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Fantic Motor Caballero 500 Flat Track: una storia di traverso

Ecco il Caballero del nuovo millennio, una moto pronta ad aggredire il mercato a un prezzo che dovrebbe aggirarsi attorno ai 6.500 euro. L'abbiamo provata in ESCLUSIVA sulla pista Marani Motorsport Park di Badia Calavena

Piede che accarezza il fondo pronto a recuperare ogni perdita di aderenza, ruota posteriore che spazzola la pista: l'agilità è a prova di bomba, così come la reattività della moto a ogni comando del pilota. La dolcezza del propulsore completa il quadro... e tutto viene facile
Gas spalancato, polvere e sassi, traversi infiniti. La leggerezza della Caballero Flat Track invita ad osare
Nonostante qualche manovra al limite in pista, tutto è filato per il verso giusto
Riccardo Chiosi, responsabile del design della Fantic, che scambia quattro chiacchiere con il nostro Andrea Padovani
La vista che valorizza maggiormente il Caballero 500 Flat-Track: qui si possono apprezzare il faro a led che dà un tocco hi-tech, l'appariscente forcella da 41 mm e il codino con la fiancatina che nasconde l'impianto di scarico Arrow
Una moto da usare su strada, tutti i giorni, con uno stile inconfondibile. attorno al serbatoio "vintage", tanti elementi hi-tech
Il Caballero, per gli appassionati e i nostalgici, è qualcosa di più di un semplice nome di una moto. È il richiamo a un modello che ha segnato per molti versi una generazione. Oggi il Caballero è tornato e noi abbiamo provato in esclusiva sulla pista Marani Motorsport Park di Badia Calavena, in provincia di Verona la versione Flat Track, moto che vedremo in versione definitiva al prossimo EICMA.

Il Caballero Flat Track è davvero ben fatto: linee semplici e leggere, con misurati ed eleganti rimandi alla progenitrice come il serbatoio ornato da una targhetta con la scritta "Caballero" identica a quella di quarant'anni fa. Davvero azzeccato il codino con cover in plastica bianca e l'aggressivo impianto di scarico con terminale sdoppiato seminascosto sotto alla fiancatina (sempre in materiale plastico) che riporta il numero 19 (un rimando alla strana e atipica misura dei cerchi).

Il motore è un monocilindrico di 450 cc realizzato dalla cinese Zongshen ma sviluppato e messo a punto insieme ai tecnici Fantic: non è una unità specialistica con tagliandi "a ore", al contrario è un affidabile propulsore adatto ad un uso a 360°. Tra le sue caratteristiche la distribuzione monoalbero a quattro valvole, l'alimentazione a iniezione elettronica e il contralbero di bilanciamento per contenere le vibrazioni.

Anche la ciclistica è tutto sommato tradizionale: sfrutta un telaio in acciaio a doppia culla, una forcella a steli rovesciati non regolabile e un mono registrabile nel precarico (ma non è escluso che venga introdotta la vite per personalizzare il freno idraulico in estensione). Davvero particolari i cerchi e i pneumatici: per entrambe le ruote il diametro è di 19" mentre la misura delle gomme è 2,75x7,5-19. Queste ultime sono realizzate dalla Mitas e sono tecnicamente ispirate alle coperture usate nelle competizioni di flat track. Non temete, sono omologate anche per l'utilizzo su strade aperte al traffico...

Fantic Motor è una realtà italiana che guarda alla Cina solo per la realizzazione del propulsore: la componentistica, come accennato, è quasi tutta europea, un ambito questo dove il divario tra il colosso asiatico e le aziende del vecchio continente (o quelle giapponesi) è ancora sensibile. Non a caso il manubrio e i comandi sono marcati Domino, le plastiche e il serbatoio sono realizzate da terzisti nostrani, i freni sono ByBre (azienda di proprietà della Brembo), lo scarico Arrow, l'ABS Continental. Insomma, tutto a garanzia di una elevata qualità.
 


TUTTI DI TRAVERSO
Mezza giornata su un ovale non si può dire sia un test esauriente e completo per una moto che aspira ad essere efficace e godibile anche (e soprattutto) su strada. Ma a volte esagerare è bello e divertente. Quindi, dentro la prima e si parte. La prima osservazione va alla posizione di guida piuttosto aggressiva: la piega bassa del manubrio, infatti, impone al busto una postura avanzata, a caricare l'avantreno, e questa caratteristica invita a una guida d'attacco. Tutt'altro che un problema in sella a questa moto che non disdegna affatto di essere maltrattata anche sul fondo a bassa aderenza della pista di Badia Calavena.

L'altra peculiarità del Caballero Flat Track è l'estrema dolcezza del propulsore: alle piccole aperture del gas, la risposta è sempre morbida e misurata e si accompagna a una erogazione della coppia estremamente lineare su tutto l'arco. Fin troppo regolare… visto che per innescare la sbandata dentro alla curva, tecnica indispensabile per far "girare" la moto con efficacia, occorre dare una manata decisa sul gas. Operazione non sempre facilissima, specie per i meno esperti. Adottando una guida particolarmente aggressiva in pista, anche l'allungo meriterebbe qualcosa di meglio: i tecnici Fantic ci spiegano però che nella versione definitiva la moto avrà a disposizione un migliaio di giri in più dell'esemplare da noi testato, con il limitatore posto a quota 9.500 giri.

Tutto ciò sembra comunque non essere un problema visto che basta poco per prendere un buon ritmo sull'ovale sterrato. Due i fattori a cui bisogna prestare particolare attenzione: il peso che non è certo quello di una leggera moto nata per questa specialità (anche se poco ci manca…) e la forcella che per questo utilizzo davvero particolare risulta troppo sostenuta. D'altro canto la taratura delle sospensioni non può che essere di compromesso, vista la destinazione stradale della moto: almeno inizialmente non saranno molti quelli che varcheranno i cancelli della pista ovale. Per loro, però, in Fantic pare stiano mettendo a punto un pacchetto di accessori che comprenderà sospensioni dalla taratura dedicata e altri utili componenti studiati ad hoc.

UN VERO AFFARE
Più a punto il monoammortizzatore anche se andrebbe leggermente rivisto il freno idraulico in ritorno: ma, come accennato, l'argomento relativo alle sospensioni è tutt'altro che chiuso e ulteriori evoluzioni sono in arrivo da parte di Ollé. Sui freni invece non possiamo sbilanciarci, visto che nel flat track vengono usati in modo davvero marginale: positivo invece il giudizio sul rendimento di ruote e pneumatici. Questi ultimi ci hanno davvero sorpreso per il loro comportamento, questo nonostante la mescola risulti piuttosto dura per il tipo di utilizzo. Ma ciò fa ben sperare per la resa chilometrica una volta portata la moto su asfalto, che dovrebbe essere l'ambito naturale per un mezzo del genere.

La Caballero è infatti destinata a un pubblico ampio, agli amanti dell'heritage, a motociclisti di ritorno, ai neofiti e a tutti quelli che cercano una moto facile, godibile e anche a buon mercato. Già, perché pare che il prezzo di vendita si aggirerà intorno ai 6.500 euro. Se confermato, sarebbe un affare da valutare attentamente. Anche perché le rivali sono davvero poche e mediamente molto più costose. Il conto alla rovescia è iniziato, portate pazienza.
Fantic Motor Caballero 500 Flat Track
Fantic Motor Caballero 500 Flat Track
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Fantic Motor Caballero 500 Flat Track
Fantic Motor Caballero 500 Flat Track
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