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Horwin CR6: la moto elettrica dal gusto classico
Abbiamo testato la moto 125 della Casa austro-cinese, importata in Italia da Vent. Una piacevole sorpresa da tutti i punti di vista. Ecco come va e quanto costa
Il mercato dell'elettrico vive un momento di grande fermento. Grazie anche a marchi come Horwin (importato in Italia da Vent, la ex HM). L'azienda austriaco-cinese, infatti, ha lanciato sul nostro mercato una interessante moto dalle linee classiche con propulsione a batteria. Si chiama CR6 e noi l'abbiamo guidata.
COM'E' FATTA
La Horwin CR6 è una café racer in chiave moderna, essanziale e senza fronzoli, con cerchi da 17 pollici. E' spinta da un motore da 6,2 kW, che consente alla moto di raggiungere la velocità massima di 95 km/h. Ad alimentarlo, un pacco batterie Panasonic agli ioni di litio da 55 Ah, che si ricarica in 3 ore (da 0 all'80%) e che garantisce una percorrenza massima di 150 km. La quale però, è bene precisare, può variare molto a seconda del peso del guidatore, dello stile di guida e della mappatura usata (la moto dispone di due "programmi" e, con la mappatura 2, ovvero che eroga tutta la potenza disponibile, i consumi reali si abbattono sensibilmente arrivando quasi a dimezzarsi). Come si evince dalla mancanza della leva della frizione, il cambio è automatico, ma presto a questa versione se ne affiancherà un'altra dotata di cambio tradizionale.
La moto, che è grosso modo il corrispettivo di un 100 cc con motore termico, ha un freno a disco anteriore da 265 e un posteriore da 220 e la frenata combinata. La sella è alta 870 mm da terra, il peso invece è di 134 kg. La strumentazione, essenziale ma molto chiara, è costituita da uno strumento circolare misto digitale-analogico.
Al posto del tradizionale serbatoio è presente uno sportello da cui si accede a un vano portaoggetti, mentre la presa per la ricarica è posizionata direttamente nella parte inferiore del veicolo, sul pacco batterie.
COME VA
Nonostante la coppia importante di 260 Nm, la Horwin CR6 si differenzia dalle altre moto elettriche per un'erogazione più regolare, che non "strappa" troppo e sale in modo graduale. Per quanto sia un mezzo alla spina e mantenga tutte le caratteristiche salienti dei suoi simili dal punto di vista dinamico, assomiglia quasi più a una moto "tradizionale". Complice il peso contenuto, l'interasse compatto e la grande maneggevolezza assicurata da un baricentro basso, la CR6 unisce il feeling da moto alla comodità dello scooter. E' svelta nei cambi di direzione, la frenata è pulita ed efficace (anche se nelle frenate di emergenza alle velocità più sostenute il posteriore, se usato con troppa veemenza, tende a bloccarsi), l'ergonomiaa di bordo mette a proprio agio il guidatore.
Ma soprattutto la Horwin CR6 non è "la solita cinesata". Se c'è una cosa che ci ha colpito di questa Horwin, è proprio l'elevata qualità complessiva. Peccato per le plastiche, che non sono all'altezza della situazione. E in più è anche un bell'oggetto da vedere.
UN SOLO DIFETTO
La Horwin CR6, in sostanza, ha un unico vero difetto: l'abitabilità per il passeggero. Vero è che la moto è omologata per due persone. Ma è altrettanto vero che, con la sella di serie, il passeggero fa parecchia fatica. Niente paura, però: tra gli optional c'è anche la sella comfort che elimina questo inconveniente (costa 80 euro).
PREZZI E COLORI
Disponibile in bianco, blu, nero e verde, la Horwin CR6 costa 6.390 euro franco fabbrica. Come tutti i veicoli elettrici, però, può beneficiare degli ecoincentivi messi a disposizione dal Governo (30% in caso di acquisto, 40% con rottamazione di un altro veicolo).
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