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BMW R 1200 GS Adventure: il ritorno del panzer
di Andrea Padovani
il 07/02/2014 in Anteprime
Ritorna alla grande l'endurona tedesca, sviluppata sulla base tecnica della R 1200 GS a "liquido", novità della passata stagione. L'allestimento è come al solito sontuoso, votato all'avventura e ai grandi viaggi. Non costa poco: 17.450 c.i.m. optional esclusi, ovviamente...
BMW R 1200 GS Adventure: il ritorno del panzer
Dopo il test della nuova BMW R 1200 GS Adventure che si è svolto in Spagna, nei dintorni di Cordoba, abbiamo avuto l'ennesima conferma che il panzer tedesco è una gran moto. Unico appunto che potremmo fare a questa maxi enduro è che la sua mole titanica potrebbe imbarazzare qualche pilota meno dotato in altezza… per il resto è godimento puro, in sella ci si sente onnipotenti e il suo boxer - con le modifiche apportate all'albero motore, ora più pesante di 950 gr, ora è ancora più godibile. In più, può portarvi su qualsiasi terreno.
L'Adventure è qualcosa di unico nel panorama motociclistico mondiale. Esagerato, ma unico! Il prezzo però è allineato alla bontà del prodotto: 17.450 euro c.i.m. non sono pochi. Anche perché è impossibile poi non acquistare anche qualche irrinunciabile optional. E allora son guai seri per il portafoglio…
L'Adventure è qualcosa di unico nel panorama motociclistico mondiale. Esagerato, ma unico! Il prezzo però è allineato alla bontà del prodotto: 17.450 euro c.i.m. non sono pochi. Anche perché è impossibile poi non acquistare anche qualche irrinunciabile optional. E allora son guai seri per il portafoglio…
La base tecnica su cui questa enduro è allestita è ovviamente quella della GS standard. L'enduro bavarese, rinnovata completamente nel 2013, non ha bisogno di molte presentazioni visto che campeggia da anni nella parte alta delle classifiche di vendita. L'Adventure è allestita su una base solidissima e sviluppata secondo le linee guida che l'hanno resa famosa e che ne fanno la globetrotter per eccellenza: per affrontare ogni percorso, anche off-road, le sospensioni hanno una corsa maggiorata di 20 mm mentre la luce a terra è addirittura aumentata rispetto all'Adventure precedente (+10 mm).
Il serbatoio, come da copione, rimane maxi: anche se la capacità è scesa leggermente stiamo comunque parlando di ben 30 litri.
Il serbatoio, come da copione, rimane maxi: anche se la capacità è scesa leggermente stiamo comunque parlando di ben 30 litri.
La sella è stata leggermente riprofilata ed è regolabile anche nell'inclinazione. A livello di sovrastrutture spiccano il bel parabrezza, regolabile anche in movimento grazie a un pratico pomello, l'immancabile "becco" e le pance laterali, ora dotate di estrattori per l'aria calda proveniente dal radiatore.
Non manca la provvidenziale struttura in tubi che in caso di caduta protegge lateralmente il serbatoio; quest'ultimo è ora in alluminio per evitare eccessive dilatazioni nei viaggi in paesi caldi. In tema di praticità, vanno segnalate anche le pedane seghettate, la testa della leva del freno posteriore ribaltabile per la guida in piedi o seduta, la sella regolabile in altezza e – non ultimo – un piccolo ma pratico portaoggetti ricavato dietro al manubrio.
E ora siete pronti a partire?
Non manca la provvidenziale struttura in tubi che in caso di caduta protegge lateralmente il serbatoio; quest'ultimo è ora in alluminio per evitare eccessive dilatazioni nei viaggi in paesi caldi. In tema di praticità, vanno segnalate anche le pedane seghettate, la testa della leva del freno posteriore ribaltabile per la guida in piedi o seduta, la sella regolabile in altezza e – non ultimo – un piccolo ma pratico portaoggetti ricavato dietro al manubrio.
E ora siete pronti a partire?
In sella all'Adventure, ancor prima di accendere il motore, si sognano mete esotiche, viaggi infiniti, savane sterminate. È l'effetto… "Adventure", un optional gratuito messo gentilmente in commercio dalla BMW. E non importa poi che si usi la moto per l'aperitivo al bar e che il fuoristrada sia appannaggio di pochi eletti, quelli in grado di gestire i suoi 260 kg dichiarati. Quello che conta è che "potenzialmente" il mondo sia ai nostri piedi.
Superato quel minimo di imbarazzo dovuto alla mole, specie nelle manovre da fermo, l'Adventure si rivela inaspettatamente maneggevole sul misto ed estremamente piacevole, nonché efficace, in termini di prestazioni globali.
Partiamo dal boxer, miracolato dalla massa volanica aggiuntiva e da un parastrappi in più posto sull'albero di uscita del cambio: rispetto al bicilindrico della GS base ha guadagnato non poco in termini di dolcezza e pastosità di risposta. Questo passo in avanti si avverte soprattutto nella guida in souplesse nel misto, dove inevitabilmente si gioca con l'acceleratore, e in fuoristrada quando occorre diluire la coppia finemente per gestire eventuali perdite di aderenza (qualora si escluda l'ASC). E il bello è che questa iniezione di "dolcezza", ben assistita da un ride by wire perfetto, nulla va a togliere alla verve del bicilindrico tedesco che tra i 3.000 e i 6.000 giri rimane un vero portento.
La BMW R 1200 GS Adventure viene offerta di serie con due riding mode (Rain e Road), l'ASC (ovvero il controllo di stabilità) e l'Itegral ABS, disinseribile per la guida offroad.
Portentosa è anche la ciclistica che permette ritmi davvero indiavolati nel misto, questo nonostante l'aumentata escursione delle sospensioni. Miracoli del Telelever e dell'EVO Paralever che contribuiscono a smorzare i trasferimenti di carico: la controindicazione è il limitato feeling iniziale con l'avantreno, ma si fa presto ad abituarsi a questa caratteristica a ad iniziare a giocare tra le curve.
Sicuramente meno facile portare l'Adventure in fuoristrada, anche se questo dipende dal tipo di percorso che si intende affrontare: il limite rimane il peso notevole. Senza un adeguato supporto a livello di pneumatici (quelli tassellati) su fondo a bassa aderenza occorre davvero tanta malizia: ma stiamo pur sempre parlando di una maxi, non certamente di un "mono" da mulattiera… La strada bianca, lo sterrato leggero sono alla sua portata senza problemi. In questi frangenti, l'elettronica viene in soccorso al pilota meno scafato con i riding mode aggiuntivi (Dynamic, Enduro ed Enduro Pro) disponibili come optional… un mondo che in BMW conoscono molto bene. Optional anche le sospensioni semiattive gestite dal sistema Dynamic ESA.
Superato quel minimo di imbarazzo dovuto alla mole, specie nelle manovre da fermo, l'Adventure si rivela inaspettatamente maneggevole sul misto ed estremamente piacevole, nonché efficace, in termini di prestazioni globali.
Partiamo dal boxer, miracolato dalla massa volanica aggiuntiva e da un parastrappi in più posto sull'albero di uscita del cambio: rispetto al bicilindrico della GS base ha guadagnato non poco in termini di dolcezza e pastosità di risposta. Questo passo in avanti si avverte soprattutto nella guida in souplesse nel misto, dove inevitabilmente si gioca con l'acceleratore, e in fuoristrada quando occorre diluire la coppia finemente per gestire eventuali perdite di aderenza (qualora si escluda l'ASC). E il bello è che questa iniezione di "dolcezza", ben assistita da un ride by wire perfetto, nulla va a togliere alla verve del bicilindrico tedesco che tra i 3.000 e i 6.000 giri rimane un vero portento.
La BMW R 1200 GS Adventure viene offerta di serie con due riding mode (Rain e Road), l'ASC (ovvero il controllo di stabilità) e l'Itegral ABS, disinseribile per la guida offroad.
Portentosa è anche la ciclistica che permette ritmi davvero indiavolati nel misto, questo nonostante l'aumentata escursione delle sospensioni. Miracoli del Telelever e dell'EVO Paralever che contribuiscono a smorzare i trasferimenti di carico: la controindicazione è il limitato feeling iniziale con l'avantreno, ma si fa presto ad abituarsi a questa caratteristica a ad iniziare a giocare tra le curve.
Sicuramente meno facile portare l'Adventure in fuoristrada, anche se questo dipende dal tipo di percorso che si intende affrontare: il limite rimane il peso notevole. Senza un adeguato supporto a livello di pneumatici (quelli tassellati) su fondo a bassa aderenza occorre davvero tanta malizia: ma stiamo pur sempre parlando di una maxi, non certamente di un "mono" da mulattiera… La strada bianca, lo sterrato leggero sono alla sua portata senza problemi. In questi frangenti, l'elettronica viene in soccorso al pilota meno scafato con i riding mode aggiuntivi (Dynamic, Enduro ed Enduro Pro) disponibili come optional… un mondo che in BMW conoscono molto bene. Optional anche le sospensioni semiattive gestite dal sistema Dynamic ESA.
BMW R 1200 GS Adventure: il ritorno del panzer
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