Anteprime
SYM Joyride 16: per chi la vuole piatta
Debutta un midi GT 300 che ha una pedana piatta e spaziosa, dimensioni compatte, e tutto quello che serve per spostarsi in città (e non solo!)
Per salire o scendere più rapidamente senza dover scavalcare il tunnel e per trasportare oggetti e borse, su uno scooter la pedana piatta può far la differenza. Per questo insieme alla cilindrata, alle dimensioni e al diametro dei cerchi, è un elemento da tenere in considerazione al momento dell’acquisto.
Se tra i modelli a ruote alte la pedana piatta è un classico, non sono in molti gli scooter midi GT ad averla. Per colmare questo vuoto, da quest’anno SYM introduce nella sua ampia gamma 300 il nuovo Joyride 16. Un midi GT compatto, di sostanza, che ha tutto quello che serve per spostarsi in città in modo comodo, ma è pronto anche per affrontare lunghi trasferimenti. Quindi uno scooter da usare tutto l’anno, sette giorni su sette e magari non solo nel casa ufficio cittadino.
Nel segmento dei midi gt
il joyride è uno dei pochi modelli
ad avere la pedana piatta
Urban commuter
Linee spigolose, fianchetti avvolgenti e ben accordati, potenti fari a led sono il biglietto da visita che lo rende ben riconoscibile nel traffico, dove come vedremo si muove con grande disinvoltura spinto dal collaudato motore SYM 300 già apprezzato sul Joymax Z+ 300.
La strumentazione è un display LCD a colori compatto, ma di immediata lettura, che resta un po’ poco visibile solo in piena luce e, al momento, non si connette con lo smartphone. Buona la qualità costruttiva con carene monocromatiche ben verniciate e ben accoppiate.
Per chi vive la città, la praticità fa la differenza e qui il Joyride 16 gioca le sue carte vincenti. Alzando la sella il vano a cui si accede è spazioso, non troppo profondo ma ben conformato e soprattutto sfruttabile: ci sta un casco jet a visiera lunga e resta ancora spazio per altri oggetti come la tuta antipioggia, l’antifurto e i guanti. E se serve ricaricare il telefono nel retroscudo c’è un vano abbastanza profondo con presa USB 2.0 a cui collegare lo smartphone per fare il pieno di energia durante i trasferimenti.
Sul Joyride 16 l’elemento distintivo è però la pedana piatta larga e solida, su cui appoggiare lo zaino porta PC o la classica cassa di bottiglie d’acqua. E resta ancora spazio sui lati per i piedi. Di serie c’è anche la piastra portapacchi, su cui si può montare un bauletto disponibile come optional. Sul Joyride 16 quindi c’è tutto, tranne che le chiavi: al loro posto c’è una smart-key, un piccolo telecomando da tenere in tasca che dialoga con il commutatore a manopola al centro dello scudo.
scattante in partenza, il joyride 16
nel traffico è agile e affronta senza problemi le rotaie del tram e il pavé
È subito feeling
Se vi piace l’idea di salire in sella e di sentirvi in pochi metri padroni del mezzo, con il Joyride 16 si crea un feeling istantaneo. La seduta è comoda, ben conformata, si tocca coi piedi a terra facilmente e si riesce a gestire lo scooter con semplicità nelle manovre da fermo. La posizione di guida è raccolta, ma c’è tanto spazio per i piedi che, volendo, si possono anche allungare in avanti.
Il manubrio ha un’impugnatura ergonomica che rende il Joyride 16 immediato da guidare e pronto a sgattaiolare nel traffico, dove per la sua agilità sembra un 125, rispetto al quale però ha prestazioni decisamente superiori.
Basta una lieve pressione sul pulsantino di avviamento e il monocilindrico inizia a far sentire la sua voce pacata, un dettaglio che lo farà apprezzare a chi esce dal box condominiale e vuol fare meno rumore possibile.
Alla prima accelerata la trasmissione si rivela subito scattante: il 300 si conferma un motore adatto alla città, con prestazioni brillanti, adeguate a spostarsi rapidamente nel traffico senza risultare mai esuberante, e capace, quando lanciato, di superare i 130 km/h indicati. Che sia città, tangenziale o autostrada il Joyride 16 è sempre stabile e prevedibile, capace di infondere quella sicurezza che cerca in particolare chi non ha mai guidato uno scooter, ma ha voglia di mettersi alla prova e vuole sentirsi subito a suo agio.
Lo scooter spesso è un compagno di vita quotidiano, può capitare di rimanere a bordo per ore e il comfort è importante: per questo il Joyride 16 ha un frontale snello ma abbastanza protettivo, con tanto di parabrezza regolabile manualmente in altezza (ci vogliono gli attrezzi in dotazione per farlo) e una sella comoda, ben imbottita. I due ammortizzatori, regolabili, sono ben sostenuti e soffrono solo sulle sconnessioni più marcate; la forcella è ben tarata, e - unita alla ruota anteriore da 16” - invita a guidare disinvolti.
Come sugli altri SYM di ultima generazione, la ciclistica ben progettata consente infatti di andare allegri senza fatica: il Joyride 16 è ben bilanciato, stabile e sempre prevedibile. Scende in piega sicuro e, grazie anche a pneumatici ben dimensionati montati su cerchi da 16” all’anteriore e da 14” al posteriore, che esaltano la maneggevolezza, permette di mantenere senza fatica un buon ritmo fra le curve.
casa-ufficio, città, tangenziale
o autostrada: il joyride 16 è un mezzo versatile, da usare 7 giorni su 7
In città e non solo
Altra caratteristica interessante è l’angolo di sterzo che consente di fare inversione in poco spazio, dote apprezzatissima nell’uso urbano. I suoi freni a disco sono pronti, ma non mettono in soggezione, rivelandosi sempre ben modulabili e assistiti dall’ABS a punto e poco invasivo. Manca per ora il controllo di trazione.
Il serbatoio contiene 11,5 litri di benzina e nel nostro test con un solo pieno abbiamo percorso oltre 250 km. Nel momento del rifornimento non serve scendere dalla sella: il tappo protetto da uno sportellino che si solleva automaticamente girando il commutatore a manopola è facilmente raggiungibile e rende l’operazione velocissima.
Versatile e pronto anche a viaggiare, il Joyride 16 è comodo anche in coppia: il passeggero non siede troppo in alto rispetto a chi guida, ha a disposizione una bella porzione di sella e può contare su comode maniglie laterali a cui tenersi e pedane estraibili con l’intuitivo sistema a pressione easy touch: basta sfiorarle con la scarpa e si aprono.
La scelta
Disponibile in quattro colori con quattro anni di garanzia e altrettanti di assistenza stradale compresi nel prezzo, il nuovo SYM Joyride 16 è in vendita a 5.299 euro c.i.m. Si candida quindi come alternativa interessante per il suo prezzo anche all’interno della stessa gamma della Casa taiwanese.
Il Joyride 16 è il modello che mancava per completare l’offerta SYM. È uno scooter intuitivo, ben bilanciato e maneggevole. Un modello di dimensioni compatte da usare ogni giorno, adatto per affrontare gli spostamenti rapidi in città, ma anche pronto per tenere il passo fra tangenziali e autostrade. Ha una posizione in sella confortevole e la sua pedana piatta, oltre a rivelarsi comoda per salire e scendere più in fretta dallo scooter, aumenta la capacità di carico complessiva e la praticità. Il motore 300 è scattante, la trasmissione fluida. Nell’affollato segmento dei “trecento” si pone come un’alternativa interessante per la dotazione e per il prezzo, anche all’interno della stessa gamma SYM.
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