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Moto Morini Seiemmezzo SCR: la scrambler che sa essere tourer +VIDEO+
Alla scoperta delle Alpi piemontesi a bordo di una media dall’aspetto vintage. La Moto Morini Seimmezzo SCR non sembra una moto adatta al turismo eppure… con gli accessori giusti sa trasformarsi in un’ottima compagna di strada
La Moto Morini Seimmezzo SCR non è una turistica ma, come il calabrone non adatto al volo, non lo sa e, all’occorrenza, può trasformarsi anche in questo. Turistica, intendo. Dico “anche” perché, con quel suo essere un po’ scrambler e un po’ naked, sono molte le occasioni in cui può esprimersi al suo meglio; forse, va detto anche questo, senza eccellere nell’una o nell’altra destinazione d’uso. La versatilità, in fondo, è questo: adattarsi a tutto e sapersela cavare anche fuori dagli accoglienti confini della propria comfort zone.
L’ho portata in viaggio. Non uno di quei viaggi con la V maiuscola, quelli che si fanno una volta nella vita e richiedono dedizione e preparazione; piuttosto una gita, una scampagnata, alla volta di un luogo da me conosciuto e amato, intriso (per me) degli odori di legno, fieno, letame, polvere di armadi e ortiche. Odori di ricordi, insomma. 150 km, facendo il giro più lungo possibile, attraverso autostrade e strade secondarie, cittadine annunciate da chilometri di aree commerciali e paesi aggrappati a un tempo che sembra rallentato. Case con i tetti in pietra, cataste di fieno e trattori, campi che vedranno da qui a poco lo sbocciare di girasoli.
E strade in mezzo, dritte, con quell’asfalto grigino di un tempo che ha resistito a un traffico che non c’è mai stato davvero. E sole, finalmente.