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Voge Brivido 500R: value for money
Per il nuovo marchio Voge la ricetta per avere successo è semplice: offrire a prezzi discount ciò che piace e va di moda. Abbiamo provato la nuova naked bicilindrica già in vendita da 5.290 euro c.i.m.
Andiamo subito al dunque: le moto che costano poco e, allo stesso tempo, offrono anche dei contenuti tecnici soddisfacenti, oggi piacciono sempre di più, è un dato di fatto, e basta scorrere la classifica di vendita per rendersene conto.
Chi prima degli altri ha intuito questo nuovo filone, spingendo sull’acceleratore della sua offerta, è stata la Benelli del nuovo corso, quello a trazione cinese: ha sfruttato un nome dalla portata storica importante, ha realizzato moto dalla linea e dalle dimensioni ruffiane e ha amalgamato tutto con un ottimo rapporto qualità prezzo. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: la Benelli TRK 502 è in bagarre furiosa con la BMW R 1250 GS per diventare la moto più venduta in Italia. Vedremo.
Benelli, però, ora dovrà guardarsi le spalle da un’altra azienda che ha improntato il suo sviluppo sfruttando lo stesso approccio filosofico: infatti, dopo lo sbarco sui mercati francese e spagnolo, Voge, il premium brand del gruppo Loncin Motorcycle, conficca un’altra bandiera sul vecchio continente e sbarca in Italia, dove sarà distribuito da Padana Ricambi, storico importatore di Kymco. Proprio l’importatore, che ben conosce il tessuto commerciale della nostra Penisola operando da anni su questo mercato, ci ha confermato come la partenza del marchio Voge sia stata ottima, e oltre le più rosee aspettative, un po’ per tutti i modelli.
La Cina che piace
Senza dubbio all’interno della gamma Voge le due proposte più interessanti sono quelle con motorizzazione da 500 cc, cioè la Valico, una crossover ben dotata, e la Brivido, una naked dalle forme moderne. Ed è proprio sulla Brivido che siamo saliti in sella per un quick test che ha nesso in luce i suoi punti di forza e le sue aree di miglioramento. Girando intorno alla moto noti subito come il design abbia preso spunto da ciò che oggi commercialmente funziona: un po’ KTM nel frontale e un po’ Kawasaki nella zona del serbatoio, ma si sa: quando si copia l’importante è farlo dai migliori. Il risultato, comunque, sono forme contemporanee! E poi il livello di finitura generale non è male: è sbagliato ormai associare la Cina alla bassa qualità. Loro le cose hanno imparato a farle, è solo una questione di investimenti, di quanto ci mettono nel prodotto che fanno. Da nuova convince, ma visto che il tempo è un galantuomo sarà lui a circi se ciò che è stato fatto durerà nel corso degli anni. Qualche piccola ingenuità c’è, come il blocchetto sinistro che picchia contro il serbatoio quando il manubrio è tutto a girato a sinistra.Il motore della Voge Brivido 500R è un bicilindrico parallelo imbrigliato in un telaio di tubi in acciaio a sezione tonda
Voge Brivido 500R: la prova
La Brivido è agile, minuta. Ben manovrabile, molto raccolta la seduta, manubrio basso ma non troppo, ha la sella più rigida che morbida a 790 mm da terra, altezza che non fa paura a nessuno. Il motore è morbido, progressivo, lineare, molto fluido: per cercare cavalleria va spremuto, ma non troppo, perché l’allungo non è strepitoso: è un bicilindrico in linea da 471 cc con 43,5 CV (a 8.500 giri), 40,5 Nm (a 7.000 giri) e la fasatura a 180° per dare carattere. Il rumore non gli dà giustizia, peccato, non c’è una timbrica di carattere ben definita e riconoscibile. Brivido è un gatto, scattosa e rapida ad entrare in curva. L’assetto è confortevole, ed è giusto che sia così. Buona la frenata, morbida la frizione. Solo una cosa non piace: le vibrazioni, che agli alti regimi ci sono e si avvertono dove il corpo entra in contatto con la moto.KYB, PIRELLI E NISSIN NON SONO COMPONENTI LOW COST, E SONO TUTTI SU VOGE