Yamaha Tracer 9 GT, la moto Mary Poppins: praticamente perfetta sotto ogni aspetto +VIDEO+

Nel 2015 nasceva la prima Yamaha Tracer, e in dieci anni il modello si è evoluto fino a diventare uno dei best seller di Yamaha. Oggi la gamma si articola su tre livelli: base, GT e GT+, con un totale di cinque versioni disponibili. Il modello GT+ rappresenta il massimo dell’evoluzione tecnologica della Tracer ed è disponibile esclusivamente con la trasmissione elettronica YMT.

MOTORE E PRESTAZIONI

Il cuore della Tracer 9 GT+ rimane l’ormai collaudato tre cilindri da 119 CV, capace di offrire una guida divertente e coinvolgente. L’erogazione è fluida ai bassi, vigorosa ai medi e decisamente grintosa oltre i 5-6.000 giri. Le vibrazioni si avvertono agli alti regimi, ma nel complesso il motore mantiene la sua anima equilibrata tra sportività e comfort.

Le cinque modalità di guida, di cui due personalizzabili, permettono di adattare la moto alle preferenze del pilota, mentre la trasmissione elettronica YMT garantisce cambi marcia precisi e reattivi. La ciclistica conferma la sua agilità grazie alla ruota anteriore da 17 pollici, sebbene rispetto a una 19” offra una risposta meno progressiva.

DESIGN E COMFORT

La nuova Tracer 9 GT+ mantiene la filosofia sport-tourer con un look rinnovato e un’attenzione aerodinamica maggiore. Il nuovo design frontale ha colpito il pubblico già all’EICMA, con fari Matrix e una linea aggressiva che non rinuncia alla praticità. La sella è stata rivista, ora più alta (845 mm) e con una nuova copertura che migliora il grip. Nonostante una struttura più lunga, il nuovo telaietto posteriore è più leggero di 150 grammi, contribuendo a mantenere il peso totale contenuto in 224 kg in ordine di marcia.

TECNOLOGIA AL TOP

Tutte le versioni della Tracer 9 dispongono di un display TFT da 7 pollici, ma la GT+ porta l’equipaggiamento a un altro livello con Smart key e chiusura centralizzata delle borse, navigazione Garmin integrata, cambio elettronico bidirezionale di terza generazione, sospensioni semi-adattive (regolabili tramite app), sensori pressione pneumatici, plexiglass regolabile elettricamente, fari matrix (che ottimizzano l’illuminazione senza disturbare gli altri veicoli), vano portaoggetti con presa USB, a cui si aggiunge una seconda USB.

Un dettaglio interessante riguarda le sospensioni: all’accensione, per 30 secondi, si aprono completamente per agevolare la salita in sella, una soluzione utile per chi cerca maggiore comfort.

YAMAHA TRACER 9 GT: COME VA

Salendo in sella, si percepisce subito il comfort migliorato. La posizione è rilassata, con le ginocchia meno piegate rispetto al passato, anche se la sella resta piuttosto rigida per una GT. La protezione aerodinamica è eccellente grazie alle numerose paratie e convogliatori, mentre le borse laterali illuminate offrono una buona capacità di carico senza risultare ingombranti.

Appena in movimento, si nota la reattività del motore e la precisione della ciclistica. La frenata anteriore, affidata a un impianto con doppio disco da 298 mm e pinze radiali, è progressiva e ben modulabile, mentre al posteriore troviamo un disco da 245 mm. La forcella KYB da 41 mm a corsa lunga lavora in sinergia con le sospensioni semi-attive, garantendo una risposta equilibrata su ogni tipo di fondo stradale.

La moto risponde con precisione ai comandi, grazie a un interasse di 1.500 mm e un angolo di sterzo ben calibrato. Il peso di 224 kg in ordine di marcia si fa sentire nelle manovre a bassa velocità, ma una volta in movimento la Tracer 9 GT+ si dimostra agile e reattiva, grazie anche alla distribuzione dei pesi ben bilanciata.

Il cambio elettronico bidirezionale assicura passaggi di marcia rapidi e fluidi, mentre la trasmissione finale a catena mantiene la risposta diretta dell’acceleratore. La moto si presta a una guida dinamica: la differenza tra le modalità Street e Sport si percepisce chiaramente, con la seconda che esalta la reattività del tre cilindri e regala un’esperienza di guida più coinvolgente.

Il motore CP3 mantiene un’erogazione lineare, ma sopra i 5.000 giri la spinta si fa decisa, permettendo accelerazioni brillanti. Le vibrazioni sono minime ai bassi e medi regimi, ma diventano percepibili agli alti. La Tracer 9 GT+ offre un’ottima stabilità anche nei curvoni autostradali, mentre nel misto stretto si dimostra maneggevole grazie alla geometria del telaio Deltabox in alluminio.

QUANTO COSTA E CONSIDERAZIONI FINALI

Il listino parte da 12.199 euro per la versione base, mentre la GT costa 15.399 euro. La GT+ supera i 18.000 euro, ma il valore aggiunto degli accessori e della tecnologia giustifica ampiamente il prezzo.

Con questa nuova evoluzione, Yamaha ha reso la Tracer 9 GT+ una delle sport-tourer più complete e raffinate sul mercato. Cresce la tecnologia, migliorano il comfort e la sicurezza, ma senza perdere quel carattere grintoso che l’ha resa una delle moto più apprezzate della categoria.