La divisione del colosso canadese BRP entra nel mercato del commuting elettrico con la naked Pulse e la dual Origin, compatte ma ricche di soluzioni innovative
In Europa Can-Am è un marchio poco conosciuto, ma di là dall’Oceano è rispettato per i suoi successi nel motocross all’inizio della storia dello sport, nei primi Anni 70: diciamo che è un po’ come Husqvarna da noi, con una reputazione di innovazione tecnologica, prestazioni e affidabilità.
Ben consapevole che il momento migliore per entrare in un mercato è quando questo è agli esordi, Can-Am ha quindi deciso di mettere la testa nel mondo della mobilità elettrica su due ruote, non proprio nascente ma nemmeno affermato visto che l’atteso decollo delle vendite non è ancora arrivato e le previsioni per il futuro restano incerte.
Detto questo, i due veicoli con cui Can-Am si presenta sono decisamente interessanti. Non tanto per le dimensioni – molto compatte – o per le prestazioni, visto che il costruttore canadese ha deciso di privilegiare una buona dinamica di guida e quindi di fare qualche compromesso in termini di range: la batteria da 8,9 kWh consente sì di contenere il peso a soli 177 kg per la naked Pulse e 187 kg per la adventure Origin, ma con un’autonomia di circa 130 km per la prima e 115 km per la seconda nel ciclo WMTC.
Raffreddamento integrale a liquido e motore nel forcellone
Se andiamo però a guardare come è realizzata la piattaforma comune tra le due, troviamo una serie di soluzioni interessanti, a partire dal raffreddamento a liquido per batteria (costituita da celle cilindriche), motore e inverter: il raffreddamento per tutti i componenti è una soluzione che non si era ancora vista, nemmeno sulle Energica, Zero e Tacita di ultima generazione, e promette di portare benefici nella durata della batteria, nella velocità di ricarica e nella costanza di prestazione. Per risparmiare peso, la batteria è poi usata con funzione strutturale. La ricarica avviene con un caricatore integrato da 6,6 kW con livello 2 o 3 – non quindi in corrente continua – e richiede 50 minuti per passare dal 20% all’80%.
Molto interessante anche il motore, costruito da Rotax e derivato da quello sviluppato dall’azienda austriaca per i kart elettrici: eroga 35 kW (47 CV) ed è compatibile con patenti A2 (esiste anche in versione 11 kW per le A1), ma soprattutto è montato appena dietro al pacco batteria e integrato nel forcellone monobraccio, che porta al suo interno una catena con tensionatore automatico. Questa scelta consente di avere una finale di alta efficienza, silenziosa e con intervalli di manutenzione di ben 24.000 km, oltre a tenere catena e corona sempre pulite.
Grande trazione con il motore integrato
Questa scelta consente di avere un effetto anti-squat molto marcato e praticamente costante, in grado di compensare quasi alla perfezione la coppia del motore in ogni condizione, migliorando drasticamente la trazione soprattutto sulla dual Origin. Interessante anche la frenata rigenerativa gestita, come sul primo maxiscooter elettrico Vectrix, dalla manopola destra che ruotando al contrario aumenta il freno motore. C’è poi la possibilità di avere la retromarcia.
Dal punto di vista dell’interfaccia, l’enorme display TFT orizzontale da 10,25” è predisposto per Apple Car Play e BRP Go!, app che consente la geolocalizzazione del veicolo e di monitorare da remoto parametri come il livello di carica della batteria. Ci sono 4 riding mode per la Pulse e 6 per la Origin che aggiunge due modalità off-road.
Naked o dual, a prezzi da elettrico
Partendo da questa base tecnica comune, le due moto si differenziano per la linea e l’impostazione. La Pulse ha ruote in lega da 17” e gomme lisce, la Origin ha ruote a raggi da 21”-18” e ruote semitassellate, con più escursione (255 mm contro 140 mm) delle sospensioni KYB e più luce a terra. Interessanti le prestazioni, con 129 km/h di velocità massima e 3,9 secondi nello 0-100 per la Pulse, mentre la Origin fa segnare 4,3 secondi sempre con 129 km/ di top speed.
Resta da dire dei prezzi, che partiranno in Europa da 16.999 euro per la Pulse (18.999 euro per l’allestimento ’73) e 17.599 euro per la Origin (19.499 per la ’73). Le moto saranno disponibili nella rete di concessionari che Can-Am sta allestendo in Europa: saranno oltre 100 già nel 2025. Noi aspettiamo di poterle vedere dal vivo a Eicma e anche di guidarle al più presto.
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