Classic, custom e cruiser: le novità di EICMA 2024 da non perdere

Abbiamo già approfondito le moto più interessanti viste ad Eicma 2024 suddividendole per segmenti dai confini precisi. Ci sono però moto che, a loro modo, godono di un certo fascino pur collocandosi difficilmente in un segmento ben delimitato. Moto che vengono scelte da appassionati che amano distinguersi, non necessariamente in sella a mezzi di grossa cilindrata o dalla potenza esagerata, per i quali la moto diventa anche un modo per trasmettere la propria personalità. Qui una breve carrellata di quelle che ci sono piaciute di più che ci hanno fatto in qualche modo sognare.

Honda GB350S

Interessante la proposta di Honda nel segmento delle piccole cilindrate con il suo bel mono da 350cc, la GB350S. Meccanica semplice ma moderna, ha il controllo di trazione, per una classica dallo stile retrò che strizza l’occhio al mondo delle roadster. Una valida alternativa allo scooter per spostarsi in città grazie a peso contenuto e sella particolarmente bassa. Poco più di venti cavalli per il motore raffreddato ad aria con 29 Nm di coppia che trova posto in un telaio a doppia culla in acciaio, forcella tradizionale con tanto di soffietti parapolvere, un bello strumento misto analogico digitale e un moderno impianto di illuminazione full LED. Cura costruttiva e attenzione ai particolari tipici di “mamma Honda”, una garanzia. Cittadina di certo ma anche perfetta per una bella scampagnata fuori porta con passeggero al seguito grazie all’ampia sella.

Moto Morini Rumble 350

In perfetto stile bobber, la proposta di Moto Morini che piazza il suo moderno motore V2 con angolo di 60 gradi, lo stesso che equipaggia la stradale 350 Sport, nella bella Rumble. Potenza di 32,6 cavalli per 31 Nm e raffreddamento a liquido sono dati che fanno pensare ad un piacevole utilizzo anche per rilassati trasferimenti a medio raggio. Da godere principalmente da soli visto che la porzione di sella dedicata al passeggero è bella sfuggente verso il basso per mantenere il gusto bobber di questa piccola italiana. Anche il “gommone” anteriore da 130/90 concorre all’immagine muscolosa della Rumble, insieme al suo manubrio perfettamente dritto con incastonato un singolo strumento circolare. Grande il serbatoio a goccia da 16 litri di capienza che portano il peso della Rumble a 191 chili in ordine di marcia. La facilità negli spostamenti da fermo e la sicurezza di toccare agevolmente a terra sono garantiti da una sella posizionata a soli 73,5 cm di altezza.

Kawasaki W230

Sorellina piccola, ma proprio piccola, della apprezzatissima e ormai insostituibile W800, la nuova Kawasaki W230 fa del suo look stiloso un punto di forza. Un onesto mono da 233 cc con 18 cavalli e 18,6 Nm di coppia muove questa piccola moto che sembra arrivare direttamente dagli anni ’70. Parafanghi in acciaio e ruote a raggi cromate, anteriore da 18 pollici, posteriore da 17, cos’ì come è cromato lo scarico che corre basso e orizzontale con tanto di pipa finale più stretta. Sellona gigante e sotto agli occhi del pilota un bello strumento circolare doppio. Viene quasi da pensare che si possa guidare indossando solo un paio di pantaloni a zampa. Così facile da essere davvero una moto alla portata di tutti, fa segnare un peso da ballerina di soli 143 chili in ordine di marcia.

Royal Enfield Classic 650

Cromo, ferro e un gusto che più classico non si può. Il conosciuto bicilindrico parallelo raffreddato misto aria e olio della gamma 650 di Royal Enfield va ad equipaggiare anche la Classic, sorella maggiore della 350cc. I dati tecnici sono quelli conosciuti con 47 cavalli e 52 Nm di coppia, numeri perfetti per portare a spasso questa bella retro’. La linea è un tripudio di citazioni del passato che nella versione Black Chrome con serbatoio interamente cromato diventa irresistibile. Cerchi a raggi, doppio scarico orizzontale e un bel sellone monoposto che poggia su un grande parafango che sembra realizzato da un battilastra che può essere integrato con la sella passeggero che però le fa perdere un po’ di fascino. Strumento circolare ben visibile ad una posizione in sella con pedane avanzate e manubrio ampio. L’ampio utilizzo di ferro cromato fa lievitare il peso fino a 243 chili.

CFMoto 450 CL-C

CFMoto debutta nel segmento delle bobber dal gusto classico con la 450 CL-C. Mossa dal bicilindrico parallelo a doppio albero a camme e fasatura a 270 gradi, ha 44 cavalli a 9000 giri e 42 Nm di coppia che devono muovere 174 chili di peso a secco ai quali vanno aggiunti i dodici litri di capienza del serbatoio. L’anteriore caratterizza molto il design della CL-C con una bella forcella a steli rovesciati che ospita un “gommone” da 130/90 montato su cerchio da 16 pollici. La trasmissione sulla CL-C è a cinghia dentata in perfetto stile bobber e il cambio a sei marce. Posizione in sella con pedane avanzate e manubrio in stile drag bar. Stilosa la chiave di accensione posizionata sul lato destro del serbatoio. Concessione alla modernità lo strumento circolare TFT a colori ricco di informazioni e la presenza del controllo di trazione.

Moto Guzzi V7 Sport

Non è una novità assoluta ma non potevamo non inserire la classica italiana nella sua versione tributo della leggendaria V7 Sport. Non c’è solo la colorazione nel tradizionale “verde Legnano” (mancherebbe il telaio rosso per chiudere il cerchio) a rendere la V7 2025 un passo avanti rispetto alle versioni precedenti. Arriva la forcella a steli rovesciati e finalmente impianto frenante all’altezza delle aspettative con doppio disco lavorato da pinze Brembo ad attacco radiale. Confermato naturalmente il bicilindrico trasversale da 67 cavalli comandato da un moderno acceleratore ride by wire e piattaforma inerziale che permette di avere abs cornering. Immancabile la presenza della trasmissione a cardano. Un vestito che rimane evocativo che si mixa finalmente con la tecnologia più moderna. 

Benda Napoleonbob 250

Non sappiamo se la vedremo circolare sulle nostre strada ma la Benda Napoleonbob 250 è una piccola bobber che attira indiscutibilmente gli sguardi. Il suo anteriore è più unico che raro con una forcella telescopia composta da un doppio triangolo parallelo con ammortizzatore per ogni triangolo. La linea di coda sembra quasi da “telaio rigido” con parafango corto che si armonizza ad una sella monoposto sospesa. Ruota anteriore dalle generose dimensioni 130/80 su cerchio da 18 pollici. Il cuore pulsante è un bicilindrico a V da 249cc da 25 cavalli e 25 Nm di coppia. Fatto un breve test statico sulla posizione in sella il risultato è quello classico delle bobber del passato con pedane avanzate e due semimanubri bassi e decisamente ampi. Dovesse sbarcare in Europa sarebbe una piccola perfetta per chi ama non passare inosservato.

BMW R20 Concept

Concludiamo la nostra carrellata con un concept che ha impressionato tutti, la BMW R20 Concept. Non ha debuttato ad Eicma, la sua prima apparizione risale a qualche mese fa al concorso di eleganza di Villa D’Este. Ad Eicma però si dava in pasto agli appassionati del mondo delle due ruote ed è stato un tripudio di commenti di stupore. Solo quello che serve, in perfetto stile minimal. Così minimal che fatichiamo a trovare un segmento adatto ad accogliere la Big Boxer bavarese. Il motore deriva da quello della R18 che però raggiunge i 2000cc. Poi un serbatoio, due ruote e un forcellone che da solo vale il prezzo del biglietto, con l’albero di trasmissione a vista. Terminali di scarico a fetta di salame così come i cornetti di aspirazione. Una scultura che non vediamo l’ora di vedere in movimento e, perché no, magari avere il privilegio di provare.