Quotazione Moto&Scooter

Cerca

Seguici con

ADV
Attualità

I 5 tipi di automobilista che non vorreste mai incontrare sulle strade delle vacanze

Marco Gentili il 14/08/2017 in Attualità

Ci sono abitudini (più o meno cattive) degli automobilisti che noi motociclisti proprio non possiamo sopportare. In vista delle vacanze, abbiamo raccolto i cinque comportamenti che più ci fanno dannare quando siamo in strada

I 5 tipi di automobilista che non vorreste mai incontrare sulle strade delle vacanze
Chiudi

Si avvicina il momento delle vacanze. La moto è pronta, i bagagli pure, il tragitto ben chiaro in testa. (Se volete spunti per una meta, cliccate qui!) Eppure… eppure c’è qualcosa che non va. Un pensiero che ci tormenta. Cosa potrebbe andare storto nelle prossime due settimane lontani dalla propria azienda o dalla propria occupazione? Magari nulla. Ma in strada bisogna sempre diffidare di alcune pessime abitudini degli automobilisti. Che nella migliore delle ipotesi ci fanno arrabbiare, ma nella peggiore rischiano di rovinarci la vacanza. Ecco quali sono per noi le cinque peggiori tipologie di automobilisti. Quelli che… non vorresti incontrare mai, oh yeah.

Quelli che… la strada è un posacenere
C’è chi quando viaggia in automobile, invece di impestare l’abitacolo della propria autovettura con l’odore della cicca di sigaretta, pensa bene di gettare il tizzone ardente dal finestrino. Se questo finisce sull’asfalto, poco male. A lamentarsi saranno solo quelli che puliscono le strade. Ma se finisce sulla gamba o sul braccio di un motociclista, ecco, sappiamo bene come può andare a finire…

Quelli che… ti sfidano a duello
Li trovi in autostrada. Spesso sono degli autentici insospettabili, possessori di auto qualunque ma che, alla vista di una moto, sentono salire la pressione. Percepiscono subito l’odore della gara, della competizione, del duello all’ultima staccata. Purtroppo le nostre strade sono piene di “cervelloni” del genere. L’unica cosa da fare è quella di non cadere nelle loro vacue provocazioni.

Quelli che… di qui non si passa
Tra i principali candidati al premio “un cervello per l’estate” ci sono senza dubbio quegli automobilisti che, frustrati dalla coda che sono costretti a sorbirsi, diventano autentici fustigatori del presunto malcostume altrui. Immaginate la scena: autostrada bloccata. La moto ha due possibilità: la prima – assolutamente vietata dal codice – è quella di transitare sulla corsia d’emergenza. Ma noi siamo bravi ragazzi, forse è meglio trotterellare a velocità costante tra le file di macchine in fila. Fino a quando trovi quello che, pur di non farti passare, si mette di traverso o nel mezzo quel tanto che basta a farti uscire dai gangheri. E a rendere il tuo passaggio una sorta di attraversamento delle forche caudine.


Quelli che… fanno altro
Alzi la mano chi non ne ha mai incontrato uno: la sempre più diffusa specie di quelli che hanno trasformato la propria vettura in un ufficio. O peggio, in una sede distaccata del bar sotto casa o della macchinetta del caffè in ufficio. Sono quelli che stanno sempre attaccati al cellulare, rispondono ai messaggi dell’amico o della fidanzata, postano foto sui social network del bellissimo cavalcavia che hanno appena attraversato. Li riconosci per la loro andatura incerta, ondivaga, poco attenta a quello che succede intorno. Di solito questi esemplari umani sono da evitare come la peste. Se si distraggono e ti vengono addosso, ad avere la peggio siamo sempre noi in moto. Gas… e superiamoli prima possibile.

Quelli che… richiamano Batman
Di solito li incontri alla sera, dall’imbrunire in avanti. Sono quelli che ignorano la funzionalità di quella rotellina, di solito posizionata alla sinistra del volante, coi comandi accessori che raggiungi con la mano sinistra. È il comando che regola l’inclinazione delle luci. Ebbene, il loro segno di riconoscimento è piuttosto evidente. Invece di illuminare la strada davanti a loro, ti sparano negli specchietti dei fasci di luce talmente potenti che nemmeno i robottoni giapponesi avrebbero usato come arma contro i loro nemici. Si tratta di una specie umana inconsapevole di ciò che sta facendo (non vogliamo nemmeno pensare alla malafede). Tant’è che spesso illumina il cielo, forse per dare istruzioni agli aerei che atterrano o per richiamare Bruce Wayne alle sue attività notturne di supereoe di Gotham City.

 

Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.

ADV