BMW F 900 R: una naked, due facce
BMW rinnova la sua naked di media cilindrata che condivide con la F 900 XR meccanica e ciclistica. L’abbiamo provata sulle strade nei dintorni di Almeria
BMW rinnova la sua naked di media cilindrata, pensionando la F 800 R. La sua erede si chiama F 900 R che condivide con la F 900 XR meccanica e ciclistica: il bicilindrico da 895 cc è accreditato di 105 cavalli a 8.750 giri e 92 Nm di coppia a 6.500 giri. Ed è disponibile anche in versione depotenziata
Cresce in tutto
La base tecnica della F 800 R è comune con quella della F 900 XR (leggi la prova!): anche qui abbiamo quindi il bicilindrico maggiorato a 895 cc e il telaio “steel bridge” con motore appeso e strutturale al posto del doppio trave in alluminio della F 800 R. Rispetto alla sorella XR cambiano però quote e sospensioni, tutto in chiave stradale. Le ruote hanno escursione di 135 mm davanti e 142 mm dietro, e se l’angolo del canotto è sempre di 29,5°, cambiano l’offset delle piastre forcella (23 mm anziché 31 mm), l’avancorsa (114,3 mm anziché 105,2 mm) e l’interasse, che scende da 1.521 mm a 1.518 mm – comunque meno dei 1.526 mm della precedente F 800 R, dotata di un forcellone estremamente lungo. Rispetto alla progenitrice, la F 900 R ha poi pedane più alte e arretrate e un manubrio più avanzato, per una posizione di guida più aggressiva (specie con la sella più alta in opzione, che porta la seduta da 815 a 825 mm). Anche qui il serbatoio è una leggera unità in plastica, dalla capacità di 13 litri. A gestire i 105 CV del rinnovato bicilindrico parallelo provvede come sulla sorella crossover un pacchetto elettronico allo stato dell’arte, con due riding mode di serie (Road e Rain) e le due modalità “Dynamic” e “Dynamic Pro”, più sportive e con controlli cornering, in opzione; il tutto controllato dal pannello TFT da 6,5” ormai comune a tutte le BMW: ordinato nelle informazioni, sempre ben leggibile e con tutta la connettività possibile, compresa la chiamata di emergenza in opzione. Ci sono poi in opzione decine di upgrade a pagamento come il controllo dinamico del freno motore MSR, la sospensione semiattiva Dynamic ESA al posteriore, oltre al solito smisurato catalogo di parti per la personalizzazione estetica e funzionale.A gestire i 105 CV del rinnovato bicilindrico parallelo provvede come sulla sorella crossover un pacchetto elettronico allo stato dell’arte, con due riding mode di serie (Road e Rain) e le due modalità “Dynamic” e “Dynamic Pro”
Il mondo è cambiato
Dicevamo che la F 800 R aveva la missione di inoculare piacere di guida nella gamma BMW. Da allora sono arrivate le S 1000 e le stesse boxer sono diventate enormemente più piacevoli, per cui il contesto in cui arriva la F 900 R è del tutto diverso. Il confronto con le quattro cilindri della serie S è anzi diventato davvero impegnativo; ma la F 900 R ha la fortuna di dover fare i conti con una sorella maggiore (la S 1000 R) meno fortunata e iconica della S 1000 XR. Pur essendo decisamente diversa dalla progenitrice tra telaio, sospensioni, elettronica e gomme (le ottime Bridgestone Battlax Hypersport, lievitate però fino a 180/55 al posteriore), la naked di Monaco è quindi libera di riprendere il discorso del piacere di guida, declinandolo in una proposta che non rinuncia alla consueta versatilità delle moto bavaresi fatta di manopole riscaldate, borse di tutti i tipi, cruise control, fari adaptive cornering e ausili alla guida di ultima generazione (tutto in gran parte optional, ma a prezzi ragionevoli). Quando si sale in sella, la F 900 R mostra due facce. La prima è amichevole, con una posizione non sacrificata (solo le pedane alla lunga risultano un po’ alte) e ben inserita in sella, un motore vigoroso e dall’ottima elasticità e sospensioni relativamente confortevoli. In città o andando a spasso, insomma, questa BMW non fa rimpiangere la lontananza dai cordoli o dai tornanti montani.Quando si sale in sella, la F 900 R mostra due facce. La prima è amichevole, con una posizione non sacrificata, un motore vigoroso e dall’ottima elasticità e sospensioni relativamente confortevoli. In città o andando a spasso non fa rimpiangere la lontananza dai cordoli o dai tornanti montani