Il test della Kawasaki ibrida: col boost elettrico ha 70 CV, le prestazioni sono a misura d'uomo, ma l'erogazione è più rabbiosa di quella di una una ZX-10R. Insomma, una moto che non fa storcere il naso nemmeno ai puristi
In un mondo di appassionati che ha ancora qualche rimpianto per la miscela, Kawasaki arriva con la moto ibrida. I commenti a caldo sulle prime immagini sono stati tiepidi, un po’ di stupore, un po’ di haters con la critica facile. E allora mandatelo avanti voi, ‘sto mondo. Dai su, ben venga chi sperimenta, tenta, inventa. Dietro questo aspetto tutto sommato “classico” per i designer di Akashi, dietro una carenatura che cela più che scoprire, si nasconde una tecnologia che mai fu vista prima d’ora, così.
Tecnica paragonabile a quella che abbiamo imparato a conoscere sulle quattro ruote, e che sta diventando lo standard per il mercato auto. Qui, per le moto, il discorso è diverso ma l’obiettivo è sempre quello: la ricerca dell’efficienza. Ma c’è meno spazio, diverse dinamiche e una cosa che non occorre mai dimenticare: il piacere di guida.
Insomma, compito difficile.
Mettere un motore elettrico in serie ad un motore termico vuol dire sfruttare il meglio dalle due tipologie: spunto e nessuna emissione nociva ai minimi, prestazioni sulla distanza e, ovviamente, consumi ridotti.
Poi bisogna amalgamare il tutto per rendere il piatto gustoso. E qui alberga la complessità: batteria e benzina devono lavorare in sintonia ed essere perfettamente complementari. La Ninja H7 riesce a farlo, sacrificando molto poco.
A ben vedere, solo sul piano estetico la Casa di Akashi poteva osare di più e non come linea: la carenatura tagliente, il serbatoio gobbo e il codino slanciato sono un marchio di fabbrica di Kawasaki. E anche sulla componentistica si poteva mettere un po’ di carico, ma ne avrebbe fatto le spese il listino. Ancora di più. Già, la Ninja 7 Hybrid non è una moto per tutti. Prezzo non ancora comunicato, ma potrebbe essere prossimo ai 12.000 euro. Il costo della tecnologia.
KAWASAKI NINJA 7 HYBRID: COME VA
E, ricordiamoci, si tratta di un modello pensato per il mercato globale e progettato per avvicinarsi almeno un po’ all’obiettivo di neutralità in termini di emissioni cara ad Akashi. Ecco perché la cilindrata ridotta (451 cc) ed ecco perché le prestazioni a misura d’uomo. Sessanta cavalli che diventano settanta con il boost elettrico. Erogati, però, con una efficienza tale da permettere alla Ninja 7 Hybrid di lasciare al palo (in accelerazione) anche la più arrabbiata delle sorelle: la ZX-10R.
La coppia del motore termico e del motore elettrico convergono su una trasmissione molto complessa da realizzare ma semplice da utilizzare. Volendo, ci sono le leve a manubrio, per non perdere il piacere di decidere il momento del passaggio di marcia. Utilizzando la mappatura “Sport”, la cambiata è solo manuale, in modalità Eco Hybrid, si può scegliere se fare da sé o lasciare l’onere del passaggio di marcia alla centralina. Cambiano i consumi: 27 km/l in automatico, 25 in manuale.
In modalità elettrica, il cambio (si, avete letto bene!) è solo in modalità automatica. Se avete confidenza con propulsori di questo tipo, vi sembrerà strano sentire la cambiata nell’assoluto silenzio del veleggiare elettrico.
I comandi a manubrio richiedono un po’ di apprendistato, ma una volta presa confidenza vi sembrerà tutto semplice. Stranezza: se passate dalla modalità sport alla modalità “Eco”, il cambio rimane in modalità manuale, a meno di non pigiare il manubrio. Per la tipologia di erogazione e guida, la modalità più risparmiosa si sposa alla perfezione con il cambio automatizzato.
KAWASAKI NINJA 7 HYBRID: PRENDIAMOCI LE MISURE
Uno sguardo davanti e troverete un bel colpo d’occhio sulla strumentazione, che si fa carico di elargire informazioni complete e visibili. Sul blocchetto elettrico di destra, il tasto E-Boost, che fa tanto K.I.T.T. per chi se lo ricorda. Si può usare in modalità sport e vi garantisce una spinta aggiuntiva per circa cinque secondi. Utile in sorpasso e nella guida allegra. I tempi di ricarica del boost sono veloci: basta attendere ulteriori cinque secondi e si può nuovamente utilizzare. Solo quando la batteria raggiunge una temperatura troppo alta (eventualmente riportata dalla strumentazione), occorre attendere qualche minuto.
Il tasto “walk” è pensato per le manovre da fermo perché i 227 kg in ordine di marcia scompaiono alla guida ma si percepiscono in manovra. Basta ruotare la manopola per procedere a passo d’uomo, sia in marcia avanti che in retromarcia.
KAWASAKI NINJA 7 HYBRID: TIRIAMO LE SOMME
A proposito di peso: batteria e motore elettrico sono in posizione centrata, con ottime ripercussioni durante la guida. La Ninja 7 Hybrid è precisa in curva e agile. Buona anche la frenata, molto modulabile, e in generale il comfort di marcia. C’è solo qualche vibrazione data dalla fasatura a 180 gradi del bicilindrico, a regimi medio alti.
L’ibridizzazione della moto è di tipo “full” (o strong come la chiamano in Kawasaki). L’accumulatore si ricarica autonomamente durante la guida e bastano circa 50 minuti per ripristinare la carica dal 20 al 100%, vi basterà mantenere il propulsore a regimi superiori ai 3.000 giri e non al massimo. Insomma, guidare normalmente.
Proviamo a tirare le somme? Kawasaki ha fatto il primo passo verso un futuro che potrebbe mettere d’accordo tutti, ambiente, legislatori e motociclisti appassionati. E, a conti fatti, possiamo dirlo: buona la prima.
KAWASAKI NINJA 7 HYBRID: PREZZO E DISPONIBILITA'
Già, ma quanto costa la nuova Kawasaki Ninja 7 Hybrid? Per ora il suo listino è ancora da definire, ma possiamo sicuramente affermare che avrà un prezzo superiore agli 11mila euro. Sarà disponibile da gennaio 2024.
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