Anteprime
Orcal Sirio: SCRAMBLER in salsa baby
Una piccola, e ben realizzata, scrambler, perfetta per entrare dalla porta principale nel fantastico mondo dei motociclisti
È notevole il fermento nel mondo delle 125 e i dati di vendita in continua crescita lo confermano. Segno evidente che i sedicenni stanno piano piano riaccendendo la passione per le moto, dopo anni di silenzio. Fermento anche alla luce delle nuove normative sulle patenti, che renderanno più fluido il percorso di crescita dei nuovi motociclisti.
Le Case sono tornate a proporre con una certa assiduità nuovi modelli sempre più attraenti e ben realizzati, destinati a diventare il giusto premio per una bella promozione a scuola. Anche l’arrivo sul mercato di nuove aziende costruttrici, fino a poco tempo fa non distribuite in Italia, con proposte interessanti anche nel segmento delle piccole, non ha fatto altro che aumentare l’offerta nel panorama delle 125.
Elementi “scrambler”
come la griglia sul faro
e i pneumatici leggermente tassellati si incastonano bene in un lay-out classico
Nuove proposte
È il caso di Orcal, marchio francese di proprietà dell’azienda marsigliese DIP, che si occupa di distribuire oltralpe marchi come SWM, Mondial e Keeway. Orcal nasce nel 2013 e viene già venduta in Spagna, Grecia e Benelux, oltre che in Francia, dove ha ottenuto risultati interessanti con oltre 1.900 moto vendute nel 2021.
Sbarca in Italia grazie a Valenti Racing che ne diventa distributore esclusivo per il nostro paese dall’inizio del 2022. Per il momento con tre modelli tutti 125: una moto dal gusto super classico, la Astor; una naked sportiva, la SK01 e la scrambler oggetto del nostro test, la Sirio.
Quest’ultima, una volta parcheggiata, raccoglie sguardi di simpatia e curiosità. È ben fatta e trasmette il mood giusto con le sue ruote leggermente tassellate, la sella piatta impreziosita da cuciture trasversali e il manubrio alto in perfetto stile scrambler. Un’occhiata più approfondita svela molti particolari che evidenziano una certa cura del dettaglio. Bella la protezione a griglia del faro anteriore che fa molto off-road come le pedane con il gommino che, al bisogno, può essere rimosso per aumentare il grip se il terreno si fa “sporco”. Questi dettagli, uniti al manubrio rialzato, traggono un po’ in inganno perché la Sirio, come del resto molte colleghe sul mercato, gioca un po’ con la sua fascinosa immagine scrambler e nella realtà dei fatti è poco propensa alla guida fuoristrada, soprattutto per via di un comparto sospensioni che, come vedremo più avanti, non ama i terreni sconnessi.
In relax
Il monocilindrico quattro tempi raffreddato ad aria che muove la Sirio eroga circa 10 CV a 9.000 giri e si anima con un timbro abbastanza sommesso. Le prestazioni non sono le stesse di alcuni 125 a potenza piena (15 CV il massimo ammesso dal Codice della strada) con raffreddamento a liquido; ogni motore però ha una sua personalità e quella della Sirio si manifesta mostrando una discreta propensione a salire di giri anche riprendendo da bassa velocità in un rapporto lungo, per poi puntare alla parte alta del contagiri senza però mostrare mai un vero cambio di carattere. Non manca però di brio e i ritmi del traffico urbano sono sempre alla portata delle prestazioni di questa moto. In sella, ben imbottita e con un’altezza di soli 810 mm, si sta comodi e l’ampio manubrio agevola le manovre da fermo che risultano facili anche grazie al peso che rimane sotto ai 130 kg. Il ridotto angolo di sterzo agevola la guida nel traffico, dove la Sirio mostra di essere nel suo habitat naturale. La frizione è morbida e il cambio ha una corsa corretta, con rapporti giustamente spaziati. Nel caso si presenti la necessità di scalare un rapporto per acquistare velocità rapidamente, la manovra risulta facile e sufficientemente rapida.
cool quanto basta, agile
in città, valida nel “fuoriporta”.
un’ottima prima vera moto
Guida? promossa!
La frenata è più che adeguata alle prestazioni della Sirio e, come spesso capita sulle entry level destinate anche a motociclisti poco esperti, il primo attacco delle pastiglie non è troppo aggressivo. Per ottenere quindi buone decelerazioni bisogna tirare la leva destra con una certa forza. Volendo però frenare in modo energico ci si accorge però di un significativo affondamento della forcella che, insieme alla coppia di ammortizzatori, sono un po’ l’ingrediente fuori posto in una ricetta vincente: anteriore leggermente troppo morbido, quindi, e posteriore che soffre un po’ le asperità accentuate dell’asfalto. Sulla taratura si poteva fare di meglio, cosa che però impatta relativamente sul piacere di guida, visto che la Sirio scende in curva in maniera corretta, con un buon angolo di piega, e segue la linea con una discreta precisione. Predilige una guida fluida e rilassata e il ritmo troppo alto risulta presto esser fuori dalle sue corde.
Anche una gita fuori porta è alla sua portata, visto che il monocilindrico permette di viaggiare attorno ai 90/100 km/h, velocità che consente di muoversi anche sulle statali senza essere in balia del traffico veicolare.
E la Sirio è ospitale anche in coppia. Ve lo possiamo dire a ragion veduta, visto che per il nostro servizio ci siamo scarrozzati tutto il giorno come passeggero il nostro fotografo Alessio con tanto di zaino dell’attrezzatura sulle spalle. A patto di non avere fretta, permette di allargare gli orizzonti. Insomma, la Orcal Sirio incarna molto bene il suo ruolo di “prima moto”, risultando sempre piacevole e facile anche per chi è alle prime armi: una valida palestra in previsione di una “carriera” da motociclista.
Tre le proposte cromatiche disponibili: grigio opaco, bianco, oppure il nero opaco oggetto del nostro servizio. Il prezzo è di 3.090 euro c.i.m.
La Orcal Sirio è una piccola scrambler che si atteggia a moto adulta. Ottiene buoni punteggi nei voti legati alla dinamica di guida, con il suo monocilindrico che sale regolare di giri, pur senza mai cambiare davvero carattere, anche riprendendo dai rapporti più lunghi a basso regimi. Un plus per la guida nel traffico cittadino. In generale la resa delle sospensioni è buona in funzione delle prestazioni, anche se la coppia di ammortizzatori va un po’ in crisi sulle asperità più accentuate e la forcella affonda molto se si insiste con il freno anteriore. Frizione e cambio lavorano bene e la qualità di vita a bordo è buona. La Sirio gioca le sue carte vincenti con un look attraente e un valido livello di finiture e attenzione ai particolari.
Orcal
Sirio 125 |
|
---|---|
Motore |
1 cilindro verticale |
Raffreddamento |
Aria |
Alesaggio corsa |
52,4x57,8 |
Cilindrata (cc) |
125 |
Distribuzione |
1 asse a camme in testa |
Alimentazione |
Iniezione |
Serbatoio (litri/riserva) |
16 l |
Frizione |
Secco |
Telaio |
Culla |
Materiale |
Acciaio |
Sospensione ant/regolazioni |
Forcella telescopica |
Sospensione post/regolazioni |
Forcellone |
Pneumatico ant/post |
100/90 - 18 56P-18";130/80 - 17 62P-17" |
Freno anteriore |
Disco da 280 mm |
Freno posteriore |
Disco da 240 mm |
Lunghezza |
2.040 mm |
Altezza sella |
810 mm |
Interasse |
1.350 mm |
Peso a secco |
128 kg |
Potenza max/giri |
7,2 kW (9,8 CV) a 8000 giri |
Coppia max/giri |
9,4 Nm (1 kgm) a 5000 giri |
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