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Aprilia Tuono V4 1100 Factory: una SBK senza carena
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Sulle strade del Trentino abbiamo provato la nuova Aprilia Tuono V4 1100 nella versione Factory. Una sportiva senza compromessi, con manubrio largo e un'elettronica di derivazione "racing" che non aspetta altro di essere usata in pista. Il prezzo? Non proprio popolare: 18.190 euro franco concessionario, ma la qualità è elevatissima
Ci preme fare una doverosa premessa prima di raccontarvi com'è fatta e come va la nuova Aprilia Tuono V4 1100 Factory. Di lei ci innamorammo già fin dal suo debutto nel 2011. E ogni sua evoluzione è sempre stata una conferma di questo originario fuoco sacro. L'ultima versione che abbiamo provato - nessuna meta esotica… ma un giro tra le meravigliose montagne del trentino - ha messo tutti d'accordo.
L'unica cosa della quale non vi parleremo è ovviamente l'estetica: quella la giudicate voi guardando le immagini. Foto che comunque non rendono giustizia a questa streetfighter. Promossi a pieni voti le verniciature, le plastiche, gli accoppiamenti. Belle da vedere, e da toccare. La finitura del forcellone, ad esempio, catturano gli sguardi. Ci piacciono molto anche le “imperfezioni” della fusione dei cilindri che fanno tanto motore da corsa.
In pochi metri abbiamo tutto sotto controllo, tocchiamo comodamente a terra e la seduta non ci sembra particolarmente scomoda. Il manubrio è verniciato in nero così come la copertura dei riser. Il cruscotto è un pannello TFT a colori da 4,3" in grado di fornire ogni tipo di informazione possibile. La Tuono Factory è dotata di un pacchetto elettronico evolutissimo ed ora, finalmente, anche di facile gestione tramite i comandi al manubrio. La quarta generazione dell’APRC (Aprilia Performance Ride Control) permette al pilota di comandare un’infinità di parametri tra cui l’ATC (il controllo di trazione settabile su otto livelli anche in movimento), l’AWC (il sistema anti-impennata, settabile su tre livelli), l’ALC (il launch control), l’AQS (cambio elettronico attivo anche in scalata), l’ACC (il cruise control) e l’APL (limite di velocità in corsia box). Dette così sembrano una infinità di sigle di difficile comprensione ma, come vedremo, sono anche quelle che concorrono a rendere la Tuono Factory tra le più performanti maxi naked sul mercato.
Fuoco alle polveri allora. Iniziamo il test. Già al minimo il V4 di Noale lascia intendere di cosa è capace nonostante la presenza di una valvola a ghigliottina nello scarico, resasi necessaria per rimanere dentro il limiti fonometrici imposti dalla normativa Euro4. Tre le mappe motore disponibili: Sport, Track e Race, tutte full-power, che si differenziano solo per la taratura del comando dell’acceleratore ride-by-wire e del freno motore. Il comando del gas risulta essere estremamente sensibile ad ogni minima apertura, infastidendo nella guida quando l’asfalto è particolarmente sconnesso e le perturbazioni si trasferiscono al polso. Di contro, il ride-by-wire regala un controllo assoluto soprattutto in percorrenza di curva, quando poter gestire i 175 CV a disposizione e i 121 Nm di coppia diventa fondamentale per godere appieno delle straordinarie doti dinamiche della Tuono. Basta acquistare un po’ di velocità perché la Tuono inizi a mettere in campo le sue qualità dinamiche.
In sella tutto sembra essere sempre facile e richiedere un minimo impegno: intendiamoci, le prestazioni sono spaventose, il V4 spinge come un tornado a qualsiasi regime e la velocità cresce in modo spaventoso.
L’accelerazione toglie il fiato e bisogna sempre tenere d’occhio il contachilometri per evitare di ritrovarsi nei guai con i limiti di velocità. Ma le prestazioni vengono erogate senza apparente difficoltà e mantenere ritmi vertiginosi viene quasi naturale. Certo, con la Tuono si può andare anche a spasso… e con una certa soddisfazione tra l’altro; ma è ovviamente nella guida impegnata che regala il meglio. Il cambio dotato di quick-shift è veloce come un lampo e in scalata regala anche delle coreografiche sgasate.
Gas spalancato, dentro una marcia dopo l’altra, la distanza tra le curve viene di fatto annullata, fino a quando non arriva il momento di frenare, prima di far scendere la Tuono verso il punto di corda. Relativamente ai freni siamo allo stato dell’arte: pompa anteriore Brembo radiale da 16 mm di diametro abbinata a pinze monoblocco sempre firmate Brembo, le M50, che lavorano dischi da 330 mm. Usare due dita per frenare, con la Tuono, diventa perfino superfluo. Dito indice per mandare in pressione il circuito e la decelerazione è già imperiosa. Con la rassicurante presenza di un ABS Bosch dotato di sistema Cornering, anch’esso settabile in base ai gusti del pilota e alle condizioni della strada. E qui veniamo ad un altro pezzo forte della Tuono Factory 2017. La forcella Ohlins, è la raffinatissima versione NIX; è abbinata ad un ammortizzatore posteriore e ad uno di sterzo sempre Ohlins.
Un comparto sospensioni di assoluta eccellenza che fanno davvero la differenza nella guida. Niente sembra impossibile in sella alla Tuono. Esegue ogni minimo comando in un battito di ciglia e lo fa sempre in maniera controllata. Un missile nel prendere la corda e, una volta impostata la traiettoria ottimale, niente sembra poterla smuovere.
In percorrenza la precisione è millimetrica regalando angoli di inclinazione che pare non abbiano limiti, se non quelli dettati dalla fisica. E nel caso abbiate tempo potete anche dare uno sguardo veloce al cruscotto che prevede una sorta di telemetria in tempo reale con le indicazioni di percentuale di apertura del comando del gas, dell’angolo di inclinazione e della forza decelerante.
Tecnologia da MotoGP dedicata alla strada. Qui però non si tratta di semplici gadget fine a se stessi ma strumenti utili, e in certi casi necessari, per rendere l’esperienza di guida davvero unica ed entusiasmante. Alla fine del nostro test abbiamo l’adrenalina alle stelle. Quando poi ci dicono che esiste una applicazione in grado di interfacciarsi con la moto e nella quale sono memorizzati alcuni tra i più famosi circuiti con i relativi settaggi dell’elettronica “corner by corner”, esattamente come sulle moto da corsa, ci resta solo da sperare che l’opportunità di guidare la Tuono Factory in pista arrivi presto. Anche domani, magari. Il prezzo? Impegnativo, 18.190 euro franco concessionario. Ma con la certezza di mettervi in garage una delle più straordinarie moto degli ultimi anni.
In pochi metri abbiamo tutto sotto controllo, tocchiamo comodamente a terra e la seduta non ci sembra particolarmente scomoda. Il manubrio è verniciato in nero così come la copertura dei riser. Il cruscotto è un pannello TFT a colori da 4,3" in grado di fornire ogni tipo di informazione possibile. La Tuono Factory è dotata di un pacchetto elettronico evolutissimo ed ora, finalmente, anche di facile gestione tramite i comandi al manubrio. La quarta generazione dell’APRC (Aprilia Performance Ride Control) permette al pilota di comandare un’infinità di parametri tra cui l’ATC (il controllo di trazione settabile su otto livelli anche in movimento), l’AWC (il sistema anti-impennata, settabile su tre livelli), l’ALC (il launch control), l’AQS (cambio elettronico attivo anche in scalata), l’ACC (il cruise control) e l’APL (limite di velocità in corsia box). Dette così sembrano una infinità di sigle di difficile comprensione ma, come vedremo, sono anche quelle che concorrono a rendere la Tuono Factory tra le più performanti maxi naked sul mercato.
Fuoco alle polveri allora. Iniziamo il test. Già al minimo il V4 di Noale lascia intendere di cosa è capace nonostante la presenza di una valvola a ghigliottina nello scarico, resasi necessaria per rimanere dentro il limiti fonometrici imposti dalla normativa Euro4. Tre le mappe motore disponibili: Sport, Track e Race, tutte full-power, che si differenziano solo per la taratura del comando dell’acceleratore ride-by-wire e del freno motore. Il comando del gas risulta essere estremamente sensibile ad ogni minima apertura, infastidendo nella guida quando l’asfalto è particolarmente sconnesso e le perturbazioni si trasferiscono al polso. Di contro, il ride-by-wire regala un controllo assoluto soprattutto in percorrenza di curva, quando poter gestire i 175 CV a disposizione e i 121 Nm di coppia diventa fondamentale per godere appieno delle straordinarie doti dinamiche della Tuono. Basta acquistare un po’ di velocità perché la Tuono inizi a mettere in campo le sue qualità dinamiche.
In sella tutto sembra essere sempre facile e richiedere un minimo impegno: intendiamoci, le prestazioni sono spaventose, il V4 spinge come un tornado a qualsiasi regime e la velocità cresce in modo spaventoso.
L’accelerazione toglie il fiato e bisogna sempre tenere d’occhio il contachilometri per evitare di ritrovarsi nei guai con i limiti di velocità. Ma le prestazioni vengono erogate senza apparente difficoltà e mantenere ritmi vertiginosi viene quasi naturale. Certo, con la Tuono si può andare anche a spasso… e con una certa soddisfazione tra l’altro; ma è ovviamente nella guida impegnata che regala il meglio. Il cambio dotato di quick-shift è veloce come un lampo e in scalata regala anche delle coreografiche sgasate.
Gas spalancato, dentro una marcia dopo l’altra, la distanza tra le curve viene di fatto annullata, fino a quando non arriva il momento di frenare, prima di far scendere la Tuono verso il punto di corda. Relativamente ai freni siamo allo stato dell’arte: pompa anteriore Brembo radiale da 16 mm di diametro abbinata a pinze monoblocco sempre firmate Brembo, le M50, che lavorano dischi da 330 mm. Usare due dita per frenare, con la Tuono, diventa perfino superfluo. Dito indice per mandare in pressione il circuito e la decelerazione è già imperiosa. Con la rassicurante presenza di un ABS Bosch dotato di sistema Cornering, anch’esso settabile in base ai gusti del pilota e alle condizioni della strada. E qui veniamo ad un altro pezzo forte della Tuono Factory 2017. La forcella Ohlins, è la raffinatissima versione NIX; è abbinata ad un ammortizzatore posteriore e ad uno di sterzo sempre Ohlins.
Un comparto sospensioni di assoluta eccellenza che fanno davvero la differenza nella guida. Niente sembra impossibile in sella alla Tuono. Esegue ogni minimo comando in un battito di ciglia e lo fa sempre in maniera controllata. Un missile nel prendere la corda e, una volta impostata la traiettoria ottimale, niente sembra poterla smuovere.
In percorrenza la precisione è millimetrica regalando angoli di inclinazione che pare non abbiano limiti, se non quelli dettati dalla fisica. E nel caso abbiate tempo potete anche dare uno sguardo veloce al cruscotto che prevede una sorta di telemetria in tempo reale con le indicazioni di percentuale di apertura del comando del gas, dell’angolo di inclinazione e della forza decelerante.
Tecnologia da MotoGP dedicata alla strada. Qui però non si tratta di semplici gadget fine a se stessi ma strumenti utili, e in certi casi necessari, per rendere l’esperienza di guida davvero unica ed entusiasmante. Alla fine del nostro test abbiamo l’adrenalina alle stelle. Quando poi ci dicono che esiste una applicazione in grado di interfacciarsi con la moto e nella quale sono memorizzati alcuni tra i più famosi circuiti con i relativi settaggi dell’elettronica “corner by corner”, esattamente come sulle moto da corsa, ci resta solo da sperare che l’opportunità di guidare la Tuono Factory in pista arrivi presto. Anche domani, magari. Il prezzo? Impegnativo, 18.190 euro franco concessionario. Ma con la certezza di mettervi in garage una delle più straordinarie moto degli ultimi anni.
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