Anteprime
Bagnata e sottomessa: no, non è un porno anni 80 ma il primo test con la nuova Yamaha R9
Abbiamo testato sul circuito di Misano, in condizioni davvero difficili, la nuova sportiva di Yamaha. E - sorpresa - abbiamo trovato una moto potente e divertente, ma docile e alla portata. Dopo anni di bombardoni, sono tornate le sportive "facili"

Sfido chiunque abbia avuto almeno una volta la possibilità di provare una Yamaha MT-09, a non dichiarare di aver pensato a quanto sarebbero stati bene un bel paio di semimanubri e una carenatura sportiva su un “hardware” così votato al divertimento.
Quel motore tre cilindri pieno di personalità, quella ciclistica svelta, in alcuni casi fin troppo, quella sensazione di peso ridotto, sarebbero stati ingredienti perfetti anche per una sportiva stradale del segmento medio. E così, facendoci aspettare non poco, Yamaha ha accontentato tutti quelli come me che bramavano la nascita di quella che immaginavamo già si sarebbe chiamata R9. Il mercato è pronto, il segmento della sportive stradali medie è in fermento è gli appassionati hanno ripreso a considerare le supersport in grado di soddisfare l’utilizzo stradale ludico e, nel caso di R9 soprattutto, come vedremo, di prestarsi anche ad un utilizzo in pista senza alcun timore reverenziale.