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Motogp
Valentino Rossi: pronto per il Rally
il 30/11/2017 in Motogp
Si accendono i motori a Monza per il Rally. E, come da tradizione al via, ci sarà anche il campione di Tavullia. Che in un'intervista radiofonica afferma: "Non ho tempo per la morosa, sono sposato con la mia moto. Dopo il ritiro? Vorrei correre la 24 Ore di Le Mans"
Valentino Rossi: pronto per il Rally
Valentino Rossi scende dalla MotoGP per salire sulla vettura da rally con la quale parteciperà anche quest'anno al Rally Monza Show. Il Dottore arriva direttamente dalla Malesia, dalla pista di Sepang dove ha effettuato dei test con la sua Yamaha prima dello stop invernale di dicembre e gennaio. “I test sono andati abbastanza bene” dice a Radio Deejay, ospite di Deejay Chiama Italia. “Ho girato con il telaio vecchio, quello del 2016, perché adesso siamo tutti d'accordo che quello del 2017 è un po' peggio. Ora dobbiamo aspettare la moto nuova a febbraio e ci sarà sicuramente qualcosa di interessante” rivela Valentino.
UNA STAGIONE DIFFICILE
Valentino Rossi, approfondendo i problemi avuti con la Yamaha M1 nella stagione da poco conclusa, racconta: “Era arrivato Vinales dalla Suzuki ed è adnato subito molto forte, mentre io appena l'ho provata non mi sono trovato bene. Poi nei test in Malesia non mi sono trovato bene ma visto che lui andava molto forte mi è venuto il dubbio che magari ero io che essendo stanco, non riuscivo e quindi ho detto proviamo ad andare avanti con questa, ma è stato un errore, perché abbiamo perso molto tempo ed è stato un anno difficilissimo” afferma il pesarese. “La M1 va male dove la pista ha poco grip ed è caldo ed invece in Malesia era stato rifatto l'asfalto e c'era molto grip, poi nelle prime gare oltre oceano andavamo forti tanto che ero in testa al campionato e Vinales era secondo, ma quando siamo tornati in Europa abbiamo cominciato ad avere molti problemi”.
L’INFORTUNIO
Una stagione abbastanza travagliata, quella di Valentino Rossi, anche per l'incidente mentre si allenava in enduro con la frattura della gamba. “È stata dura - dice -. Mi sono rotto tibia e perone, una cosa che mi era successa nel 2010 al Mugello ed ero disperato, primo perché mi faceva molto male, secondo perché sapevo che tipo di operazione dovevo subire e terzo perché le ultime possibilità che avevo di vincere il campionato erano svanite, anche se secondo me non ero abbastanza veloce per vincere il mondiale. Ma è successo proprio prima del momento più bello della stagione, la gara di casa a Misano” racconta Valentino. “Era il mio secondo incidente perché anche prima del Mugello ho preso una brutta botta facendo cross. Non mi sono rotto niente, ma preso manubriata sul petto molto forte, tanto che avevo sangue nei polmoni. Ma non mi sono rotto nulla; invece la seconda caduta, stupidissima a 30 Km orari, facendo un giro in enduro che faccio da 20 anni l'ho pagata moltissimo”.
IL FUTURO? A LE MANS
Immancabile la domanda su come sarà la MotoGP quando smetterà: “Ci sarà qualcuno che sarà molto contento quando smetterò... qualcuno dei miei avversari” dice Rossi. “Ho avuto una carriera molto lunga e ho vinto tanto e poi la gente si è innamorata. In Italia ho fatto conoscere il motociclismo che prima non lo seguiva. È successo lo stesso anche all'estero, è incredibile. Ho moltissimi tifosi anche in Spagna... forse perché non mi conoscono” aggiunge ridendo. ma cosa farà quando deciderà di smettere... “penso che quando smetterò con la MotoGP avrò una decina di anni per correre con le macchine. Nei rally, ma mi piacerebbe anche correre su pista, tipo la 24 Ore di Le Mans. Comunque correrò fino a quando sarò competitivo e ne avrò voglia. Certo ho un po' di paura della vita normale, ma in qualche modo ce la faremo». Un Valentino Rossi che è stato vicino anche al possibile debutto in F.1 con la Ferrari. “Il momento cruciale è stato nel 2006, dove sono andato forte nei test. Ero piuttosto veloce, anche perché avevo una certa esperienza con le auto da corsa. Ma sarebbe stato difficile diventare un pilota ufficiale, e poi non ero pronto a lasciare le moto e non mi sono mai pentito. Sono stati degli anni molto belli dove ho vinto altri due mondiali”. Tornando alla MotoGP, il campione di Tavullia guarda al 2018 con un certo ottimismo. «L'anno scorso per il titolo si poteva fare, quest'anno è stato più difficile, ma ora pensiamo all'anno prossimo. Bisogna essere in forma e anche che la moto sia competitiva. Adesso è importante che da qui a febbraio la Yamaha faccia il salto di qualità”. E gli avversari: “Le due Honda, le due Ducati, perché credo che anche Lorenzo insieme a Dovizioso andrà forte”.
NIENTE MOROSE, SOLO MOTO
Infine una battuta sulla sua vita privata: “Sono ancora single. È difficile con la vita che facciamo noi avere una relazione stabile. Quando vado alle gare mi piace stare con il mio team, con le mie persone. Non ho tempo per avere una morosa. Diciamo che sono felicemente sposato con la moto e anche lei mi ricambia, anche se non sempre”.
UNA STAGIONE DIFFICILE
Valentino Rossi, approfondendo i problemi avuti con la Yamaha M1 nella stagione da poco conclusa, racconta: “Era arrivato Vinales dalla Suzuki ed è adnato subito molto forte, mentre io appena l'ho provata non mi sono trovato bene. Poi nei test in Malesia non mi sono trovato bene ma visto che lui andava molto forte mi è venuto il dubbio che magari ero io che essendo stanco, non riuscivo e quindi ho detto proviamo ad andare avanti con questa, ma è stato un errore, perché abbiamo perso molto tempo ed è stato un anno difficilissimo” afferma il pesarese. “La M1 va male dove la pista ha poco grip ed è caldo ed invece in Malesia era stato rifatto l'asfalto e c'era molto grip, poi nelle prime gare oltre oceano andavamo forti tanto che ero in testa al campionato e Vinales era secondo, ma quando siamo tornati in Europa abbiamo cominciato ad avere molti problemi”.
L’INFORTUNIO
Una stagione abbastanza travagliata, quella di Valentino Rossi, anche per l'incidente mentre si allenava in enduro con la frattura della gamba. “È stata dura - dice -. Mi sono rotto tibia e perone, una cosa che mi era successa nel 2010 al Mugello ed ero disperato, primo perché mi faceva molto male, secondo perché sapevo che tipo di operazione dovevo subire e terzo perché le ultime possibilità che avevo di vincere il campionato erano svanite, anche se secondo me non ero abbastanza veloce per vincere il mondiale. Ma è successo proprio prima del momento più bello della stagione, la gara di casa a Misano” racconta Valentino. “Era il mio secondo incidente perché anche prima del Mugello ho preso una brutta botta facendo cross. Non mi sono rotto niente, ma preso manubriata sul petto molto forte, tanto che avevo sangue nei polmoni. Ma non mi sono rotto nulla; invece la seconda caduta, stupidissima a 30 Km orari, facendo un giro in enduro che faccio da 20 anni l'ho pagata moltissimo”.
IL FUTURO? A LE MANS
Immancabile la domanda su come sarà la MotoGP quando smetterà: “Ci sarà qualcuno che sarà molto contento quando smetterò... qualcuno dei miei avversari” dice Rossi. “Ho avuto una carriera molto lunga e ho vinto tanto e poi la gente si è innamorata. In Italia ho fatto conoscere il motociclismo che prima non lo seguiva. È successo lo stesso anche all'estero, è incredibile. Ho moltissimi tifosi anche in Spagna... forse perché non mi conoscono” aggiunge ridendo. ma cosa farà quando deciderà di smettere... “penso che quando smetterò con la MotoGP avrò una decina di anni per correre con le macchine. Nei rally, ma mi piacerebbe anche correre su pista, tipo la 24 Ore di Le Mans. Comunque correrò fino a quando sarò competitivo e ne avrò voglia. Certo ho un po' di paura della vita normale, ma in qualche modo ce la faremo». Un Valentino Rossi che è stato vicino anche al possibile debutto in F.1 con la Ferrari. “Il momento cruciale è stato nel 2006, dove sono andato forte nei test. Ero piuttosto veloce, anche perché avevo una certa esperienza con le auto da corsa. Ma sarebbe stato difficile diventare un pilota ufficiale, e poi non ero pronto a lasciare le moto e non mi sono mai pentito. Sono stati degli anni molto belli dove ho vinto altri due mondiali”. Tornando alla MotoGP, il campione di Tavullia guarda al 2018 con un certo ottimismo. «L'anno scorso per il titolo si poteva fare, quest'anno è stato più difficile, ma ora pensiamo all'anno prossimo. Bisogna essere in forma e anche che la moto sia competitiva. Adesso è importante che da qui a febbraio la Yamaha faccia il salto di qualità”. E gli avversari: “Le due Honda, le due Ducati, perché credo che anche Lorenzo insieme a Dovizioso andrà forte”.
NIENTE MOROSE, SOLO MOTO
Infine una battuta sulla sua vita privata: “Sono ancora single. È difficile con la vita che facciamo noi avere una relazione stabile. Quando vado alle gare mi piace stare con il mio team, con le mie persone. Non ho tempo per avere una morosa. Diciamo che sono felicemente sposato con la moto e anche lei mi ricambia, anche se non sempre”.
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