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Motogp
Motegi: vincono Rossi, Simoncelli e Bradl
di Marco Masetti
il 28/09/2008 in Motogp
Valentino trionfa a Motegi e conquista il suo ottavo titolo mondiale. Secondo posto per Stoner, che combatte fino all'ultimo, mentre terzo è Pedrosa, seguito da Lorenzo. In 250 Simoncelli vince e si porta a 215 punti, consolidando la sua leadership nel campionato. Secondo è Bautista, poi Debon. In 125 vince Bradl davanti a Di Meglio (sempre più vicino al titolo) e Talmacsi

Motegi (JAP) - Otto! Otto mondiali, e forse questo è il più atteso, sofferto, voluto e combattuto. Valentino Rossi trionfa a Motegi, batte Stoner in una gara vibrante e conquista il mondiale dopo un lungo digiuno che durava dal 2005.
"Scusate il ritardo" è scritto sulla maglietta che porta sul podio, ma le sue parole più belle le dice nella conferenza del circuito internazionale, quando afferma: "Sono io, ma sono in rappresentanza di tanta gente che ha fatto una stagione perfetta, ha lavorato durissimo e non solo in pista".
"Scusate il ritardo" è scritto sulla maglietta che porta sul podio, ma le sue parole più belle le dice nella conferenza del circuito internazionale, quando afferma: "Sono io, ma sono in rappresentanza di tanta gente che ha fatto una stagione perfetta, ha lavorato durissimo e non solo in pista".
Aggiunge che è stato il mondiale più combattuto della sua carriera ed è vero, come è vero che assieme al campione hanno vinto la Yamaha e con la Casa Furusawa, il capo dell'attività sportiva e Davide Brivio, l'uomo che ha portato Rossi alla Yamaha e che è a capo del suo team.
Poi c'è la Bridgestone che ha dato tranquillità e prestazioni a Valentino dopo gli ultimi anni di delusione con la Michelin.
E' la vittoria, anzi il trionfo del Rossi uomo, non più il ragazzino dorato, ma un professionista che sa di non dover mollare mai. Non è un caso che con lui sul podio ci sia Stoner, il rivale più duro che medita la rivincita (non vince da tre mesi) e Pedrosa, bravo ma un gradino sotto rispetto agli altri due. E subito giù dal podio c'è Lorenzo, il nuovo che avanza, a grandi falcate.
La gara parte e si capisce immediatamente che tutti tengono a fare una gran bella figura e soprattutto a non regalare niente a nessuno. Stoner parte come lanciato da una fionda e con lui Pedrosa e Hayden. Stoner vuole tenere aperto il mondiale, i due hondisti, con sentimenti opposti, vogliono far vedere il loro valore alla Honda. Dani per ribadire il suo ruolo di capitano, Hayden per lasciare l'HRC da protagonista.
Lorenzo è dietro, con Rossi al traino e Capirossi che è partito molto bene.
Gli altri italiani faticano: Dovizioso è nel mucchio, Melandri e De Angelis più indietro.
Dal secondo passaggio Pedrosa tenta di andare in fuga, ma Stoner non molla, mentre Rossi si piazza al terzo posto e spinge come un forsennato. Un tris d'assi scatenato che scava il vuoto alle spalle. Non clamorosamente, ma in maniera implacabile. E senza risparmiare attacchi e tentativi di infilata: grande motociclismo recitato al massimo livello. Pedrosa perde leggermente terreno e dall'ottavo passaggio Stoner e Rossi incominciano a girare sul 47 basso, roba da qualifica!
Dani scivola a un secondo e 4, mentre si assiste a un festival di dritti con West, De Angelis e Melandri impegnati in fuori pista. Al giro 14 la gara cambia padrone: Rossi passa Stoner e la gara trova il suo numero uno, mentre Lorenzo si avvicina sempre più a Pedrosa.
Rossi non molla e continua a pestare e resiste solo Stoner che, nonostante il polso da operare lo costringa a sofferti cambi di direzione, resiste alla progressione di Rossi. Finisce così, con Rossi che festeggia con tutto il clan (mamma, fratellino, amici, un notaio che dalla pista certifica l'ottavo mondiale). Stoner è a meno di due secondi, Pedrosa a 4.8, Lorenzo (che ha tentato l'attacco finale rischiando la caduta) a 6.1.
Dietro c'è il vuoto, ma anche Hayden, quinto a 24 secondi, ha dato l'anima, come ha fatto un gagliardissimo Capirossi che chiude la strada del sesto posto a Edwards, Nakano e Dovizioso. Poi Hopkins con la meno deludente del solito Kawasaki, Toseland, De Puniet e Melandri. Con un minuto e passa chiude la classifica De Angelis che a Motegi ha vissuto un week end davvero deludente.
Ma questo è nulla davanti alle otto vittorie mondiali di Rossi. L'uomo simbolo di uno sport, il più forte di tutti.
Poi c'è la Bridgestone che ha dato tranquillità e prestazioni a Valentino dopo gli ultimi anni di delusione con la Michelin.
E' la vittoria, anzi il trionfo del Rossi uomo, non più il ragazzino dorato, ma un professionista che sa di non dover mollare mai. Non è un caso che con lui sul podio ci sia Stoner, il rivale più duro che medita la rivincita (non vince da tre mesi) e Pedrosa, bravo ma un gradino sotto rispetto agli altri due. E subito giù dal podio c'è Lorenzo, il nuovo che avanza, a grandi falcate.
La gara parte e si capisce immediatamente che tutti tengono a fare una gran bella figura e soprattutto a non regalare niente a nessuno. Stoner parte come lanciato da una fionda e con lui Pedrosa e Hayden. Stoner vuole tenere aperto il mondiale, i due hondisti, con sentimenti opposti, vogliono far vedere il loro valore alla Honda. Dani per ribadire il suo ruolo di capitano, Hayden per lasciare l'HRC da protagonista.
Lorenzo è dietro, con Rossi al traino e Capirossi che è partito molto bene.
Gli altri italiani faticano: Dovizioso è nel mucchio, Melandri e De Angelis più indietro.
Dal secondo passaggio Pedrosa tenta di andare in fuga, ma Stoner non molla, mentre Rossi si piazza al terzo posto e spinge come un forsennato. Un tris d'assi scatenato che scava il vuoto alle spalle. Non clamorosamente, ma in maniera implacabile. E senza risparmiare attacchi e tentativi di infilata: grande motociclismo recitato al massimo livello. Pedrosa perde leggermente terreno e dall'ottavo passaggio Stoner e Rossi incominciano a girare sul 47 basso, roba da qualifica!
Dani scivola a un secondo e 4, mentre si assiste a un festival di dritti con West, De Angelis e Melandri impegnati in fuori pista. Al giro 14 la gara cambia padrone: Rossi passa Stoner e la gara trova il suo numero uno, mentre Lorenzo si avvicina sempre più a Pedrosa.
Rossi non molla e continua a pestare e resiste solo Stoner che, nonostante il polso da operare lo costringa a sofferti cambi di direzione, resiste alla progressione di Rossi. Finisce così, con Rossi che festeggia con tutto il clan (mamma, fratellino, amici, un notaio che dalla pista certifica l'ottavo mondiale). Stoner è a meno di due secondi, Pedrosa a 4.8, Lorenzo (che ha tentato l'attacco finale rischiando la caduta) a 6.1.
Dietro c'è il vuoto, ma anche Hayden, quinto a 24 secondi, ha dato l'anima, come ha fatto un gagliardissimo Capirossi che chiude la strada del sesto posto a Edwards, Nakano e Dovizioso. Poi Hopkins con la meno deludente del solito Kawasaki, Toseland, De Puniet e Melandri. Con un minuto e passa chiude la classifica De Angelis che a Motegi ha vissuto un week end davvero deludente.
Ma questo è nulla davanti alle otto vittorie mondiali di Rossi. L'uomo simbolo di uno sport, il più forte di tutti.
1. Valentino ROSSI ITA YAMAHA 43'09.599
2. Casey STONER AUS DUCATI 43'11.542
3. Dani PEDROSA SPA HONDA 43'14.465
4. Jorge LORENZO SPA YAMAHA 43'15.764
5. Nicky HAYDEN USA HONDA 43'34.192
6. Loris CAPIROSSI ITA SUZUKI 43'35.284
7. Colin EDWARDS USA YAMAHA 43'35.517
8. Shinya NAKANO JPN HONDA 43'35.602
9. Andrea DOVIZIOSO ITA HONDA 43'35.818
10. John HOPKINS USA KAWASAKI 43'46.730
11. James TOSELAND GBR YAMAHA 43'47.173
12. Randy DE PUNIET FRA HONDA 43'47.619
13. Marco MELANDRI ITA DUCATI 43'49.367
14. Sylvain GUINTOLI FRA DUCATI 43'55.445
15. Anthony WEST AUS KAWASAKI 44'05.347
16. Toni ELIAS SPA DUCATI 44'08.919
17. Alex DE ANGELIS RSM HONDA 44'21.997 18.

Non Classificati
Chris VERMEULEN AUS SUZUKI 29'15.247
Primo giro non ultimato
Kousuke AKIYOSHI JPN SUZUKI

2. Casey STONER AUS DUCATI 43'11.542
3. Dani PEDROSA SPA HONDA 43'14.465
4. Jorge LORENZO SPA YAMAHA 43'15.764
5. Nicky HAYDEN USA HONDA 43'34.192
6. Loris CAPIROSSI ITA SUZUKI 43'35.284
7. Colin EDWARDS USA YAMAHA 43'35.517
8. Shinya NAKANO JPN HONDA 43'35.602
9. Andrea DOVIZIOSO ITA HONDA 43'35.818
10. John HOPKINS USA KAWASAKI 43'46.730
11. James TOSELAND GBR YAMAHA 43'47.173
12. Randy DE PUNIET FRA HONDA 43'47.619
13. Marco MELANDRI ITA DUCATI 43'49.367
14. Sylvain GUINTOLI FRA DUCATI 43'55.445
15. Anthony WEST AUS KAWASAKI 44'05.347
16. Toni ELIAS SPA DUCATI 44'08.919
17. Alex DE ANGELIS RSM HONDA 44'21.997 18.

Non Classificati
Chris VERMEULEN AUS SUZUKI 29'15.247
Primo giro non ultimato
Kousuke AKIYOSHI JPN SUZUKI


MotoGP (JAP) - Trionfo! Marco Simoncelli vince una gara splendida, corsa a ritmi molto sostenuti (è persino crollato il record della pista stabilito da Nakano nel 2000 nel corso della folle sfida con Kato) e si porta a +32 in classifica su Bautista, secondo qui e nel mondiale.
La gara è di fatto una sfida tra questi due piloti, gli altri hanno fatto solo il contorno, salvo la sfuriata di Debon nel primo giro e la bella prima parte di Julian Simon. Al via ci si aspettava una grande KTM, con Kallio deciso a tutto, ma il finlandese, protetto dal gioco di squadra del compagno Aoyama, ha fatto vedere di essere il pilota meno veloce della squadra KTM.
E allora via, ventre a terra, Marco ha cercato e trovato l'allungo.
Mentre Simone Grotskyj Giorni festeggiava nel peggiore dei modi il suo compleanno cadendo in avvio, dalle retrovie veniva su fortissimo il vero rivale di Marco, Alvaro Bautista che ha capito che il pilota Gilera se ne stava andando.
La ricetta per salvare la gara e la lotta al titolo messa in atto dallo spagnolo è stata semplice: gas aperto e record della gara migliorati giro dopo giro, fino al contatto con il rivale. E a questo punto, a tre giri dalla fine, sulla strada di Bautista ecco comparire il muro dinamico, ovvero Arcas e Endoh che in lotta fra loro non si sono accorti che anche Bautista li stava per doppiare dopo Simoncelli. Decimi persi e nessuna speranza di riprendere l'italiano che andava a vincere con tre decimi di vantaggio.
A Motegi Simoncelli ha fatto capire di essere sempre più bravo e maturo, capace di grandi imprese e soprattutto a quota 215 nel mondiale, 32 in più di Bautista, 40 rispetto a Kallio, solo quinto all'arrivo.
Gli altri si dannano con Debon (prossimo compagno di Biaggi sull'Aprilia SBK?) sul podio e Simon che precede l'altra KTM di Kallio, poi Takahashi, generoso come sempre in sella alla Honda. Espargaro precede Pasini che ha avuto una buona fase centrale di gara ma ha anche commesso un errore che gli ha fatto perdere tempo. Il romagnolo paga anche l'incertezza del suo futuro, visto che il team Polaris World verrà sciolto a Valencia dopo la gara per le difficoltà economiche dello sponsor, travolto dalla crisi immobiliare che sta vivendo la Spagna.
Decima piazza per Locatelli, indeciso se correre ancora un anno o vestire i panni di direttore sportivo (superbike o 250?).
A punti (uno solo) Lai che precede Baldolini, ma l'Italia della 250 oggi ha solo una voce, quella di Marco Simoncelli: "Un week end semplicemente perfetto, sono sempre stato protagonista in ogni turno di prova e la mia moto andava davvero forte. Quando ho visto che Alvaro veniva su forte, ho dato davvero il110%, credo di aver fatto la più bella gara della mia carriera. Adesso ho 32 punti a tre gare dalla fine del mondiale. Non so che dire, ma è meglio averli che non averli!".
Intanto la FIM ha diramato le specifiche della nuova middle class: motori al massimo di 600 cc e quattro cilindri, ciclistica libera.
Brutte notizie per Barbera, caduto venerdì. Due vertebre fratturate (quarta e quinta dorsale) e almeno una settimana di immobilità nell'ospedale di Mito. Poi verrà portato (se tutto andrà bene) con un aereo medico in Spagna. Potrebbe correre a Valencia.
La gara è di fatto una sfida tra questi due piloti, gli altri hanno fatto solo il contorno, salvo la sfuriata di Debon nel primo giro e la bella prima parte di Julian Simon. Al via ci si aspettava una grande KTM, con Kallio deciso a tutto, ma il finlandese, protetto dal gioco di squadra del compagno Aoyama, ha fatto vedere di essere il pilota meno veloce della squadra KTM.
E allora via, ventre a terra, Marco ha cercato e trovato l'allungo.
Mentre Simone Grotskyj Giorni festeggiava nel peggiore dei modi il suo compleanno cadendo in avvio, dalle retrovie veniva su fortissimo il vero rivale di Marco, Alvaro Bautista che ha capito che il pilota Gilera se ne stava andando.
La ricetta per salvare la gara e la lotta al titolo messa in atto dallo spagnolo è stata semplice: gas aperto e record della gara migliorati giro dopo giro, fino al contatto con il rivale. E a questo punto, a tre giri dalla fine, sulla strada di Bautista ecco comparire il muro dinamico, ovvero Arcas e Endoh che in lotta fra loro non si sono accorti che anche Bautista li stava per doppiare dopo Simoncelli. Decimi persi e nessuna speranza di riprendere l'italiano che andava a vincere con tre decimi di vantaggio.
A Motegi Simoncelli ha fatto capire di essere sempre più bravo e maturo, capace di grandi imprese e soprattutto a quota 215 nel mondiale, 32 in più di Bautista, 40 rispetto a Kallio, solo quinto all'arrivo.
Gli altri si dannano con Debon (prossimo compagno di Biaggi sull'Aprilia SBK?) sul podio e Simon che precede l'altra KTM di Kallio, poi Takahashi, generoso come sempre in sella alla Honda. Espargaro precede Pasini che ha avuto una buona fase centrale di gara ma ha anche commesso un errore che gli ha fatto perdere tempo. Il romagnolo paga anche l'incertezza del suo futuro, visto che il team Polaris World verrà sciolto a Valencia dopo la gara per le difficoltà economiche dello sponsor, travolto dalla crisi immobiliare che sta vivendo la Spagna.
Decima piazza per Locatelli, indeciso se correre ancora un anno o vestire i panni di direttore sportivo (superbike o 250?).
A punti (uno solo) Lai che precede Baldolini, ma l'Italia della 250 oggi ha solo una voce, quella di Marco Simoncelli: "Un week end semplicemente perfetto, sono sempre stato protagonista in ogni turno di prova e la mia moto andava davvero forte. Quando ho visto che Alvaro veniva su forte, ho dato davvero il110%, credo di aver fatto la più bella gara della mia carriera. Adesso ho 32 punti a tre gare dalla fine del mondiale. Non so che dire, ma è meglio averli che non averli!".
Intanto la FIM ha diramato le specifiche della nuova middle class: motori al massimo di 600 cc e quattro cilindri, ciclistica libera.
Brutte notizie per Barbera, caduto venerdì. Due vertebre fratturate (quarta e quinta dorsale) e almeno una settimana di immobilità nell'ospedale di Mito. Poi verrà portato (se tutto andrà bene) con un aereo medico in Spagna. Potrebbe correre a Valencia.
1. Marco SIMONCELLI ITA GILERA 43'09.385
2. Alvaro BAUTISTA SPA APRILIA 43'09.733
3. Alex DEBON SPA APRILIA 43'17.799
4. Julian SIMON SPA KTM 43'18.536
5. Mika KALLIO FIN KTM 43'26.426
6. Yuki TAKAHASHI JPN HONDA 43'29.017
7. Aleix ESPARGARO SPA APRILIA 43'29.277
8. Mattia PASINI ITA APRILIA 43'29.827
9. Hiroshi AOYAMA JPN KTM 43'31.688
10. Roberto LOCATELLI ITA GILERA 43'31.772
11. Hector FAUBEL SPA APRILIA 43'42.236
12. Lukas PESEK CZE APRILIA 43'58.006
13. Ratthapark WILAIROT THA HONDA 43'58.188
14. Shoya TOMIZAWA JPN HONDA 43'58.957
15. Fabrizio LAI ITA GILERA 44'07.430
16. Alex BALDOLINI ITA APRILIA 44'07.747
17. Takumi TAKAHASHI JPN HONDA 44'24.447
18. Doni Tata PRADITA INA YAMAHA 44'59.315
19. Manuel HERNANDEZ SPA APRILIA 45'07.988
20. Daniel ARCAS SPA APRILIA 43'25.958
21. Takumi ENDOH JPN YAMAHA 43'26.261
22. Imre TOTH HUN APRILIA 44'05.874
23. Yuuki ITO JPN YAMAHA 43'39.227
Primo giro non ultimato
Simone GROTZKYJ ITA Campetella Racing GILERA

2. Alvaro BAUTISTA SPA APRILIA 43'09.733
3. Alex DEBON SPA APRILIA 43'17.799
4. Julian SIMON SPA KTM 43'18.536
5. Mika KALLIO FIN KTM 43'26.426
6. Yuki TAKAHASHI JPN HONDA 43'29.017
7. Aleix ESPARGARO SPA APRILIA 43'29.277
8. Mattia PASINI ITA APRILIA 43'29.827
9. Hiroshi AOYAMA JPN KTM 43'31.688
10. Roberto LOCATELLI ITA GILERA 43'31.772
11. Hector FAUBEL SPA APRILIA 43'42.236
12. Lukas PESEK CZE APRILIA 43'58.006
13. Ratthapark WILAIROT THA HONDA 43'58.188
14. Shoya TOMIZAWA JPN HONDA 43'58.957
15. Fabrizio LAI ITA GILERA 44'07.430
16. Alex BALDOLINI ITA APRILIA 44'07.747
17. Takumi TAKAHASHI JPN HONDA 44'24.447
18. Doni Tata PRADITA INA YAMAHA 44'59.315
19. Manuel HERNANDEZ SPA APRILIA 45'07.988
20. Daniel ARCAS SPA APRILIA 43'25.958
21. Takumi ENDOH JPN YAMAHA 43'26.261
22. Imre TOTH HUN APRILIA 44'05.874
23. Yuuki ITO JPN YAMAHA 43'39.227
Primo giro non ultimato
Simone GROTZKYJ ITA Campetella Racing GILERA


Motegi (JAP) - Simone Corsi si rovina la gara il sabato, con uno dei peggiori turni di prove della sua carriera e a nulla serve una gara più che generosa, fatta con tempi interessanti, a livello dei primi.
Ma la gara la fanno i tre di testa, decisamente i più meritevoli. I compagni di fuga si chiamano Di Meglio, Bradl e Talmacsi. E qui ci sono tre storie interessanti. Gabor Talmacsi, campione del mondo uscente, uno scafoide rotto operato di fresco, Bradl, astro nascente del motociclismo tedesco e Mike Di Meglio, figlio di emigranti, dato per mediocre e invece pilota molto completo.
E sono loro a giocarsi la gara. Niente da fare, Bradl alla seconda vittoria in stagione, trionfa con la manetta e con la moto, visto che la sua RSA è da tempo una delle più veloci. Merito dello staff di Waldmann, ex pilota tedesco come il padre di Stefan e non è un caso che si parli del germanico in 250.
Di Meglio, secondo in gara e sempre più primo nel mondiale, chiude secondo ma è vicino a portare in Francia il titolo. Applausi più che meritati per Talmacsi, terzo con la sua mano rotta: l'ungherese è un leone e il suo futuro merita più attenzione. Parliamo del progetto 250 che pare rallentato, ma sarebbe davvero un peccato non vedere Gabor nel 2009 su una moto vincente.
Corsi fa il possibile, gira fortissimo alla fine, ma partire dalla quindicesima piazza non è facile, specie quando… "Quando non si parte bene e ci ritrova davanti Marquez che ruzzola – commenta il romano – ho dovuto mettere la prima e ho perso molto tempo. Peccato, adesso dovrò attaccare sempre".
Già, tre gare dalla fine e la classifica parla chiaro: Di Meglio a 212, Corsi a 176, Bradl a 167, Talmacsi a 165 e Terol a 149. Gran finale di stagione.
I nostri non raccolgono molto: Corsi è settimo, De Rosa dodicesimo, Zanetti 17esimo, Ravaioli 21esimo.
Non male la italo cinese Loncin che porta a casa un punto con la quindicesima piazza del francese Masbou. Male la KTM, ma non è una novità che la casa europea non stia vivendo un buon momento. Il prossimo anno, è ufficiale, solo due piloti nel team interno e stop alle squadre satellite.
Ma la gara la fanno i tre di testa, decisamente i più meritevoli. I compagni di fuga si chiamano Di Meglio, Bradl e Talmacsi. E qui ci sono tre storie interessanti. Gabor Talmacsi, campione del mondo uscente, uno scafoide rotto operato di fresco, Bradl, astro nascente del motociclismo tedesco e Mike Di Meglio, figlio di emigranti, dato per mediocre e invece pilota molto completo.
E sono loro a giocarsi la gara. Niente da fare, Bradl alla seconda vittoria in stagione, trionfa con la manetta e con la moto, visto che la sua RSA è da tempo una delle più veloci. Merito dello staff di Waldmann, ex pilota tedesco come il padre di Stefan e non è un caso che si parli del germanico in 250.
Di Meglio, secondo in gara e sempre più primo nel mondiale, chiude secondo ma è vicino a portare in Francia il titolo. Applausi più che meritati per Talmacsi, terzo con la sua mano rotta: l'ungherese è un leone e il suo futuro merita più attenzione. Parliamo del progetto 250 che pare rallentato, ma sarebbe davvero un peccato non vedere Gabor nel 2009 su una moto vincente.
Corsi fa il possibile, gira fortissimo alla fine, ma partire dalla quindicesima piazza non è facile, specie quando… "Quando non si parte bene e ci ritrova davanti Marquez che ruzzola – commenta il romano – ho dovuto mettere la prima e ho perso molto tempo. Peccato, adesso dovrò attaccare sempre".
Già, tre gare dalla fine e la classifica parla chiaro: Di Meglio a 212, Corsi a 176, Bradl a 167, Talmacsi a 165 e Terol a 149. Gran finale di stagione.
I nostri non raccolgono molto: Corsi è settimo, De Rosa dodicesimo, Zanetti 17esimo, Ravaioli 21esimo.
Non male la italo cinese Loncin che porta a casa un punto con la quindicesima piazza del francese Masbou. Male la KTM, ma non è una novità che la casa europea non stia vivendo un buon momento. Il prossimo anno, è ufficiale, solo due piloti nel team interno e stop alle squadre satellite.
1. Stefan BRADL GER APRILIA 39'57.228
2. Mike DI MEGLIO FRA DERBI 39'57.379
3. Gabor TALMACSI HUN APRILIA 39'57.509
4. Joan OLIVE SPA DERBI 40'03.173
5. Nicolas TEROL SPA APRILIA 40'03.300
6. Sandro CORTESE GER APRILIA 40'03.363
7. Simone CORSI ITA APRILIA 40'03.683
8. Scott REDDING GBR APRILIA 40'22.621
9. Sergio GADEA SPA APRILIA 40'22.765
10. Danny WEBB GBR APRILIA 40'23.420
11. Tomoyoshi KOYAMA JPN KTM 40'24.535
12. Raffaele DE ROSA ITA KTM 40'36.764
13. Takaaki NAKAGAMI APRILIA 40'40.973
14. Efren VAZQUEZ SPA APRILIA 40'48.857
15. Alexis MASBOU FRA LONCIN 40'49.127
16. Jonas FOLGER GER KTM 40'49.159
17. Lorenzo ZANETTI ITA KTM 40'49.190
18. Pablo NIETO SPA KTM 40'49.817
19. Dominique AEGERTER SWI DERBI 40'54.065
20. Stevie BONSEY USA APRILIA 40'54.205
21. Marco RAVAIOLI ITA APRILIA 40'55.854
22. Yuuichi YANAGISAWA JPN HONDA 40'57.154
23. Robin LASSER GER APRILIA 41'07.010
24. Hiroki ONO JPN HONDA 41'12.111
25. Adrian MARTIN SPA APRILIA 41'23.348
26. Cyril CARRILLO FRA HONDA 41'26.358 Non Classificati
Bradley SMITH GBR APRILIA 32'06.414
Kazuma WATANABE JPN HONDA 33'30.166
Michael RANSEDER AUT APRILIA 28'44.077
Iori NAMIHIRA JPN HONDA 22'48.796
Hiroomi IWATA JPN HONDA 21'02.920
Bastien CHESAUX SWI APRILIA 16'40.395
Robert MURESAN ROU APRILIA 12'38.629

Primo giro non ultimato
Esteve RABAT SPA KTM
Jules CLUZEL FRA LONCIN
Andrea IANNONE ITA APRILIA
Pol ESPARGARO SPA DERBI
Hugo VAN DEN BERG NED APRILIA
Marc MARQUEZ SPA KTM

2. Mike DI MEGLIO FRA DERBI 39'57.379
3. Gabor TALMACSI HUN APRILIA 39'57.509
4. Joan OLIVE SPA DERBI 40'03.173
5. Nicolas TEROL SPA APRILIA 40'03.300
6. Sandro CORTESE GER APRILIA 40'03.363
7. Simone CORSI ITA APRILIA 40'03.683
8. Scott REDDING GBR APRILIA 40'22.621
9. Sergio GADEA SPA APRILIA 40'22.765
10. Danny WEBB GBR APRILIA 40'23.420
11. Tomoyoshi KOYAMA JPN KTM 40'24.535
12. Raffaele DE ROSA ITA KTM 40'36.764
13. Takaaki NAKAGAMI APRILIA 40'40.973
14. Efren VAZQUEZ SPA APRILIA 40'48.857
15. Alexis MASBOU FRA LONCIN 40'49.127
16. Jonas FOLGER GER KTM 40'49.159
17. Lorenzo ZANETTI ITA KTM 40'49.190
18. Pablo NIETO SPA KTM 40'49.817
19. Dominique AEGERTER SWI DERBI 40'54.065
20. Stevie BONSEY USA APRILIA 40'54.205
21. Marco RAVAIOLI ITA APRILIA 40'55.854
22. Yuuichi YANAGISAWA JPN HONDA 40'57.154
23. Robin LASSER GER APRILIA 41'07.010
24. Hiroki ONO JPN HONDA 41'12.111
25. Adrian MARTIN SPA APRILIA 41'23.348
26. Cyril CARRILLO FRA HONDA 41'26.358 Non Classificati
Bradley SMITH GBR APRILIA 32'06.414
Kazuma WATANABE JPN HONDA 33'30.166
Michael RANSEDER AUT APRILIA 28'44.077
Iori NAMIHIRA JPN HONDA 22'48.796
Hiroomi IWATA JPN HONDA 21'02.920
Bastien CHESAUX SWI APRILIA 16'40.395
Robert MURESAN ROU APRILIA 12'38.629

Primo giro non ultimato
Esteve RABAT SPA KTM
Jules CLUZEL FRA LONCIN
Andrea IANNONE ITA APRILIA
Pol ESPARGARO SPA DERBI
Hugo VAN DEN BERG NED APRILIA
Marc MARQUEZ SPA KTM

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