Moto & Scooter
NSU Lambretta, la storia della gemella tedesca
Fu prodotta in oltre 200.000 esemplari in appena sei anni. Ecco come nacque la versione del celebre scooter Innocenti prodotto su licenza in Germania
Era il 1933 quando a Milano fu fondata la Innocenti, per mano dell’imprenditore toscano Ferdinando Innocenti. Fu un’azienda meccanica dedita alla produzione di automobili, dei famosi Tubi Innocenti ancora oggi utilizzati per le impalcature e di ciclomotori e motocicli. Nel 1947 lanciò la Lambretta, scooter che prendeva il nome dal quartiere di Lambrate, dove aveva sede lo stabilimento, e che puntava a far concorrenza alla già celebre Vespa Piaggio, presentata l’anno precedente.
Parallelamente, anzi, in realtà molto tempo prima, era stata fondata in Germania la NSU, nata addirittura nel 1873 come Neckarsulmer Strickmaschinenfabrik, attiva inizialmente nel campo delle macchine per maglieria, poi biciclette e infine auto e moto.
La storia delle due aziende s’intrecciò nel 1950, quando il marchio tedesco firmò un accordo con Innocenti per la produzione su licenza della Lambretta in Germania. Negli anni precedenti, lo stabilimento di Neckarsulm aveva dovuto fare i conti con la drastica riduzione dell’attività che derivava dagli interventi di assistenza e riparazione ai veicoli dell’esercito americano di stanza in Germania, e riuscì grazie al nuovo accordo a ritrovare linfa vitale.
Nacque così la NSU Lambretta, di cui furono prodotte due varianti. Tra il ’50 e il ’54 venne prodotta la sola versione 125, della cubatura esatta di 123 cc, capace di erogare 4,5 cavalli e di raggiungere i 70 chilometri l’ora. Fu successivamente presentato il modello maggiorato a 150 cc, da 6,2 cavalli e una velocità che superava gli 80 orari. Le NSU Lambretta erano vendute in quattro colori: verde lime, beige, grigio scuro e grigio chiaro. La produzione di NSU Lambretta raggiunse numeri importanti, con circa 230.000 esemplari fino al 1956.
Proprio nel ’56 scadde il contratto tra NSU e Innocenti e non fu rinnovato. L’azienda tedesca continuò tuttavia la produzione di scooter propri, forte anche del know how acquisito durante il periodo di collaborazione. La Lambretta divenne così la NSU Prima, prodotta in quattro versioni e costruita in ben 160.000 pezzi fino al 1964, quando la produzione di motocicli di questo tipo a Neckarsulm cessò definitivamente.
Nel 1969 NSU fu inglobata nel gruppo Volkswagen. All’epoca la fusione fu in realtà con il marchio Audi, ed ebbe così origine la Audi NSU Auto Union AG, ma la casa di Ingolstadt era già dal ’64 nell’orbita del colosso di Wolfsburg. I modelli di auto a marchio NSU resistettero fino al 1977, poi scomparvero del tutto. La sigla NSU fu eliminata dalla ragione sociale di Audi solo nel 1985.