sterzo poco immediato. In compenso, in caso di emergenza ci si può attaccare alle leve dei freni (o agire sul pedale) senza problemi o remore: il rischio di bloccaggio è nullo e la frenata combinata permette anche ai neofiti di gestire le decelerazioni a cuor leggero. Basta solo essere decisi ed energici sui comandi, il resto viene da sé. Un attimo ed è ora di pranzo: il sole scalda, la giornata a Cannes è spettacolare, ma con la mente tutto il gruppo è già sul Passo del Turchino, dove nevica anche in... agosto. Ma che importa, noi abbiamo tre ruote: "Forza, l'ultimo che arriva a Milano paga da bere a tutti!"
La sospensione anteriore del Quadro - denominata HTS (Hydraulic Tilting System) - è del tipo a quadrilatero articolato e sfrutta due cilindri idraulici che fungono da guida per le ruote (vincolando i bracci oscillanti al telaio) e da ammortizzatori. Questi sono collegati mediante tubi a un terzo cilindro pressurizzato che assorbe le sollecitazioni trasmesse dalle ruote, create dalle malformazioni del fondo. Mediante una valvola controllata dalla leva posta nel retroscudo è possibile "chiudere" l'impianto, quindi bloccare la sospensione anteriore nei momenti di sosta.

Dati Tecnici

 
Quadro
350D

Motore

1 cilindro orizzontale

Cilindrata

313,0

Serbatoio (litri)

13,5

Trasmissione

automatica centrifuga

Telaio

a traliccio/acciaio

Sospensione anteriore

a bracci oscillanti con sistema idropneumatico

Sospensione post./regolazioni

doppio ammortizzatore/precarico

Pneumatico ant./post.

110/80-14 / 140/70-15

Interasse

1565 mm

Lunghezza

2330 mm

Larghezza

811 mm

Altezza sella

780 mm

Peso in ordine di marcia

200 kg

Potenza max/giri

17,0 kW (23 CV)/7000

Coppia max/giri

23,6 Nm (2,4 kgm)/6000

Freno stazionamento

si

Pedane passeggero

retrattili

Presa da 12V

si

Cavalletti

centrale

Vano sottosella

2 caschi integrali (sella alta); 1 integrale e 1 jet (sella bassa)

Vano retroscudo

2 senza serratura

Prestazioni

Il commento del centro prove

Rispetto ad uno scooter tradizionale, il Quadro 350D paga un ritardo prestazionale davvero notevole, da ricondurre probabilmente ai maggiori attriti della doppia ruota anteriore, alla sezione frontale poco aerodinamica e al peso. La velocità all'uscita dei 1500 m, che è anche quella massima raggiungibile, ne è la dimostrazione: i 112,2 km/h rilevati sono un limite sensibile e impediscono di portare a termine le prove di accelerazione 0-130 km/h e quella di sorpasso. I numeri confermano quanto emerso durante il tour in Francia: in accelerazione il 350D è leggermente in ritardo rispetto al rivale Piaggio MP3, che allunga con più decisione alle elevate velocità. Ottimo, invece, il lavoro del variatore che, grazie alla buona taratura, in ripresa enfatizza la coppia ai medi del mono. Davvero rimarchevole infine la prova di frenata, specialmente quella 90-50 km/h.

Curva di accelerazione

Quadro 350D

Condizione della prova

Cielo sereno
Vento 1 m/s
Temperatura aria 7°C
Pressione atmosferica 1011 mb
Temperatura asfalto 10°C

Rilevamenti

 
Quadro
350D

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 118,9 km/h (53,9 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 19,3 s (104,4 km/h)
0-1000 m 38,8 s (113,9 km/h)
0-80 km/h 8,7 s (121,7 m)
0-110 km/h 25,9 s (597,0 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

50-90 km/h 8,7 s (179,2 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

90-50 km/h 2,4 s (52,8 m)
50-0 km/h 2,5 s (23,9 m)

CONSUMO

Urbano 24,5 km/l
Extraurbano 28,1 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) 25,2 km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 215,5 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 53,0/47,0
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 50,0/50,0

Pagelle

 
Quadro
350D

In sella

3.5

Accogliente, spazioso, imponente: il Quadro infonde sicurezza anche solo da fermo. Tuttavia i volumi importanti possono mettere soggezione.

Comfort

4.0

Non c'è che dire: il 350D è ospitale e comodo anche dopo tante ore in sella. Il cuscino ha la giusta cedevolezza e il cupolino protegge bene. Unici appunti, il limitato spazio per i piedi e le sospensioni un filino rigide.

Dotazioni

3.0

Le uniche da segnalare sono la ruota aggiuntiva e la frenata combinata (anche a pedale). Per il resto siamo nella media di un normalissimo scooter urbano.

Qualità percepita

4.0

Plastiche e accoppiamenti superano l'esame visivo e quello pratico. Attendiamo il cavalletto rialzato e la protezione aggiuntiva per la parte bassa dello scudo, in arrivo tra qualche mese.

Capacità carico

3.5

Nella media di categoria: il vano sottosella è grande ma la sua conformazione non è molto lineare, mentre nel retroscudo si trovano due piccoli portaoggetti privi di serratura.

Motore

3.5

Confrontarlo agli scooter di pari cilindrata a due ruote, "strutturalmente" più veloci, non sarebbe corretto. Ma anche rispetto all'MP3 paga qualcosa in velocità massima. Migliori i valori in ripresa e in accelerazione fino a 1000 m.

Trasmissione

4.0

Buono il funzionamento della frizione centrifuga e ottima la taratura del variatore.

Sospensioni

4.0

Occorre prendere le misure al sistema idraulico anteriore che privilegia la stabilità a scapito della maneggevolezza. Assimilato questo limite, si piega senza timore e in tutta sicurezza.

Freni

4.5

Unica controindicazione: bisogna agire con decisione sulle leve e sul pedale. Così facendo si otterranno ottimi spazi di arresto. Per il resto è quasi impossibile bloccare le ruote.

Su strada

3.5

L'agilità non è il massimo e in città questo è un gran limite, ma la stabilità è a prova di bomba. Occorre giocare d'anticipo e calcolare bene le traiettorie. In cambio... tante scintille dal cavalletto.

Versatilità

3.0

Il limite più grande sono i 112,2 km/h di velocità massima che non permettono trasferte "importanti". Peccato, il 350D sarebbe un "turista" perfetto, visto l'ottimo comfort.

Prezzo

2.5

1400 euro in più dello Yourban e circa 500 in più dell'MP3 base: il Quadro non è regalato...

Pregi e difetti

 
Quadro
350D

PREGI

Stabilità, Comfort, Frenata

DIFETTI

Maneggevolezza, Prestazioni

Gallery

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