Yamaha TMAX 560, ancora più MAX!
Intuitivo, equilibrato e ancora più divertente da guidare. Giunto alla settima generazione il maxi di Iwata è cambiato, fuori e dentro, conservando però il suo DNA. Arriverà nelle concessionarie da dicembre, ma noi lo abbiamo già provato sulle strade portoghesi intorno a Lisbona
Per chi vuole di più c’è la versione super accessoriata Tech MAX: la dotazione comprende parabrezza regolabile elettricamente, cruise control, manopole e sella riscaldate e la connessione attraverso la App MyTMAX Connect che ha molte funzioni fra cui la localizzazione GPS e i report di viaggio. Esteticamente si distingue dal TMAX per le colorazioni e per la forcella con una speciale finitura oro. È in vendita a 14.059 euro c.i.m..
Le sue forme sono filanti. Il frontale con i nuovi indicatori di direzione a led è “cattivo” e il codino con il nuovo gruppo ottico più compatto è molto slanciato
PRENDI E VAI
Look a parte, a diciannove anni dal debutto, qual è il segreto del successo del TMAX? Semplice. Quello che fa la differenza ancora oggi sullo Yamaha non sono solo le prestazioni elevate del suo twin, ma la facilità con cui queste si sfruttano; il suo essere uno scooter prendi e vai, intuitivo e immediato, tanto che appena saliti a bordo sembra di conoscerlo già. Il merito del suo equilibrio generale va a un progetto che rimane unico per scelte tecniche, con telaio, sospensioni, motore e trasmissione accordati in modo perfetto. Un bilanciamento ciclistico unito a una posizione di guida che fa sentire tutt’uno con lo scooter: la triangolazione sella-manubrio-pedane è studiata per permettere di guidarlo sia in maniera sportiva che rilassata. In entrambe le situazioni si sta comodi. Il plus di poter guidare a gambe allungate, con la schiena appoggiata allo schienalino integrato, si conferma anche sul m.y. 2020 che inoltre, grazie anche alla nuova conformazione più svasata della parte centrale della sella e al tunnel più stretto, permette di appoggiare meglio i piedi a terra nelle soste anche ai meno alti di statura.Il nuovo bicilindrico da 560 cc è dotato di nuovi pistoni forgiati in alluminio e di bielle ridisegnate. L'aumento della cubatura è stato ottenuto aumentando l'alesaggio di 2 mm
HA ANCHE UN NUOVO SOUND
Pronti via, fin dalla prima accelerata la spinta del motore 560 si rivela più vigorosa rispetto a quella del 530, e le partenze sono ancora più scattanti. Anche ai regimi intermedi c’è più sostanza. Il rinnovato bicilindrico, dotato di nuovi pistoni forgiati in alluminio e di bielle ridisegnate, è più potente del 3,5% (47,5 CV) e anche la coppia massima è salita del 6% (55,7 Nm). Il lavoro fatto sul motore va di pari passo con quello fatto sulla trasmissione. Pronta, fluida, ben accordata e silenziosissima, ha una risposta ancora più precisa quando si va a riprendere il gas; e anche quando si gioca con l’acceleratore ai regimi intermedi non strappa. Ci sono due riding mode per gestire al meglio la potenza: se si vuole più spunto meglio inserire la mappa Sport, mentre la Touring offre un’erogazione più morbida per quando si decide di impostare un ritmo di guida più rilassato. Anche il sound del twin è cambiato: Yamaha ha collaborato con la sua divisione strumenti musicali per ottenere una tonalità più gradevole e armonica e il risultato, è il caso di dirlo, si sente.Quello che fa la differenza sul TMAX ancora oggi non sono solo le prestazioni, ma il modo con cui queste si sfruttano facilmente; il suo essere uno scooter prendi e vai intuitivo e immediato, tanto che appena saliti in sella sembra di conoscerlo già. Il merito è del suo equilibrio generale
QUESTIONE DI EQUILIBRIO
Nella guida, grazie all’equilibrio della ciclistica in cui il motore – in posizione centrale gioca sempre un ruolo determinante nell’accentrare le masse – il TMAX 560, come tutti i suoi predecessori, ha una maneggevolezza tale che sembra di guidare uno scooter ben più piccolo. Nello slalom è molto efficace e solo gli specchietti che sporgono un po’ dalla sagoma della carena, sulle prime, richiedono di prenderci un po’ le misure nel traffico. Se il TMAX in città se la cava alla grande, su una strada piena di curve dà ancora il suo meglio. Sul m.y. 2020 il setting di forcella e ammortizzatore è stato ottimizzato per venire incontro all’aumento di potenza, e il lavoro fatto a Iwata è tangibile. Curva dopo curva si apprezza sempre di più l’efficacia e la stabilità dello Yamaha che consente di mantenere un ritmo molto sostenuto per uno scooter. Inoltre, ora si ruota il gas con maggior disinvoltura, rassicurati anche dal fatto che il controllo di trazione fa ancora meglio il suo dovere, tagliando la potenza in maniera omogenea e alleggerendo un po’ chi guida dal pensiero di dosare l’apertura dell’acceleratore. E con l’asfalto bagnato, come quello che abbiamo trovato nel corso del press test sulle strade portoghesi intorno a Lisbona, ha fatto la differenza nella guida. La frenata è potente, ma sempre gestibile e ben modulabile, l’ABS è a punto e mai invasivo.Pronti via la spinta del nuovo motore da 560 cc è più vigorosa: le partenze sono ancora più scattanti. Anche ai regimi intermedi c'è più sostanza
Comodo (anche) per viaggiare
Molto buoni comfort e protezione specie quando si viaggia in autostrada. Impercettibili le vibrazioni, mentre il frontale è ben conformato e il cupolino ripara bene. Sulla ricca versione Tech MAX il plexi è regolabile elettricamente con un pulsante sul manubrio sinistro, e quando è completamente sollevato devia l’aria sopra il casco. Migliorata, grazie al restyling delle plastiche e della sezione posteriore, anche l’abitabilità del passeggero.La strumentazione mostra tutto in un colpo d'occhio, nella sua semplicità si rivela davvero immediata nella lettura, ma bisogna prenderci la mano per gestire le varie funzioni
TUTTO SOTTO CONTROLLO
I nuovi Yamaha TMAX e TMAX Tech MAX saranno disponibili nelle concessionarie Yamaha a partire da Dicembre 2019