Attualità
LUOGHI DI CULTO: Enduro Park Hechlingen, il pianeta (della) BMW GS
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Tre storie in una: un viaggio, un corso di guida off-road nell’immenso parco giochi di Hechlingen e l’incontro con il team di uomini che sta dietro al grandissimo successo BMW
una full immersion nel mondo GS, tra racconti di storie leggendarie e progetti futuri
La BMW GS: o la ami o la odi. Tutti ce l’hanno, e così puoi incrociarne una sulla Via del Sale, come al lago Bajkal in Siberia oppure sui Navigli di Milano. Lo confesso, ne ho posseduta una anch’io. La prima Adventure, una 1150 del 2003. L’ho usata per una decina d’anni, insieme ad altre moto che avevo nel mio garage, ma non me ne sono mai veramente innamorato. Aveva del potenziale per essere una viaggiatrice di lusso e allo stesso tempo una sporca compagna per le saltuarie scappate sugli sterrati. Ma non era perfetta: consumi alti, protezione aerodinamica e sella migliorabili, peso elevato e agilità non eccezionale. In fuoristrada però aveva una trazione pazzesca, anche senza assistenza elettronica, ed era un grandissimo piacere fare delle pennellate eterne solo con la (grossa) manopola del gas.
Mi ritrovo a pensare tutto questo, mentre all’aeroporto di Monaco scruto quella decina di GS 1250 di ultima generazione, in configurazioni diverse, schierate lì ad attenderci. Chissà quale sarà la “mia”... Sono diretto ai BMW GS Days 2021, insieme a un gruppo di giornalisti italiani. Obiettivo, attraversare la parte centrale della Baviera su strade asfaltate, per raggiungere il leggendario Enduro Park di Hechlingen, un immenso parco giochi off-road...
Mi ritrovo a pensare tutto questo, mentre all’aeroporto di Monaco scruto quella decina di GS 1250 di ultima generazione, in configurazioni diverse, schierate lì ad attenderci. Chissà quale sarà la “mia”... Sono diretto ai BMW GS Days 2021, insieme a un gruppo di giornalisti italiani. Obiettivo, attraversare la parte centrale della Baviera su strade asfaltate, per raggiungere il leggendario Enduro Park di Hechlingen, un immenso parco giochi off-road...
ci sono le aree attrezzate per gli esercizi e 45 km di sentieri di vero enduro!
SENZA CRAVATTA
A guidarci nelle strade che si snodano tra le rive del Danubio e i campi di luppolo è un mito delle gare di Enduro estremo, Gerhard Forster (foto a sinistra). Dopo una carriera da trialista, si mise in evidenza finendo terzo assoluto alla Roof of Africa in sella alla BMW G 450 X. Nel 2017, alla soglia dei 50 anni, finì 14.mo nella classe “Iron-Man” alla Red Bull Romaniacs in sella ad una GS preparata da Touratech! Un tipo estremamente tranquillo che nella vita normale vende e ripara motori nautici in un paesino sul lago Chiemsee… Gerhard è il primo dei tanti uomini che conosceremo in questo evento che assume un’importanza particolare. Perché negli ultimi due anni il mondo è cambiato, come del resto le strategie aziendali e gli uomini: i BMW Motorrad Days a Garmisch sono stati cancellati per la seconda volta (e si sposteranno comunque nella capitale Berlino); da Monaco è stato annunciato che non si parteciperà più a EICMA e Intermot. E così questi GS Days diventano l’occasione per conoscere i volti nuovi al timone di BMW Motorrad. Senza le strette di mano e le cravatte delle fiere, ma con gli stivali nel fango.
Quasi tutto lo staff dirigenziale di BMW Motorrad è infatti composto da veri motociclisti appassionati. A cominciare dal responsabile della comunicazione, Tim Diehl-Thiele (foto a destra), che approdò in BMW alla fine degli anni Novanta, dopo aver gestito lo sviluppo dell’abbigliamento sportivo di un famoso brand tedesco. E infatti rivoluzionò il settore abbigliamento del marchio con l’elica.
Durante il viaggio abbiamo la possibilità di provare su strada varie versioni della R 1250 GS su strada: la standard, la Rally, la Rally con sospensioni abbassate o allungate, la Adventure. Comune a tutte è la facilità di guida e la sensazione di trovarsi subito a proprio agio, nonostante la versione “base” con il pieno di benzina pesi ben 249 kg! Stupisce l’agilità della Adventure con il gigantesco serbatoio da 30 litri.
Gerhard Lindner, responsabile dell’ufficio stampa di BMW Motorrad, ci conferma le sensazioni notate: il baricentro leggermente alzato della Adventure aiuta davvero ad incrementare l’agilità, nonostante il peso superiore.
Nella pausa caffè Lindner ci confessa che la polizia tedesca lo fermò di notte sul circuito stradale della Solitude, vicino a Stoccarda, alla tenera età di 13 anni in sella ad una… Yamaha XS 360! Per l’età non poteva essere imputato di reato, così se la cavò con l’obbligo di scrivere un tema dal titolo: “Perché non devo andare in moto sulla strada a 13 anni…”. Qualche anno dopo collaborava con la rivista MOTORRAD e partecipava a varie gare, spaziando dal Motocross al mondiale Endurance. Nel 2002 entrò in BMW e contribuì in maniera significativa alla svolta dell’azienda verso il settore delle moto sportive. Fino al 2017 era il responsabile dell’approvazione del prodotto finale: il benestare definitivo prima dell’avvio della produzione era legato a una scheda composta da oltre 1.000 singole voci!
SEDIAMOCI A UNA SCRIVANIA
Nel frattempo, ho individuato la mia GS preferita fra quelle disponibili, la “base” con allestimento Rally e sospensioni sportive. Finalmente la scelta della sella non è più legata al modello e si può optare per quella unica, chiamata “Rally”, o per quella doppia regolabile in altezza (pilota) o nella posizione (passeggero) per dare appoggio al fondoschiena di chi guida. Onestamente, bisognerebbe sedersi a una scrivania con un foglio bianco per ragionare bene su tutte le combinazioni di accessori disponibili! Sono talmente tanti che uno non li può capire in una giornata sola. Più immediata la gestione dei controlli elettronici: le sospensioni si possono regolare facilmente grazie ad un pulsante sul blocchetto elettrico. Idem per cambiare l’erogazione fra Road, Rain, Sport, Enduro ed Enduro Pro. Il traction control può essere disinserito solo nella modalità Enduro Pro e comunque si riattiva in maniera automatica dopo ogni spegnimento del quadro.
Non manca molto all’obiettivo e verso Hechlingen le strade si fanno sinuose. In appena 120 km di guida ho maturato una confidenza totale con la GS, che mette in mostra qualità dinamiche eccezionali su strada. Sfrizionando come con la moto da cross all’uscita delle curve, la boxerona mostra pure una cattiveria ed una reattività finora sconosciute al sottoscritto! Troppo presto arriviamo all’Enduro Park...
Tomm Wolf, (foto a destra) capo-istruttore e uomo-immagine BMW negli eventi “off”, ci dà il benvenuto e ci spiega la storia dell’impianto. Una cosa è ben percepibile: dopo quasi 30 anni nel mestiere, il suo entusiasmo è ancora vero. E durante la serata BBQ, con lui e con gli altri uomini BMW scattano racconti, ricordi e grandi storie di moto.
IL TRIAL CON LA BOXER
Mattino presto. Una nuova schiera di GS 1250 ci attende. Tutte tassellate. Sono moto di serie, con tanto di targa e cavalletto centrale; solo i manubri sono girati leggermente in avanti per facilitare la guida in piedi. Seguiamo Forster per un po’ di riscaldamento sul piazzale. Pochi secondi, poi ci muoviamo. Eccoci su una piccola pendenza, dove andiamo su e giù, facendo degli esercizi di Trial a passo d’uomo, mentre Forster ci osserva. I motori ronfano al minimo. La fila di moto bianche che si aggira nel sottobosco quasi in silenzio ha qualcosa di maestoso. Fare Trial con 250 kg di moto è davvero un’esperienza nuova. Trovare l’equilibrio giusto e accarezzare appena il gas, mentre stai in piedi a fare una curva a 180 gradi su una pendenza con il manubrio quasi a fine corsa, svela un’altra faccia di quella moto che non si impara alle varie HAT e Transitalia Marathon, dove non è la lentezza a farla da padrone. Stiamo giocando a passo d’uomo con questi bestioni, la facilità dei comandi al manubrio rende tutto veramente immediato. E osservare Forster mentre si muove in scioltezza sulla GS fra le pietre e sui salti è uno spettacolo in sé: ogni tanto, quando non si sente osservato, salta dei dossi di terra come i panettoni nel Supercross americano. Impressionante, lo fa tutto di tecnica, non di forza!TRAZIONE ECCEZIONALE
Aumenta il ritmo, attraversiamo guadi e cominciamo ad affrontare discese e salite molto ripide, dove si fatica a salire a piedi. Non sono lunghissime, forse 30 metri al massimo, e il terreno è duro e battuto, ma ci stanno davanti proprio come dei muri. Ed è qui che la magica trazione della GS può mostrare il meglio di sé: anche senza il traction-control la moto sale in prima o seconda marcia, come un treno. Sulle pietre, nelle sezioni più tecniche, la frizione morbidissima facilita l’andatura negli Stop&Go. Sui sentieri fangosi nel sottobosco si apprezza la precisione millimetrica dei comandi e la dolcezza del boxer, quando la traccia dove mettere le ruote va scelta con cautela per non rimanere mai fermi con la moto. Perché questo è il momento in cui, se sei da solo, sei spacciato: tirare fuori la moto in retromarcia da un fossetto, anche profondo solo 20 cm, diventa impossibile. È il momento della compagnia della spinta. E fa impressione vedere un top manager come Christof Lischka, direttore tecnico di BMW Motorrad, dare una mano per tirare la GS fuori dal fango, dopo aver dato prova delle sue eccezionali capacità di guida off-road. Speriamo che il direttore tecnico ascolti Tomm Wolf... il quale ci confessa “di non aver ancora perso la speranza che BMW presenti un giorno una moto leggera e performante per il fuoristrada duro”. Anche se non lo faranno, per noi va sempre benissimo la GS 1250!Il futuro della BMW GS? Parla il direttore tecnico!
Tutti i numeri dell'Enduro park
L’Enduro Park si trova nella regione della Franconia centrale, a metà strada fra Augsburg e Norimberga e a circa 150 km da Monaco. Il “parco giochi” della BMW si sviluppa su una superficie di 28 ettari, in una cava di pietra calcarea con un perimetro esterno di circa 3 chilometri. Ci sono alcune aree piane dove i principianti possono muovere i primi passi su gomme tassellate, mentre per i più esperti ci sono circa 45 km (!) di sentieri percorribili, anche con salite e discese toste. Il parco è attrezzato con un centro-ospitalità con spogliatoi, bagni e un’area mensa dove vengono serviti i pasti.
Alberghi si trovano nella cittadina di Hechlingen, a 3 km. Ci sono 70 moto BMW GS di tutte le cilindrate a disposizione dei clienti, nella maggior parte GS 1250, inoltre ci sono 15 trial della Beta per insegnare i rudimenti in fuoristrada. Un team di quattro facility manager fissi si occupa della gestione del parco e dell’hospitality, mentre per la manutenzione e la pulizia delle moto collabora una decina di meccanici part-time. Attualmente 30 istruttori certificati sono a disposizione per i corsi, ma anche per viaggi e progetti di turismo nel mondo marchiati BMW. Tomm Wolf, da 30 anni con BMW nei progetti “adventure”, è l’istruttore capo dell’Enduro Park. Oltre a formare i clienti ed i dipendenti della Casa di Monaco (per ottenere l’autorizzazione che serve a guidare le moto durante il processo di sviluppo), Wolf ha sviluppato ed organizzato tutti i BMW GS Trophy (di cui l’ultimo in Nuova Zelanda 2020 ed il prossimo in Albania nel 2022).
Il parco di Hechlingen è anche un’eccellente banco di prova per le moto: i chilometri percorsi in una stagione non sono tantissimi (al massimo 4.000), ma le ore di esercizio ed i lavaggi con l’idropulitrice sono tanti e danno indicazioni importanti sulla qualità dei cuscinetti delle ruote, delle guarnizioni, delle superfici ed infine sulla resistenza alla corrosione. In condizioni normali (senza Covid) Hechlingen può contare su circa 4.000 clienti/anno, il costo di una giornata con una GS 1250 a noleggio è di 360 euro, due giorni con la stessa moto costano 640 (senza vitto ed alloggio). Nell’estate del 1993, dopo tre anni di trattative e diverse perizie sull’impatto ecologico, venne tenuto il primo corso. Nel 1998 il parco è stato certificato dal ministero dell’ambiente tedesco (con la firma di Angela Merkel, al tempo ministro dell’ambiente) come “Risoluzione esemplare dei conflitti nei parchi naturali fra natura e svago”. Flora e Fauna vengono costantemente monitorati dalle autorità ambientali.
Alberghi si trovano nella cittadina di Hechlingen, a 3 km. Ci sono 70 moto BMW GS di tutte le cilindrate a disposizione dei clienti, nella maggior parte GS 1250, inoltre ci sono 15 trial della Beta per insegnare i rudimenti in fuoristrada. Un team di quattro facility manager fissi si occupa della gestione del parco e dell’hospitality, mentre per la manutenzione e la pulizia delle moto collabora una decina di meccanici part-time. Attualmente 30 istruttori certificati sono a disposizione per i corsi, ma anche per viaggi e progetti di turismo nel mondo marchiati BMW. Tomm Wolf, da 30 anni con BMW nei progetti “adventure”, è l’istruttore capo dell’Enduro Park. Oltre a formare i clienti ed i dipendenti della Casa di Monaco (per ottenere l’autorizzazione che serve a guidare le moto durante il processo di sviluppo), Wolf ha sviluppato ed organizzato tutti i BMW GS Trophy (di cui l’ultimo in Nuova Zelanda 2020 ed il prossimo in Albania nel 2022).
Il parco di Hechlingen è anche un’eccellente banco di prova per le moto: i chilometri percorsi in una stagione non sono tantissimi (al massimo 4.000), ma le ore di esercizio ed i lavaggi con l’idropulitrice sono tanti e danno indicazioni importanti sulla qualità dei cuscinetti delle ruote, delle guarnizioni, delle superfici ed infine sulla resistenza alla corrosione. In condizioni normali (senza Covid) Hechlingen può contare su circa 4.000 clienti/anno, il costo di una giornata con una GS 1250 a noleggio è di 360 euro, due giorni con la stessa moto costano 640 (senza vitto ed alloggio). Nell’estate del 1993, dopo tre anni di trattative e diverse perizie sull’impatto ecologico, venne tenuto il primo corso. Nel 1998 il parco è stato certificato dal ministero dell’ambiente tedesco (con la firma di Angela Merkel, al tempo ministro dell’ambiente) come “Risoluzione esemplare dei conflitti nei parchi naturali fra natura e svago”. Flora e Fauna vengono costantemente monitorati dalle autorità ambientali.