Anteprime
Yamaha Tracer 700 GT: prima classe economy
Due lettere (GT) che allargano il raggio d’azione: equilibrata come sempre, la 700 di Iwata è pronta ora anche per i grandi viaggi. È matura, dal prezzo onesto e disponibile anche in versione 35 kw
Città, tangenziale, autostrada e zero dubbi: la versione GT tira fuori al meglio l’essenza della Yamaha Tracer 700. Perché questo allestimento turistico non snatura di una virgola l’anima di questa “sport tourer”, come la definiscono a Iwata: semplicemente accanto alla verve da tuttofare - a suo agio sia nella smanettata sia nell’andirivieni quotidiano - la Tracer 700 GT ne affianca una da viaggiatrice, che se aggiunge qualcosa da un lato (orizzonti più ampi) non toglie niente dall’altro (il divertimento).
Differenze di sostanza
Rispetto alla versione standard la GT guadagna il parabrezza più alto, la sella dal maggior sostegno e le borse laterali da 20 litri. Ma entriamo nel dettaglio. Molto furbo il plex, regolabile su differenti livelli attraverso due semplici vitoni in plastica; ha una forma rastremata sui lati, e alla massima altezza elimina completamente l’aria dal casco lasciandone solo un po’ sulle spalle (chi scrive è alto 178 cm). La sella “Comfort” monopezzo dalla maggiore imbottitura sembra realizzata per una special: ha cuciture a vista di colore grigio e i pannelli lavorati; sulle prime dà l’impressione di essere un po’ rigida, ma poi si scopre come il maggiore sostegno equivalga a comodità superiore sulle lunghe percorrenze. E con questa sella, anche il passeggero ora sta davvero comodo. Le borse laterali, infine, hanno la cover in tinta e un ingombro laterale accettabile.Con 9.050 euro c.i.m. si compra una moto pronto viaggi: le varianti “travel” delle rivali costano tutte di più. Questo allestimento migliora in modo concreto versatilità e comfort. La capacità di carico è buona (ma non al top per la categoria) e può crescere con il portapacchi optional. A richiesta anche le manopole riscaldate