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Yamaha YZF-R3: anima racing
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Yamaha entra nella classe trecento con una sportiva. Il look è estremo, ma le prestazioni sono alla portata di tutti. Si guida con la patente A2 ed è in vendita a 5.590 euro chiavi in mano
La classe trecento sta crescendo popolandosi di nuove proposte sempre più curate, e Yamaha si butta nella mischia presentando la nuova YZF-R3, il punto di contatto tra la entry-level YZF-R125 e la YZF-R6.
Il family-feeling con le sorelle iper-sportive della casa di Iwata è evidente fin dal primo sguardo. Linee aggressive che ricordano la serie R1 e soprattutto R6, dimensioni super compatte, buona cura nelle finiture e una guida che diverte molto senza mettere mai in apprensione.
Il propulsore bicilindrico parallelo da 321 cc eroga 42 CV a 10.750 giri, con una coppia bella sostanziosa di 29,6 Nm a 9.000 giri. Gira bene, il nuovo cuore pulsante della piccola sportiva Yamaha: non richiede di essere sfruttato sempre nella zona alta del contagiri ma, al contrario, accetta di buon grado anche una guida rilassata sui tragitti quotidiani.
Già, perché la R3 ha un look da race replica ma si sfrutta senza problemi anche come moto da tutti i giorni. Merito di una posizione in sella sportiva ma per nulla affaticante, di sospensioni giustamente sostenute ma in grado di assorbire le asperità e di un efficace riparo aerodinamico.
Già, perché la R3 ha un look da race replica ma si sfrutta senza problemi anche come moto da tutti i giorni. Merito di una posizione in sella sportiva ma per nulla affaticante, di sospensioni giustamente sostenute ma in grado di assorbire le asperità e di un efficace riparo aerodinamico.
La R3 è insomma perfetta per qualche “sparo” su strade ricche di curve e in pista, dove regala divertimento senza richiedere un grande impegno psico-fisico. I freni, dotati di un ABS sempre puntuale e mai invasivo negli interventi, sono adeguati alle prestazioni della R3, anche se avremmo gradito un po' più di mordente nella prima fase della frenata.
Il cambio risponde puntuale agli input del pilota anche quando viene maltrattato tra i cordoli, coadiuvato da una frizione morbida e precisa nello stacco.
Il peso di 169 kg in ordine di marcia, infine, rende la R3 un vero furetto tra le curve senza però risultare mai nervosa ne troppo reattiva.
La Yamaha R3 è facile, molto divertente e sfruttabile più di quanto il suo look “da gara” potrebbe far pensare.
Guidabile con patente A2, sarà disponibile da fine mese in due colorazioni a 5.590 euro chiavi in mano.
Il cambio risponde puntuale agli input del pilota anche quando viene maltrattato tra i cordoli, coadiuvato da una frizione morbida e precisa nello stacco.
Il peso di 169 kg in ordine di marcia, infine, rende la R3 un vero furetto tra le curve senza però risultare mai nervosa ne troppo reattiva.
La Yamaha R3 è facile, molto divertente e sfruttabile più di quanto il suo look “da gara” potrebbe far pensare.
Guidabile con patente A2, sarà disponibile da fine mese in due colorazioni a 5.590 euro chiavi in mano.
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