Moto & Scooter
Ecco la nuova Royal Enfield Bullet 350
La motocicletta più longeva della storia - ormai novantenne! - arriva alla sua ennesima generazione: confermata la piattaforma tecnica "J" delle ultime 350 Royal Enfield, mentre la linea resta fedele all'originale
Come ci si poteva aspettare, la Royal Enfield Bullet 350 è nella sostanza l'ennesima variante sulla piattaforma "J" che ha già dato origine alla Meteor 350, alla Classic 350 e alla HNTR 350. Una custom, una rétro e una naked urbana a cui si aggiunge ora la Bullet, tecnicamente un'altra classic ma di fatto una categoria a sé, perlomeno sul mercato indiano dove è una vera e propria icona, come per noi la Vespa.
A differenza di Vespa, però, la Bullet ha rinunciato ad avere una base meccanica esclusiva, tutta sua. Segno dei tempi e segno della mentalità di un'azienda in forte crescita come Royal Enfield, che pur costruendo e vendendo centinaia di migliaia di moto l'anno (766.000 nel 2022, nuovo record) preferisce non disperdere energie e risorse e razionalizzare la propria produzione. Via la cilindrata 500, storica ma ormai stretta tra le più recenti 411 monocilindrica e 650 bicilindrica, e modello 350 allineato appunto a quelli già esistenti.
Bullet o Classic?
Dei modelli costruiti sulla piattaforma J, la Bullet è ovviamente molto vicina alla Classic, che tuttavia ha una linea ancora più rétro. La Bullet ha una sella unica ben imbottita, molto più "indiana" nello stile, e finiture più ricercate nel motore (cromato oppure nero opaco sulla top di gamma Black Gold), nel serbatoio che conserva i classici filetti dipinti a mano.
Rispetto alla generazione precedente c'è un bel salto tecnico, ad esempio arriva il doppio disco (300 mm - 270 mm) con ABS a due canali al posto del vecchio disco anteriore-tamburo posteriore, oltre al nuovo telaio con nuove e più efficaci sospensioni. Le ruote sono sempre a raggi, il quadro strumenti e i comandi al manubrio sono quelli della Classic.
Concorrenza in famiglia
Come dicevamo, insomma, si tratta soprattutto di un gran lavoro di trim & colour (e ovviamente di marketing) per differenziare la Bullet dalla Classic, che riguarda i colori di cerchi, motore, parafanghi e serbatoio; ma la sostanza è identica a partire dalle atipiche ruote da 19"-18", il pacchetto sospensioni e naturalmente il motore monoalbero da 349 cc raffreddato ad aria e olio accreditato di 20,2 CV e di consumi particolarmente contenuti, un aspetto fondamentale per il cliente indiano.
Dando per scontato che in India la Bullet piacerà e molto, non resta che attendere se anche in Europa questo modello riceverà la stessa calorosa accoglienza già avuta dalla Meteor e dalla HNTR, o se invece nonostante il prestigio del nome che porta resterà meno appetibile per i nostri gusti ora che non arriva più da sola a rappresentare il motociclismo indiano ma si ritrova un'agguerrita concorrenza già in famiglia.
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