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Yamaha XSR900 GP: indietro, nel futuro +VIDEO+
Dopo la XSR900 di seconda generazione, Yamaha rilancia con la versione GP: ancora più raffinata e ancora più iconica nel look, ripreso dalle 500 2T degli Anni 80. Ha finiture impeccabili e funziona benissimo, ma è più scomoda della sorella nuda
Sono passati due anni dall’arrivo della XSR900, con cui Yamaha ha esplorato per prima il filone delle “Youngtimer” proponendo per la sua ammiraglia heritage un look che, anziché guardare agli Anni 60 e 70, riprendeva (carena a parte) le linee e il look delle sue 500 2T da Gran Premio degli Anni 80, quelle col blu del team francese sponsorizzato Gauloises.
Bella da vedere e da guidare, più solida di avantreno rispetto alla MT-09 da cui deriva, la XSR900 ha avuto forse meno successo del previsto. Yamaha però crede molto in questa formula di sportiva stradale dalla forte personalità vintage, e anziché fare passi indietro ha deciso di alzare ancora l’asticella con la XSR900 GP, che tutti i visitatori negli “anta” presenti a Eicma 2023 hanno notato con un sobbalzo al cuore.
Eh già, perché con i colori del vecchio sponsor Marlboro, il codone finto monoposto e il cupolino sostenuto da un telaietto in acciaio, la XSR900 GP è ancora più simile alle 500 del Motomondiale di una volta; per di più quelle più vincenti, con Lawson (84, 86, 88), Rainey (90, 91, 92) e quel funambolo pazzo di Mamola. Moto che sono entrate nella storia e nei cuori di tutti.
E non è solo estetica, perché la XSR900 GP è in fondo la versione SP della XSR900, rispetto alla quale vanta dotazioni più raffinate. La forcella KYB regolabile arriva dalla MT-09 SP, mentre il mono KYB pure regolabile è tutto nuovo, a completare il telaio tipo Deltabox e il lungo forcellone con link (ripreso dalla Tracer 9), entrambi in alluminio con verniciatura brillante. Cambia anche il telaietto posteriore, più stretto e alto, e restano i leggerissimi cerchi a 10 razze “spin forged”.
Il motore è il CP3 dell’ultima MT-09, ora Euro5+ ma sempre con 119 CV a 10.000 giri e 93 Nm di coppia a 7.000 giri, con la linea di aspirazione a condotti asimmetrici e la trasmissione aggiornata. Lo conosciamo bene, a livello sia timbrico che di erogazione: è un gran bel motore, e non c’è molto da aggiungere. Ricche le dotazioni elettroniche, di derivazione R1 a partire dalla piattaforma inerziale a 6 assi. I freni contano sulla stessa pompa Brembo radiale della XSR900, che si integra nel classico impianto Yamaha con pinze radiali semi-monoblocco e dischi da 298 mm.