Con grande sorpresa di tutti, MV Agusta ha deciso di non venire a EICMA 2022. Un vero peccato, perché la sua gamma prodotto avrebbe ben figurato negli stand della fiera. Invece la Casa varesina ha scelto di allestire un evento fuorisalone per presentare, tra le altre cose, la sua gamma definitiva di moto adventure, anticipata un anno fa proprio alla fiera milanese. La 5.5 e la 9.5 danno così vita alla neonata gamma Lucky Explorer.
LUCKY EXLPORER 5.5
Prima tra le moto del programma Lucky Explorer Project a entrare in produzione è la 5.5 che rappresenta la sintesi della corretta interpretazione dell’heritage dell’azienda di Schiranna. In questo modello è stata infatti travasata la tecnologia più evoluta, senza mai perdere di vista l’obiettivo primario, quello di realizzare un modello di media cilindrata potenzialmente senza confini, in grado di affrontare in totale disinvoltura ogni tipo di terreno e di percorso.
La più piccola 5.5 ha completato il processo di sviluppo ed è pronta per raggiungere le concessionarie già dal prossimo mese di febbraio, posizionandosi come entry level in termini di cilindrata e di prezzi, ma con un livello qualitativo particolarmente elevato per il segmento all’interno del quale va a posizionarsi. A distinguere la 5.5 è il fascino di un design che non solo idealmente la ricollega alla Elefant che per due volte ha conquistato la Dakar originale, quella che partiva il primo gennaio da Parigi, e si concludeva in Senegal dopo avere attraversato pietraie, deserti e savane.
La 5.5 è stata affinata in vari dettagli durante il percorso di avvicinamento all’industrializzazione. Disegnata in CRC e sviluppata con il partner QJ, mantiene tutto lo spirito della famiglia Elefant, rappresentando il modello di accesso alla nuova famiglia Lucky Explorer (e a tutta la gamma MV Agusta), esattamente come la 350 degli anni ottanta introduceva al mondo delle bicilindriche. È una media, ma il suo aspetto è quello di una moto di cilindrata ben superiore, con particolari stilistici e grafiche che riportano direttamente alle dakariane del passato.
Il modello di partenza è stato profondamente aggiornato nell’elettronica, nella meccanica e nel reparto ciclistico, con specifiche ben precise richieste dai tecnici di Schiranna. Il motore, il bicilindrico in linea con distribuzione a doppio albero a camme in testa e raffreddamento a liquido è stato evoluto, con l’obiettivo di incrementare ulteriormente il già elevato rendimento. La cilindrata è stata portata a 554 cc (alesaggio 70.5 mm e corsa 71 mm) alla ricerca di una curva di coppia ancora più robusta rispetto a quella di partenza, così da ottenere un’erogazione piena e costante a tutti i regimi. Il comparto elettronico è stato a sua volta ottimizzato per assicurare il miglior compromesso tra prestazioni e sicurezza.
Il design, che nella fase di lancio prevede la sola colorazione bianca con il logo stilizzato Lucky Explorer, è stato personalizzato con sovrastrutture e altri elementi fondamentali per sottolineare l’impronta stilistica di famiglia con gruppi ottici progettati ad hoc.
LUCKY EXPLORER 9.5
Se la 5.5 parte da una base esistente (di fatto, la stessa della Benelli TRK 502 X), per la 9.5 in MV Agusta hanno lavorato a partire dal foglo bianco. Comfort e protezione aerodinamica della 9.5 sono stati studiati come si stesse lavorando allo sviluppo di una grand tourer. Il risultato è una zona protetta per utenti di tutte le altezze anche a velocità ben superiori a quelle consentite in autostrada, con la complicità di un parabrezza regolabile in altezza. L’obiettivo da raggiungere era quello di evitare gli scuotimenti del casco alle alte velocità, un target che è stato esteso anche a chi viaggia comodamente seduto sulla porzione posteriore della sella.
La 9.5 si distingue per l’impostazione tipicamente off-road, sottolineata dalla presenza di ruote a raggi registrabili con diametri di 21 e 18 pollici, ma anche dall’interasse di 1.580 mm. Partendo da queste scelte, la sfida più significativa è stata quella di ottenere maneggevolezza combinata con la stabilità necessaria per viaggiare in sicurezza a pieno carico in autostrada. La doppia personalità della tre cilindri è sottolineata dalla possibilità di montare pneumatici stradali o tassellati, poiché entrambi sono omologati e riportati sulla carta di circolazione
Il motore a tre cilindri della 9.5 non è stato ottenuto con una semplice revisione delle misure di alesaggio e corsa del noto 800; è stato espressamente sviluppato per questo modello, combinando versatilità e potenza con un peso di soli 57 kg. È nuovo nella maggior parte delle componenti, a cominciare dal basamento e dai sistemi di lubrificazione e raffreddamento. Gli ingombri sono quasi uguali a quelli del motore 800 attualmente in produzione, mentre cambiano il manovellismo, il dispositivo di avviamento e il cambio, oltre al comando del gas, ora dotato di corsa negativa. Quest’ultimo è un elemento comune a tutte le MV Agusta model year 2023, introdotto per regalare risposte meno “virtuali” in fase di chiusura, rendendo la percezione più confortevole. L’impianto di scarico è dotato di valvola integrata nel silenziatore il cui obiettivo è quello di privilegiare la coppia o la potenza in funzione delle condizioni di utilizzo.
Il tre cilindri in linea, quattro tempi, è dotato di distribuzione a doppio albero a camme in testa e raffreddamento a liquido, ed è equipaggiato con un albero motore controrotante, per migliorare la dinamica di guida e ridurre l’inerzia. Il cambio estraibile è specifico per questo modello. I valori di potenza e coppia massime sono rispettivamente di 124 CV a 10.000 giri e 102 Nm a 7.000 giri, con una potenza specifica pari a 132,25 CV/litro e una frizione in bagno d’olio, con comando idraulico. La dotazione elettronica sfrutta la base di un’evoluta piattaforma inerziale, con funzioni espressamente concepite per l’uso polivalente della 9.5: sono disponibili tra l’altro le mappature urban, touring e off-road, e l’ABS Cornering prevede diverse funzioni. Per l’uso in fuoristrada si può disinserire completamente, o soltanto l’azione sulla ruota posteriore.
Il telaio è in acciaio, in doppia culla chiusa, disegnato per offrire il miglior bilanciamento tra il comfort richiesto per l’impiego stradale turistico e la rigidità necessaria per ottenere prestazioni interessanti fuoristrada. La struttura comprende elementi forgiati ed estrusi, con un forcellone in leggera lega di alluminio fuso in conchiglia per ottenere il più alto rapporto tra resistenza e peso. Le sospensioni sono Sachs, completamente regolabili esternamente. Tutti i materiali impiegati e la loro finitura sono altamente tecnologici.
La strumentazione è stata sviluppata su standard automobilistici in termini di leggibilità e completezza di informazioni, con un livello di connettività evoluto. Il display comprende un pannello TFT a colori di 7”, con connessione Bluetooth agli smartphone, Wi-Fi per l’aggiornamento e la possibilità di dialogare con l’app MV Ride, con varie funzioni che comprendono tra l’altro la pianificazione di percorsi, l’acquisizione dati e l’antifurto con geolocalizzazione.
L’equipaggiamento della 9.5 comprende un impianto di illuminazione full led, con tutti i servizi di bordo gestiti da una rete CAN-BUS per ridurre al minimo la presenza di cavi e cablaggi, a tutto vantaggio dell’affidabilità e della semplicità di manutenzione.