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Ducati Supersport 950: bella e possibile

Stefano Gaeta
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Ducati Supersport 950: bella e possibile
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La seconda generazione della Ducati Supersport 950 rilancia le azioni del segmento delle sportive stradali, con un grande equilibrio e una altrettanto notevole versatilità. L'abbiamo guidata a Vallelunga

Siete sempre stati ammaliati dal fascino delle rosse sportive di Bologna. Con il loro irresistibile mix di design, tecnica all’avanguardia e prestazioni da riferimento. Ma avete anche sempre temuto il loro carattere un po’ scorbutico, la loro fruibilità non proprio a 360 gradi. Bene, ora non ci sono più scuse: potete lasciarvi stregare dallo sguardo della nuova Supersport 950, fidando nel fatto che questa sportiva stradale di Borgo Panigale fa bene moltissime cose, ponendosi come porta di ingresso al mondo delle Ducati carenate senza, di fatto, nessuna controindicazione.
 

Ducati Supersport 950

Stile italiano

Partiamo dalle novità a livello di design, che hanno rinnovato non poco la SS 950 MY21. Le profonde modifiche alle linee della carena hanno reso la sportiva bolognese, a nostro personale giudizio, una delle moto più belle oggi sul mercato, indipendentemente dalla categoria di appartenenza. La Supersport sfoggia un forte richiamo alla Panigale V4, mantenendo però una sua spiccata personalità. Le novità sono state studiate anche in funzione di un miglioramento del comfort a bordo, come su tutte le Ducati di ultima generazione (diciamo dal 2020 in qua). Ci sono prese d’aria che allontanano il calore dalle gambe del pilota e convogliano sulle stesse aria fresca. Nuova l’imbottitura della sella, di cui una valida porzione è dedicata ad un eventuale passeggero. Funzionale la possibilità di regolare l’altezza del plexi su due posizioni, per aumentare la protezione aerodinamica. Sotto agli occhi del pilota arriva un moderno pannello a colori TFT da 4,3”, con grafica simile a quella della Panigale V4.

Veramente molto chiara e intuitiva la interfaccia del nuovo display TFT da 4,3". Ducati ha lavorato molto per semplificare la gestione della sua ricca elettronica

Bicilindrico Desmo

Tra le cose invariate rispetto alla versione precedente troviamo la triangolazione sella-pedane-manubrio, che offre un buon compromesso tra comodità ed efficacia nella guida sportiva. Che non esaurisce la missione della Supersport 950, come mostra la possibilità di montare un kit di borse da viaggio perfettamente integrate alla linea. Il bicilindrico Testastretta da 937 cc guadagna l’omologazione Euro 5 perdendo per strada qualche cavallo: questa edizione 2021 ne dichiara 110 a 9000 giri/minuto, con una coppia massima di 93 Nm a 6500 giri, disponibile all’80% già dai 3500 giri. Sono nuovi la frizione idraulica e il quickshifter up and down DQS, di serie.

Immutata la triangolazione pedane-sella-manubrio, molto ben riuscita. Il Testastretta in edizione Euro 5 vanta 110 CV disciplinati da 3 riding mode

Öhlins sulla S

Di alto livello il pacchetto elettronico che sfrutta la piattaforma inerziale Bosch a sei assi per gestire il cornering ABS, il controllo di trazione, l’antiwheelie e il cambio elettronico. Tre sono i riding mode con parametri preimpostati, sport, touring e urban, a loro volta personalizzabili dal pilota in base ai gusti o alle capacità di guida. Tutte le informazioni sui setting sono di facile lettura sul pannello TFT, e la navigazione nei vari menu decisamente intuitiva grazie ad una rinnovata interfaccia di immediata comprensione. La Supersport che abbiamo guidato per un’intera giornata tra i cordoli del circuito di Vallelunga era la ricca versione S, dotata di sospensioni Öhlins pluriregolabili con forcella da 48 mm di diametro e ammortizzatore di sterzo in bella vista.

La versione S monta un terzetto di sospensioni Öhlins dal funzionamento impeccabile in pista, senza risultare troppo rigido nell'utilizzo quotidiano

In pista a Vallelunga

Eccoci allora al momento di saggiare le doti dinamiche di questa sportiva stradale "all’italiana", una formula un po’ messa in ombra dalla diffusione delle quattro cilindri di derivazione SBK ma che mantiene tutto il suo fascino e la sua validità tecnica. Come dicevamo, il test si è svolto per intero sul circuito di Vallelunga, ottimo per verificare le qualità della SS 950 tra i cordoli ma che ci ha lasciato qualche piccola curiosità (che ci toglieremo nel corso della prossima prova) sulla sua resa nella guida su strada. La posizione in sella annuncia comunque da subito la versatilità della bicilindrica bolognese: sportiva certo, ma comoda e subito comunicativa, con il peso del corpo che grava il giusto sui semimanubri ancorati sopra, e non sotto, la piastra di sterzo.

I semimanubri "alti", montati sopra la testa forcella, risultano un buon compromesso tra strada e pista. Eccellente la componentistica Brembo, pratici i due selettori per gestire l'elettronica

Fluida e comunicativa

La nostra Supersport 950 S calza performanti Pirelli Supercorsa in mescola, perciò ci prendiamo solo qualche passaggio per rinfrescarci la memoria sulla sequenza di curve del tracciato romano prima di iniziare a darci dentro. Guidando in maniera aggressiva ma pulita, la Supersport regala piacere puro. La risposta del comando ride by wire è molto a punto, e anche in percorrenza non percepiamo il minimo on-off. Il setting delle sospensioni messo a punto dai tecnici Ducati per questo test si rivela azzeccatissimo fin dai primi metri, con la Supersport che risponde puntuale ai comandi del pilota scendendo in piega in maniera rapida, intuitiva e rigorosa. Sembra tutto facile da subito, e questo è decisamente un grande pregio. La guida della SS 950 è efficace senza mai mettere in difficoltà, ma invita a mettersi in gioco stuzzicando le prestazioni del bicilindrico, che si rivelano perfette anche per una giornata di track day. La coppia disponibile fin da basso numero di giri porta fuori dalle curve, anche le più strette, con una piacevole spinta e permettendo di godere della bella sensazione di arrivare al fine-corsa del gas, senza l’ansia che le devastanti mille sportive di ultimissima generazione spesso danno al loro pilota.

Pirelli Supercorsa in mescola, tiepido sole, nessuna remora: la Supersport 950 S regala tante soddisfazioni anche in un track day

Il ritmo si alza

Alziamo il ritmo senza remore cercando di trovare i limiti della nuova Ducati, ma non c’è verso: lei accetta di buon grado ogni richiesta. Complici anche il grip fantastico dei Supercorsa, in uscita di curva e a gas completamente spalancato non percepiamo mai l’intervento del controllo di trazione, che usiamo sul livello 2 degli 8 selezionabili. E quando le frenate si fanno più aggressive, la forcella offre tutto il sostegno che serve, comunicando sempre con precisione quello che sta succedendo al pneumatico anteriore. L’impianto Brembo con pinze monoblocco M4 che mordono dischi anteriori da 320 mm di diametro non dà segni di cedimento nemmeno verso la fine del turno in pista, e la risposta alla leva è eccezionalmente lineare nel tradurre la forza applicata in decelerazione.

I 210 chili di peso dichiarati in ordine di marcia si sentono poco anche nei cambi di direzione più rapidi, dove la Supersport regala un gran feeling e un eccellente senso di sicurezza

Time attack

Il Testastretta spinge fino all’intervento del limitatore senza avere mai il fiato corto, e il passaggio alla marcia successiva avviene in maniera fulminea grazie alla rapidità del cambio elettronico. Questo ha però una cella di carico abbastanza sensibile, e può capitare di incappare in qualche esitazione dovuta certo al nostro… piedone, che nella foga della guida da time attack, rimane appoggiato alla leva del cambio. I 210 chili di peso dichiarati in ordine di marcia si sentono poco anche nei cambi di direzione più rapidi, dove la Supersport regala al suo pilota un grande feeling e un eccellente senso di sicurezza. Nei curvoni veloci, poi, la sportiva italiana corre rigorosa tracciando sempre linee estremamente precise e redditizie. Solo agli angoli di piega più accentuati emerge la destinazione non precipuamente racing della Supersport: fatichiamo a trovare la corretta posizione dei piedi, che vengono presto in contatto con l’asfalto lasciandoci gli slider degli stivali completamente distrutti a fine giornata.

Il Testastretta spinge fino all’intervento del limitatore senza avere mai il fiato corto, e il cambio marcia avviene in maniera fulminea grazie alla rapidità del cambio elettronico

La rinascita di un genere

Fine giornata che arriva troppo presto, come sempre accade quando ci si diverte. Sì, perché la Ducati Supersport 950 S è una moto davvero divertente, facile, performante e alla portata di tutti. Con il non trascurabile vantaggio di poter essere utilizzata con piacere anche nella vita di tutti i giorni senza richiedere sacrifici al pilota, ma risultando sempre comoda e confortevole. Tocca a lei e alla Aprilia RS 660 – non a caso due italiane di razza – rivitalizzare la categoria della sportive stradali. Moto che negli anni hanno perso un po’ di appeal, quando invece possono avere molte frecce al loro arco: sfruttabilità quotidiana, corretto compromesso tra guida sportiva e possibilità di viaggi anche a medio raggio; oltre che, come nel caso della Supersport 950, una gran bella personalità. Senza dimenticare le prestazioni: importanti ma godibili, che non mettono mai in difficoltà. Una moto quindi eccellente per ogni tipo di utilizzo, proposta ad un prezzo avvicinabile: si parte dai 13.850 euro f.c. della versione base per arrivare ai 15.790 euro per la più pistaiola S nella colorazione Arctic White. Una cifra importante ma giustificata dal blasone Ducati e dai contenuti davvero vincenti di questa nuova sportiva stradale della Casa bolognese.
Ducati Supersport 950: bella e possibile
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