Anteprime
Triumph Tiger 900: la migliore (e la più sottovalutata...) adventure che ci sia
Il test su strada e off-road della versione 2024 della tricilindrica inglese. Adesso più raffinata e sorprendente che mai
Eccoli, i soliti inglesi furbacchioni. In cosa cambia la Triumph Tiger 2024, rispetto alla precedente versione? Basta vederla: in nulla. Solo due grafiche e nulla più. Pure il motore è lo stesso. E invece... sotto il vestito, le novità abbondano. Sì, diranno, i critici, piccole cose, sulla carta (ne abbiamo parlato abbondantemente qui). Eppure - ed è qui che vorremmo insistere - questa Triumph Tiger 900 è a dir poco sorprendente. L'abbiamo provata in lungo e in largo, sulle strade della Spagna del sud, Malaga e dintorni, su asfalto e sul mio amato off-road.
E l'aspetto più sorprendente di questa moto, a modo suo un prodotto maturo e già raffinato nella precedente versione, è che in questa edizione 2024 vede una potenza e una gestione elettronica del motore migliorate in modo esponenziale. I 13 CV in più, sul tre cilindri di Hinckley, si sentono eccome. Magari il loro scalpitio è più sonoro dai 7mila giri in avanti, ma sotto, ai bassi, adesso il motore è diventato bellissimo. E poi l'elettronica, fine e ben accordata, che in nessuna delle mappe motore disponibili dà alcun accenno di on-off.
LA GUIDA IN OFF-ROAD
Delle tre versioni in cui si articola la gamma Tiger 900 (ossia GT, GT Pro e Rally Pro), il nostro interesse è andato a queste ultime due. Che poi rappresentano i due modi-chiave di interpretare questa crossover: la GT Pro con l'anteriore da 19 e un'indole più stradale, la Rally Pro col 21 davanti e un phisyque du role da sterrato.
Per inclinazioni personali, nella prima infornata di chilometri in fuoristrada, abbiamo prescelto la Rally Pro. Che, nelle difficoltà dei percorsi off-road, tira fuori una personalità che non ti aspetti. Merito di una ciclistica davvero tosta, forte di sospensioni spettacolari firmate Showa (così come di una gommatura di Anakee Wild 4, scelta davvero azzeccata). Mai un fondo corsa, grande controllo ed equilibrio, peso complessivo della moto che scompare. Anche il cambio fa la sua parte: le marce entrano quasi da sole e si scala anche a gas aperto (cosa non comume tra le moto di questo segmento). Un atout che rende la moto, se possibile, ancora più intuitiva. In una parola sola, questa Tiger 900 Rally Pro è esagerata.
Come dite? I bicilindrici pesano meno? Certamente, ma prima di emettere giuidizi provatela come abbiamo fatto noi, e poi ci fate sapere. In mappatura Offroad Pro, senza Traction e Abs, non manca niente e non vorresti niente di più. A mio parere, una delle migliori moto sul mercato, se non la migliore.
LA GUIDA SU ASFALTO
Dopo un'esperienza ai limiti del trascendentale fuori dall'asfalto, eravamo decisamente prevenuti quando siamo passati alla guida su strada. Qui, oltre alla Rally Pro con gomme stradali, abbiamo alternato lunghi tratti di strada anche in sella alla GT Pro. E se la pancia dice: "E' meglio la Rally Pro anche su asfalto", la testa dice che col 19" davanti la guida è più precisa, le traiettorie affilate, hai una percorrenza più controllata e puoi insistere di più col freno a inizio curva.
E anche sulla GT Pro, si badi bene, non manca davvero nulla da nessuno punto di vista. Le sospensioni (in questo caso Marzocchi) e le regolazioni elettroniche si comportano in modo ineccepibile. Se proprio dobbiamo trovarle un difetto, il suo setting originale è un po'molliccio; meglio passare subito a un assetto sospensivo in versione "passeggero con bagaglio" per irrigidire l'assetto. E il sistema di "frenata integrale" di cui questa moto è dotata a conti fatti si rivela quasi ridondante, col risultato che - almeno per chi ha più dimestichezza nell'uso del freno posteriore - l'Abs sul posteriore entra in funzione fin troppo presto. Ma a conti fatti, più che di difetti, siamo di fronti a delle inezie.
GIUDIZIO FINALE
Per tirare le somme, bravissimi i tecnici inglesi a migliorare così tanto e in modo quasi invisibile questa Tiger 900. Raramente ci esaltiamo per una moto, ma in questo caso è difficile restare impassibili e mantenere quel self control in cui gli inglesi sono da sempre dei maestri. Che dire di più? La Tiger 900 è una delle moto più belle e al contempo sottovalutate in circolazione. E questo è un vero peccato.
Ah, quasi dimenticavamo i prezzi: la Tiger 900 GT è in vendita a partire da gennaio 2024 a 14.795 euro f.c., la Tiger 900 GT Pro a partire da 16.595 euro e la Tiger 900 Rally Pro a partire da 17.495 euro.
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