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Irlanda
Irlanda Fly & bike
di Tiziana Crimella, foto di Roberto Mele
il 19/08/2010 in Irlanda
Volare a Dublino e noleggiare una moto: una buona occasione per guidare senza preoccupazioni di traghetti e lunghe tratte da affrontare. E scoprire l'isola di James Joyce e degli U2, generosa di strade e di paesaggi, di cultura e… di birra.
Irlanda Fly & bike
I mari si mischiano, dopo l'inconfondibile passaggio sulla bassa marea della Francia.
L'oblò dell'aereo ci regala un primo assaggio di quest'isola lontana, non tanto per la distanza in sè, quanto le due necessarie tratte via nave, che dilatano considerevolmente il tempo per raggiungerla.
Dublino la sbirciamo dall'alto; una volta a terra ci spostiamo, con un efficiente servizio di navetta, verso la contea di Kildare, a ovest della città, dove ci aspetta la moto a noleggio.
Burocrazia di rito, quattro chiacchiere e consigli su cosa fare e vedere, e il verde della regione ci inghiotte.
Per prendere confidenza con la guida a sinistra, decidiamo di concederci piccole tappe e parecchie soste e per entrare in sintonia con l'anima irlandese andiamo subito a visitare le Scuderie Nazionali: splendidi stalloni di razza escono alla lunghina dai loro eleganti, pulitissimi box, per essere condotti alla pesa o per qualche controllo od operazione di igiene e pulizia.
L'oblò dell'aereo ci regala un primo assaggio di quest'isola lontana, non tanto per la distanza in sè, quanto le due necessarie tratte via nave, che dilatano considerevolmente il tempo per raggiungerla.
Dublino la sbirciamo dall'alto; una volta a terra ci spostiamo, con un efficiente servizio di navetta, verso la contea di Kildare, a ovest della città, dove ci aspetta la moto a noleggio.
Burocrazia di rito, quattro chiacchiere e consigli su cosa fare e vedere, e il verde della regione ci inghiotte.
Per prendere confidenza con la guida a sinistra, decidiamo di concederci piccole tappe e parecchie soste e per entrare in sintonia con l'anima irlandese andiamo subito a visitare le Scuderie Nazionali: splendidi stalloni di razza escono alla lunghina dai loro eleganti, pulitissimi box, per essere condotti alla pesa o per qualche controllo od operazione di igiene e pulizia.
Altri stanno ognuno nel proprio recinto ricavato su prati verdi, perfettamente livellati e manutentati.
Questo rigore ci colpisce; un rigore che non stride, anzi, si associa facilmente alla stessa meticolosità e ordine che regna nei Japanese Gardens, a lato delle Scuderie.
Tra la Grotta della Nascita, la Porta dell'Oblio, la Collina dell'Ambizione e il Giardino dell'Eternità, una sorta di freno inibitore ci blocca: non si può andare di fretta, bisogna passeggiare; non si può parlare a voce alta, bisogna sussurrare; e nemmeno dare un'occhiata, bisogna osservare!
Così, inibiti e senza correre, torniamo alla nostra moto, per metterci in viaggio, sul serio.
Fuori, piccoli, tondi colli verdissimi assomigliano a immensi campi da golf; no, non assomigliano: lo sono!
Questo rigore ci colpisce; un rigore che non stride, anzi, si associa facilmente alla stessa meticolosità e ordine che regna nei Japanese Gardens, a lato delle Scuderie.
Tra la Grotta della Nascita, la Porta dell'Oblio, la Collina dell'Ambizione e il Giardino dell'Eternità, una sorta di freno inibitore ci blocca: non si può andare di fretta, bisogna passeggiare; non si può parlare a voce alta, bisogna sussurrare; e nemmeno dare un'occhiata, bisogna osservare!
Così, inibiti e senza correre, torniamo alla nostra moto, per metterci in viaggio, sul serio.
Fuori, piccoli, tondi colli verdissimi assomigliano a immensi campi da golf; no, non assomigliano: lo sono!
La contea del Kildare è così: cavalli, staccionate bianche infinitamente lunghe che segnano i tracciati delle corse e tanti campi da golf, ovunque.
Piccoli villaggi dai nomi impronunciabili interrompono questa sequenza di verde; le strade, per lo più deserte, si srotolano come un nastri neri solitari che sembrano perdersi nel nulla.
Piccoli villaggi dai nomi impronunciabili interrompono questa sequenza di verde; le strade, per lo più deserte, si srotolano come un nastri neri solitari che sembrano perdersi nel nulla.
Basta spostarsi entro i confini della contea di Wicklow e tutto cambia.
I piccoli colli tondi diventano rilievi decisi; il nulla diventa ancora più nulla, si disperdono i villaggi, i rumori, le cose.
Il paesaggio si fa austero sotto l'ombra di grandi nuvole grigie, ma torna incantevole e spettacolare non appena il cielo riaccende il blu.
Four seasons in one day… Ecco, ci siamo: un attimo e aspetti che piova, l'attimo dopo tante farfalle ci avvertono che no, adesso c'è il sole.
Poi, un soffio di vento esagerato rimette a dormire le farfalle e tutto torna grigio.
Ma che fascino! Un fascino irresistibile che ci fa fermare anche se, apparentemente, non c'è nulla di più da vedere se non quello che già si scorge viaggiando.
Un fascino che ci avvolge quando passeggiamo a piedi nell'antico villaggio di Glendalough, dove ha sede il Centro Visite del Wicklow National Park. Glendalough fu un centro di pellegrinaggio, del tempo di San Kevin che fondò il monastero tra la fine del VI secolo e l'inizio del VII.
Accanto ai suoi resti, una serie di costruzioni, in un suggestivo ambiente di pace, inducono curiosità e rispetto: la cella di San Kevin e il suo giaciglio, in una grotta; la torre cilindrica, la casa del prete e tre piccole chiese.
E ancora ci affascina il piccolo villaggio di Avoca, dove scopriamo un'antica filanda: entriamo e un signore, anche lui dall'aria antica, si sta dando da fare tra enormi matasse di lane coloratissime e telai a mano; si lascia osservare e, anche, fotografare. Non parla, ma i suoi gesti, lenti e sapienti, raccontano tutto di un'arte destinata a scomparire.
Fuori dal laboratorio, la bottega con i lavorati: acquistiamo qualcosa, perché le cose in vendita sono belle e così ci sembra di aver contribuito a prolungare l'attività della filanda.
Non manca di fascino nemmeno l'approccio alla costa, dai connotati così insoliti per noi.
Non c'è la spiaggia, non ci sono gli ombrelloni, ma c'è un prato che digrada fino quasi all'acqua; sul prato pascolano indifferenti al vento freddo, greggi di pecore e mandrie di mucche solo vagamente incuriosite dalla nostra presenza.
Wicklow racchiude tutto ciò che ti aspetti di trovare sul mare: le barche da pesca e le piccole barche turistiche, i pescatori che lavorano le reti e che espongono il pescato; piccole locande dove il pesce fresco è offerto e consumato più volentieri a pranzo che a cena.
E siccome siamo al nord, tra le barche nel porto, un branco di foche gioca con le boe e aspetta – come da noi si fa con i gatti nei cortili - che qualcuno getti loro del pesce.
I piccoli colli tondi diventano rilievi decisi; il nulla diventa ancora più nulla, si disperdono i villaggi, i rumori, le cose.
Il paesaggio si fa austero sotto l'ombra di grandi nuvole grigie, ma torna incantevole e spettacolare non appena il cielo riaccende il blu.
Four seasons in one day… Ecco, ci siamo: un attimo e aspetti che piova, l'attimo dopo tante farfalle ci avvertono che no, adesso c'è il sole.
Poi, un soffio di vento esagerato rimette a dormire le farfalle e tutto torna grigio.
Ma che fascino! Un fascino irresistibile che ci fa fermare anche se, apparentemente, non c'è nulla di più da vedere se non quello che già si scorge viaggiando.
Un fascino che ci avvolge quando passeggiamo a piedi nell'antico villaggio di Glendalough, dove ha sede il Centro Visite del Wicklow National Park. Glendalough fu un centro di pellegrinaggio, del tempo di San Kevin che fondò il monastero tra la fine del VI secolo e l'inizio del VII.
Accanto ai suoi resti, una serie di costruzioni, in un suggestivo ambiente di pace, inducono curiosità e rispetto: la cella di San Kevin e il suo giaciglio, in una grotta; la torre cilindrica, la casa del prete e tre piccole chiese.
E ancora ci affascina il piccolo villaggio di Avoca, dove scopriamo un'antica filanda: entriamo e un signore, anche lui dall'aria antica, si sta dando da fare tra enormi matasse di lane coloratissime e telai a mano; si lascia osservare e, anche, fotografare. Non parla, ma i suoi gesti, lenti e sapienti, raccontano tutto di un'arte destinata a scomparire.
Fuori dal laboratorio, la bottega con i lavorati: acquistiamo qualcosa, perché le cose in vendita sono belle e così ci sembra di aver contribuito a prolungare l'attività della filanda.
Non manca di fascino nemmeno l'approccio alla costa, dai connotati così insoliti per noi.
Non c'è la spiaggia, non ci sono gli ombrelloni, ma c'è un prato che digrada fino quasi all'acqua; sul prato pascolano indifferenti al vento freddo, greggi di pecore e mandrie di mucche solo vagamente incuriosite dalla nostra presenza.
Wicklow racchiude tutto ciò che ti aspetti di trovare sul mare: le barche da pesca e le piccole barche turistiche, i pescatori che lavorano le reti e che espongono il pescato; piccole locande dove il pesce fresco è offerto e consumato più volentieri a pranzo che a cena.
E siccome siamo al nord, tra le barche nel porto, un branco di foche gioca con le boe e aspetta – come da noi si fa con i gatti nei cortili - che qualcuno getti loro del pesce.
Spaccata a metà dal fiume Liffey, Dublino offre i suoi due volti ben distinti: la riva nord, più popolare, quella dei pub, e la riva sud, più sofisticata, con i negozi di lusso che contrastano con il mondo giovanile del Trinity College.
A Dublino va dedicato molto tempo, ma un suggerimento per la visita può essere quello di assecondare le proposte dedicate ai turisti.
Ci sono gli itinerari musicali che conducono attraverso i luoghi associati ai nomi più famosi del rock e del folck, dagli U2 a Sinèad O'Connor, passando per Temple Bar, fino agli studi di registrazione.
Ci sono gli itinerari legati a Joyce, presente in O'Connel Street con una statua notevole dal punto di vista artistico.
E c'è un filo conduttore che unisce tutta la città: la birra.
Dai pub, molti dei quali ospitano gruppi che suonano dal vivo, alla Guinness Storehouse, la cui visita è un'esperienza difficile da dimenticare: oltre a carpire i segreti su come spillare una birra, si impara anche a berla.
Entri e giuri che"No, la Guinnes non mi è mai piaciuta…"; esci e capisci perché bisogna sapere come berla, per poterla apprezzare.
Ma questo è un segreto che non vogliamo svelare!
A ognuno la sua Dublino – e la sua birra; fuori, sulla costa verso nord, restano ancora due cose da vedere, facilmente raggiungibili anche con i mezzi di trasporto pubblico: il piccolo centro di Howth, con la sua piccola penisola, è ora considerata una estensione della stessa Dublino.
Infine il Castello di Malahide, anch'esso ben collegato al centro città: le sue sale accolgono una notevole collezione di mobili antichi e una raccolta di ritratti che si possono vedere con visita guidata , mentre è accessibile a tutti l'immenso parco antistante.
A Dublino va dedicato molto tempo, ma un suggerimento per la visita può essere quello di assecondare le proposte dedicate ai turisti.
Ci sono gli itinerari musicali che conducono attraverso i luoghi associati ai nomi più famosi del rock e del folck, dagli U2 a Sinèad O'Connor, passando per Temple Bar, fino agli studi di registrazione.
Ci sono gli itinerari legati a Joyce, presente in O'Connel Street con una statua notevole dal punto di vista artistico.
E c'è un filo conduttore che unisce tutta la città: la birra.
Dai pub, molti dei quali ospitano gruppi che suonano dal vivo, alla Guinness Storehouse, la cui visita è un'esperienza difficile da dimenticare: oltre a carpire i segreti su come spillare una birra, si impara anche a berla.
Entri e giuri che"No, la Guinnes non mi è mai piaciuta…"; esci e capisci perché bisogna sapere come berla, per poterla apprezzare.
Ma questo è un segreto che non vogliamo svelare!
A ognuno la sua Dublino – e la sua birra; fuori, sulla costa verso nord, restano ancora due cose da vedere, facilmente raggiungibili anche con i mezzi di trasporto pubblico: il piccolo centro di Howth, con la sua piccola penisola, è ora considerata una estensione della stessa Dublino.
Infine il Castello di Malahide, anch'esso ben collegato al centro città: le sue sale accolgono una notevole collezione di mobili antichi e una raccolta di ritratti che si possono vedere con visita guidata , mentre è accessibile a tutti l'immenso parco antistante.
A tavola
Dublino
Nei tanti pub di Temple Bar, ma anche delle altre zone.
Cenare è molto caro rispetto ai prezzi italiani: i pub offrono prezzi speciali per pasti consumati entro le ore 19, che sono sbandierati con il nome di "Early bird".
Il pranzo o la colazione irlandese (ricchissima, dolce e salata) sono, invece, più economici.
Il vino è quasi ovunque un lusso; per una pinta di birra si pagano, invece, 5 euro.
I coffee shop servono snack e torte, ma non possono servire alcolici.
Dove dormire
Dublino
Morrison Hotel, Lower Ormond Quay, Dublin 1, tel. 00353.45888774; www.morrisonhotel.ie.
Con grandi camere ben arredate e ambientazioni ultramoderne. In centro, affacciato sul fiume, comodo per la visita della città. Servizio eccellente.
Killenard
Heritage Golf & Spa Resort, Contea Laois, tel. 00353.57.8645500; www.theheritage.com.
Affacciate sui campi da golf, lussuose camere e suite con un eccellente servizio 24 ore su 24, a un ottimo rapporto prezzo qualità, per non farsi mancare nulla.
Con centro benessere, palestra e piscina, un ristorante informale e, in camera, fon, ciabatte, accappatoio e tutto ciò che serve e che, pertanto, si può evitare di mettere in valigia.
Dublino
Nei tanti pub di Temple Bar, ma anche delle altre zone.
Cenare è molto caro rispetto ai prezzi italiani: i pub offrono prezzi speciali per pasti consumati entro le ore 19, che sono sbandierati con il nome di "Early bird".
Il pranzo o la colazione irlandese (ricchissima, dolce e salata) sono, invece, più economici.
Il vino è quasi ovunque un lusso; per una pinta di birra si pagano, invece, 5 euro.
I coffee shop servono snack e torte, ma non possono servire alcolici.
Dove dormire
Dublino
Morrison Hotel, Lower Ormond Quay, Dublin 1, tel. 00353.45888774; www.morrisonhotel.ie.
Con grandi camere ben arredate e ambientazioni ultramoderne. In centro, affacciato sul fiume, comodo per la visita della città. Servizio eccellente.
Killenard
Heritage Golf & Spa Resort, Contea Laois, tel. 00353.57.8645500; www.theheritage.com.
Affacciate sui campi da golf, lussuose camere e suite con un eccellente servizio 24 ore su 24, a un ottimo rapporto prezzo qualità, per non farsi mancare nulla.
Con centro benessere, palestra e piscina, un ristorante informale e, in camera, fon, ciabatte, accappatoio e tutto ciò che serve e che, pertanto, si può evitare di mettere in valigia.
Il volo
Aer Lingus vola quotidianamente a Dublino dai principali aeroporti italiani. La stessa compagnia promuove tariffe low cost (a partire da 30 euro a tratta, tasse incluse) davvero vantaggiose rispetto, soprattutto, al costo che si sosterrebbe per effettuare il viaggio via terra, che impone due tratte in traghetto o in Eurotunnel e la tappa in albergo. www.aerlingus.com.
Il noleggio moto
Il Motorcycle Rental Ireland (Ladytown, Naas, Contea Kildare, tel. 00353.45888774; www.motorental.ie) offre un professionale, efficientissimo servizio di noleggio moto. Dispone di svariati modelli e marche, per le esigenze più diverse ed è in grado di fornire borse laterali, top case dove previsto e borse da serbatoio. È inoltre possibile noleggiare l'abbigliamento completo, inclusa la protezione antipioggia. È previsto un servizio navetta da e per l'aeroporto o per il centro di Dublino; i bagagli rigidi da aereo vengono tenuti in deposito per tutta la durata del noleggio senza costi aggiuntivi. Sia in loco che sul sito internet si trovano consigli e approfondimenti per itinerari in tutta l'Irlanda.
Aer Lingus vola quotidianamente a Dublino dai principali aeroporti italiani. La stessa compagnia promuove tariffe low cost (a partire da 30 euro a tratta, tasse incluse) davvero vantaggiose rispetto, soprattutto, al costo che si sosterrebbe per effettuare il viaggio via terra, che impone due tratte in traghetto o in Eurotunnel e la tappa in albergo. www.aerlingus.com.
Il noleggio moto
Il Motorcycle Rental Ireland (Ladytown, Naas, Contea Kildare, tel. 00353.45888774; www.motorental.ie) offre un professionale, efficientissimo servizio di noleggio moto. Dispone di svariati modelli e marche, per le esigenze più diverse ed è in grado di fornire borse laterali, top case dove previsto e borse da serbatoio. È inoltre possibile noleggiare l'abbigliamento completo, inclusa la protezione antipioggia. È previsto un servizio navetta da e per l'aeroporto o per il centro di Dublino; i bagagli rigidi da aereo vengono tenuti in deposito per tutta la durata del noleggio senza costi aggiuntivi. Sia in loco che sul sito internet si trovano consigli e approfondimenti per itinerari in tutta l'Irlanda.
Dublino
La visita alla Guinness Storehouse (St. James Gate, www.guinnes-storehouse.com). In un enorme padiglione degli antichi stabilimenti, interessante viaggio nella storia della più famosa birra scura, a partire dagli ingredienti, passando per la lavorazione, per le pubblicità, per le raccolte di boccali e bottiglie, fino alla divertente esperienza della degustazione e della spillatura della "pinta perfetta".
La vista di tutta la città con il Dublin City Tour, il bus turistico da cui si può scendere e salire quante volte si vuole nell'arco di 24 ore dalla prima convalida e che, quindi, si può usare anche come mezzo pubblico per spostarsi, visitare luoghi diversi, uscire a cena. www.irishcitytours.com.
Le Scuderie Nazionali Irlandesi
Per vedere da vicino e al lavoro i più begli esemplari di stalloni per la selezione di campioni da corsa di razza eccellente. Aperte dalle 9,30 alle 5 del pomeriggio includono una vasta area a parco, un Museo del Cavallo, un Gift Shop e i Japanese Gardens, creati tra il 1906 e il 1910 e che rappresentano il percorso della vita e dell'uomo, con vari ambienti, tra laghetti, collinette e piccoli, folti boschi. www.irish-national-stud.ie.
Il Newbridge Silverware
Al di la dei preziosi oggetti posti in vendita (ceramiche e posateria fine, gioielli artigianali), il posto vale senz'altro una visita per il suo insolito Museum of Style Icons: tanti poster e foto, ma soprattutto oggetti, abiti, accessori e arredi appartenuti alle star più famose del cinema e dello spettacolo, in una suggestiva ambientazione. Molte collezioni permanenti affiancano le mostre temporanee. www.newbridgesilverware.com.
Il Wicklow National Park
Il tempo cambia rapidamente nel parco; il famoso detto "quattro stagioni in un giorno" si adatta perfettamente al suo clima: equipaggiarsi di conseguenza! Il Centro Visitatori si trova a Glendalough, vicino ai resti del monastero; www.wicklowmountainsnationalpark.ie.
La visita alla Guinness Storehouse (St. James Gate, www.guinnes-storehouse.com). In un enorme padiglione degli antichi stabilimenti, interessante viaggio nella storia della più famosa birra scura, a partire dagli ingredienti, passando per la lavorazione, per le pubblicità, per le raccolte di boccali e bottiglie, fino alla divertente esperienza della degustazione e della spillatura della "pinta perfetta".
La vista di tutta la città con il Dublin City Tour, il bus turistico da cui si può scendere e salire quante volte si vuole nell'arco di 24 ore dalla prima convalida e che, quindi, si può usare anche come mezzo pubblico per spostarsi, visitare luoghi diversi, uscire a cena. www.irishcitytours.com.
Le Scuderie Nazionali Irlandesi
Per vedere da vicino e al lavoro i più begli esemplari di stalloni per la selezione di campioni da corsa di razza eccellente. Aperte dalle 9,30 alle 5 del pomeriggio includono una vasta area a parco, un Museo del Cavallo, un Gift Shop e i Japanese Gardens, creati tra il 1906 e il 1910 e che rappresentano il percorso della vita e dell'uomo, con vari ambienti, tra laghetti, collinette e piccoli, folti boschi. www.irish-national-stud.ie.
Il Newbridge Silverware
Al di la dei preziosi oggetti posti in vendita (ceramiche e posateria fine, gioielli artigianali), il posto vale senz'altro una visita per il suo insolito Museum of Style Icons: tanti poster e foto, ma soprattutto oggetti, abiti, accessori e arredi appartenuti alle star più famose del cinema e dello spettacolo, in una suggestiva ambientazione. Molte collezioni permanenti affiancano le mostre temporanee. www.newbridgesilverware.com.
Il Wicklow National Park
Il tempo cambia rapidamente nel parco; il famoso detto "quattro stagioni in un giorno" si adatta perfettamente al suo clima: equipaggiarsi di conseguenza! Il Centro Visitatori si trova a Glendalough, vicino ai resti del monastero; www.wicklowmountainsnationalpark.ie.
Km. | Località | Istruzioni |
0,0 | Naas | Dai pressi dell'uscita 10 della M7, seguire le indicazioni per Newbridge. |
6,9 | Newbridge | Dalla cittadina, dirigersi lungo |
10,5 | Athgarvan | Seguire le indicazioni per The Curragh. |
16 | The Currag | Prendere in direzione Brownstown e, quindi, proseguire per Kilcullen. |
49,3 | Killcullen | Uscire in direzione Brannockstown e seguire |
60,2 | Ballymore Eustace | Prendere a sinistra |
90,4 | Laragh | Svoltare a destra sulla R766 in direzione Rathdrum; lì proseguire sempre nella stessa direzione per Avoca e poi per Arklow. |
122,1 | Arklow | Svoltare a sinistra sulla R760 in direzione nord, per Wicklow e proseguire fino a Ratnew. |
151,6 | Rathnew | Continuare lungo |
154,6 | Ashford | Proseguire ancora fino alla rotonda e prendere a sinistra per Ballymaghroe, poi Annagowland, Ballinacorbeg e, infine, Rounwood. |
170,3 | Roundwood | Proseguire dritto sulla R755, fino all'innesto, a sinistra, con |
199,6 | Tinode, incrocio N81 | Svoltare a destra sulla N81 e proseguire fino a Glenaraneen; lì svoltare a sinistra sulla R114 e seguirla sino a entrare in Dublino città. Riprendere a sinistra |
242,1 | Howth | Proseguire in direzione Portmarnock, quindi Malahide. |
255,1 | Malahide | Fine dell'itinerario |
Irlanda Fly & bike
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