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BMW F 800 R: gioco d'equilibrio

di Stefano Gaeta il 06/02/2015 in Anteprime

Nessun stravolgimento radicale per la BMWF 800 R. Solo una certosina opera di affinamento della ciclistica e del motore. Tutto per rendere questa naked bicilindrica ancora più facile, divertente e gradevole. Già in vendita a 8.970 c.i.m.

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Quando si dice "avere i minuti contati". Nemmeno il tempo di togliere la chiave dal quadro della nostra BMW F 800 R, al termine del test organizzato in Costa Azzurra per il lancio della rinnovata naked bavarese, che ci vibra il telefono in tasca. È un messaggio della redazione: chiedono se abbiamo finito di guidare e quando contiamo di scrivere le nostre impressioni.

Così rimane poco tempo per far "decantare" le sensazioni e si deve scrivere "di pancia". Per fortuna che la BMW F 800 R ci agevola il compito. È una moto bella da vedere e piacevole da guidare; a prima vista può sembrare fin troppo simile alla sua progenitrice, nata nel 2009 e venduta in 40.000 esemplari. Invece, le novità ci sono… e non sono di poco conto.
La linea complessiva è ora più tesa e spigolosa: tutta la moto risulta esteticamente più sbilanciata verso l'avantreno, imperniata sul nuovo faro che perde l'asimmetria che caratterizzava quello della precedente versione. Le linee sono più moderne, certo, ma anche un tantino più anonime.

Il nuovo manubrio, diversamente sagomato, è montato su una inedita piastra di sterzo e offre una maggiore sensazione di controllo una volta in sella. Cambia anche la posizione delle pedane a tutto vantaggio delle gambe che possono godere di una posizione più naturale. Insomma, l'ergonomia generale risulta decisamente migliorata.
Una pressione sul pulsante, il bicilindrico si avvia. Il suono allo scarico è esattamente quello che ricordavamo. Regoliamo la distanza della leva del freno anteriore e partiamo. Un vero peccato il meteo avverso, con strade allagate e vento forte. C'è da dire, però, che spesso in queste condizioni è più facile valutare certe caratteristiche come l'erogazione del motore, la trazione o la modellabilità dell'impianto frenante.

Il bicilindrico frontemarcia da 800 cc è ora in grado di erogare 90 CV a 8.000 giri con una coppia massima di 86 Nm a 5.800 giri. Dati che non si discostano molto da quelli delle progenitrice; tuttavia, nella guida questa unità mostra un carattere ben diverso. I nuovi pistoni e le nuove bielle hanno contribuito a ridurre il livello di vibrazioni che erano avvertibili soprattutto sul manubrio. Ma queste modifiche determinano anche un'erogazione particolarmente piatta, quasi elettrica, con il comando del gas che sembra collegato direttamente alla ruota motrice. Questa caratteristica è enfatizzata dal nuovo cambio: i primi quattro rapporti sono stati accorciati, gli ultimi due allungati, in modo da rendere più aggressiva la F 800 R nel prendere velocità ma allo stesso tempo più confortevole sulle lunghe distanze.

Le modifiche alla ciclistica hanno migliorato molto, ma senza stravolgere, le già valide qualità dinamiche della precedente versione della naked tedesca. La forcella, ora a steli rovesciati, offre una buona scorrevolezza ma non dà mai l'impressione di essere troppo cedevole. L'ammortizzatore è invece gestito da una versione "semplificata" dell'ESA (uno degli optional compresi nel pacchetto "sicurezza" insieme al controllo di stabilità ASC): questo sistema agisce solo sulla taratura idraulica ed è regolabile su tre posizioni. Per il precarico molla c'è invece un comodo pomello.

Tra le curve, la F 800 R corre stabile e sicura senza prendere mai in contropiede il pilota, questo anche grazie a nuove quote ciclistiche leggermente più "conservative": il forcellone è stato allungato e l'angolo di sterzo è ora più aperto di 1°. La bicilindrica tedesca rimane comunque rapida a scendere in piega e facile da gestire anche in caso si debba correggere la traiettoria.

A fare da angelo custode, nel caso si esageri con il gas, c'è il controllo di stabilità ASC (optional) che, intervenendo prima sull'anticipo dell'accensione poi tagliando l'iniezione, mette subito "a cuccia" ogni minima perdita di aderenza del posteriore. In più c'è un impianto frenante di ottimo livello: le pinze anteriori radiali sono le stesse montate anche sulla "icona" R 1200 GS. Abbinate alla nuova pompa, regalano sempre una frenata decisa, senza tuttavia essere brusca nell'attacco. Il tutto è coadiuvato da un ABS (gestito dalla versione più evoluta della centralina Bosch) che si fa sentire solo quando ce n'è davvero bisogno.

Come di consuetudine in casa BMW, la lista degli optional disponibili per la nuova F 800 R sono molti e permettono di personalizzare a piacimento la propria naked. Interessante la possibilità di scegliere tra due tipologie diverse di valigie laterali da viaggio, oltre alle sempre comodissime manopole riscaldabili, fortunatamente montate sull'esemplare che abbiamo provato.

Insomma, il giudizio sulla nuova BMW è lusinghiero: si confronta ad armi pari con le avversarie di categoria, ma senza fare delle prestazioni pure l'arma vincente. Al contrario, si impone all'attenzione grazie alla grande facilità di guida. Difetti? Solo qualche piccola caduta di stile, come alcuni connettori elettrici lasciati un po' troppo in vista.

La BMW F 800 R è disponibile in versione full power (90 CV a 8.000 giri) oppure depotenziata a 47,6 CV (35 kW) in due colori (declinati in quattro abbinamenti cromatici totali) ed è in vendita a 8.970 euro, chiavi in mano e comprensivi del primo tagliando e di 5 anni di assistenza stradale. Un prezzo certamente non contenuto, che la porta a sgomitare con alcune naked di media cilindrata più agguerrite e potenti, ma anche meno versatili in ottica turistica della bavarese.

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