La prima custom dell’era moderna di Moto Morini è una moto tutta analogica e senza fronzoli, ma che riesce comunque a regalare un look d’effetto e una guida di livello
Dopo un periodo di successo a cavallo degli Anni 80 e 90, le custom di piccola e media cilindrata stanno tornando. Fa parte dell’andamento ciclico del mercato: ieri le naked, oggi le crossover, domani le sportive e le custom. Ne sono convinti anche in Moto Morini, che per il terzo modello della gamma dopo X-Cape e Seiemmezzo hanno voluto proprio una custom, la Calibro.
Presentata a Eicma con lo stesso bicilindrico parallelo 650 delle sorelle, la Calibro debutta invece con la versione più aggiornata di questo motore, da 700 cc, con una manciata di coppia in più e soprattutto la possibilità di essere omologata Euro5+ con poco, dote essenziale per una moto che arriva in concessionaria a metà 2024.
Figlia della Morini di oggi, con la testa in Italia e il corpo in Cina, la Calibro è completamente diversa dalle Excalibur degli Anni 80, che avevano un motore bicilindrico a V e uno stile quasi da chopper. Oggi è una power cruiser, razionale nella costruzione col bicilindrico in linea e bassa (la sella è a 725 mm) per scelta stilistica ma anche per venire incontro a una clientela più ampia: i meno esperti, le donne.
Semplice, ma non banale: la componentistica è senza fronzoli, con un telaio in tubi di acciaio, una forcella tradizionale, due ammortizzatori fissati direttamente al forcellone in acciaio e due dischi singoli J.Juan. Ma la linea è curata, con la curva del telaio dietro il motore che diventa motivo estetico, e la ciclistica è sana come su tutte le Moto Morini: quote azzeccate e proporzionate al lungo interasse (1.490 mm) e alle ruote da 18”-16” col gommone posteriore da 180/65 (o 180/70), ingrediente indispensabile in una power cruiser.
Motore 700, moto "analogica"
Già, ma di “power” ce n’è? Diremmo più che a sufficienza, perché il twin di origine CFMOTO (83 x 64 mm, 693 cc) eroga 69 CV a 8.500 giri, con una bella propensione all’allungo e una coppia di 68 Nm a 6.500 giri, piuttosto robusta quindi. Non è la versione più tecnologica di questo motore (quella montata sulle CFMOTO 700CL-X) ed è completamente analogico, senza Ride-By-Wire e mappe, ma è piacevole alla vista con i coperchi color bronzo e la leggera alettatura; arriverà anche in versione da 47,5 CV per patente A2, ed è completato da una trasmissione a cinghia in pieno stile Harley-Davidson. Il peso è di 200 kg a secco, il serbatoio da 15 litri.
La Calibro è come te la aspetti: bassa e lunga, con le pedane avanzate e il manubrio appena spiovente in mezzo al quale appare la strumentazione, con un contagiri analogico e un elemento digitale (non troppo visibile) integrato. Colpisce subito la sella molto ben imbottita, che aiuta ad assorbire buche e tombini, visto che i due ammortizzatori risultano sempre più rigidi di un mono con link, mentre la posizione piuttosto inserita nella sagoma migliora la protezione dall’aria in velocità, grazie allo schermo fatto dal largo serbatoio e dalla palpebra sopra il cruscotto.
Morini Calibro: bella guida, qualche vibrazione
Il motore 700 ha bassi regolari, una bella spinta e un vero e proprio allungo; peccato per il cambio un po’ contrastato e per le vibrazioni, che emergono soprattutto a pedane e manubrio quando si superano i 4.000 giri. Ma in generale la Calibro si guida bene, è agile in città e sufficientemente stabile nella guida veloce, dove il vero limite arriva dalle pedane molto basse, che toccano presto in piega limitando il potenziale della moto vista anche la sezione delle gomme. Questo è del resto un classico delle cruiser, perlomeno quelle di scuola americana.
Le sospensioni hanno poca escursione e non sono regolabili, ma sia in città che nel misto se la cavano, non troppo sollecitate dal disco singolo anteriore, potente ma non mozzafiato mentre l’ABS, come su molte moto di costruzione cinese, è un po’ lento nelle reazioni.
In ambito urbano comunque la situazione è molto buona: la moto è leggera da manovrare e trattabile ai bassi; peccato per la ventola di raffreddamento che scarica aria calda sulla caviglia destra, fastidiosa nelle giornate estive. Volendo puntare a mete più lontane, in autostrada la Calibro si difende: il motore viaggia senza alcun affanno e la protezione dall’aria è come detto decente, ma la postura eretta con le braccia distese diventa alla lunga faticosa, e le vibrazioni non conciliano il relax come invece avviene nei classici percorsi extraurbani da 70-100 km/h.
Look, guida, prezzo: una moto azzeccata
La Calibro è insomma un progetto con tutte le qualità delle ultime Morini: quote ciclistiche azzeccate, un motore magari non potentissimo, ma regolare e sempre presente, con prestazioni interessanti. È comoda e semplice da guidare, anche se il quadro è un po’ disturbato dalle vibrazioni e da un leggero on/off del motore.
Una moto che ha comunque le carte in regola per piacere a molti, forte anche di un prezzo davvero allettante: 7.090 euro f.c. nelle due varianti di colore grigio/nero o grigio/rosso, mentre più avanti arriverà anche il tenebroso allestimento “bagger”, in nero profondo con borse e bat wing, proposto a 8.190 euro f.c. E questa è solo la prima delle numerose moto che Moto Morini ha fatto vedere a Eicma, e che hanno tutte subito attirato attenzione. Ne vedremo delle belle!
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