Moto & Scooter
Roman: "L’ingresso di Fantic nel racing è un momento storico”
Prima la gamma 2T Enduro e Cross, poi il 250 e il 450 4T, ovviamente tutto Euro5 e tutto in collaborazione con Yamaha: la nuova era di Fantic legata alle competizioni passa da questi modelli. Parola di Mariano Roman
È un Mariano Roman emozionato quello con cui abbiamo il piacere di chiacchierare a caldo, dopo la presentazione dei nuovi modelli XX e XE che andranno a costituire la gamma racing di Fantic. Emozionato perché sa che i suoi “ragazzi” stanno senza dubbio facendo qualcosa di grande in termini sia di numeri sia di obiettivi, di certo ambiziosi.
E del resto in Fantic l’euforia è palpabile: negli ultimi mesi abbiamo avuto il piacere di essere presenti a due eventi ufficiali (il 50° del Caballero e la presentazione della nuova gamma racing a EICMA) nei quali abbiamo potuto capire come dietro le grandi performance di questa azienda ci sia un gruppo di lavoro affiatato e appassionatissimo, che ne costituisce la vera forza. Un gruppo di persone in cui l’esperienza e la competenza dei più esperti si mescolano all’esuberanza e alla freschezza dei più giovani, in un mix vincente di cui Mariano Roman ha ben chiaro quale sia il potenziale: e non solo quello già mostrato, quanto quello ancora da esprimere.
Mariano, un momento storico per Fantic.
“Davvero! La presentazione di EICMA è stata emozionante. Anche dopo il Caballero, che ci ha dato tantissime soddisfazioni a livello commerciale e l’Issimo che ce ne darà per il futuro della mobilità urbana, l’ingresso di Fantic nel mondo racing è proprio un momento storico”. Cosa ti ha spinto a lanciare Fantic nel mondo delle corse, un’avventura tanto affascinante quanto rischiosa?
“Il gruppo di persone che guida Fantic ha vissuto tutta la sua vita lavorativa accettando le sfide. E questa, se vuoi, è la nostra grande passione. La sfida ci eccita e ci stimola a fare nuove cose, a realizzare nuovi concetti. Nella mia vita ho sempre cercato di lavorare sull’innovazione. E anche per questo non abbiamo avuto paura: questo concetto di sfida in fondo rende la vita interessante, piacevole”. E gli uomini Yamaha cosa hanno trovato di affascinante in questo progetto?
“Prima di tutto hanno apprezzato i 40 anni di lavoro serio da parte del sottoscritto e dei miei uomini. Abbiamo lavorato in questo mondo con passione, entusiasmo ma anche professionalità, e questa cooperazione è per Yamaha una possibilità di avere una spinta esterna che stimoli anche i suoi prodotti”. Quindi non hai dovuto insistere molto?
“Beh… è stato un fidanzamento non proprio brevissimo, ma che ci ha portato a condividere gli stessi valori di serietà e di passione verso questo mercato”.
“Davvero! La presentazione di EICMA è stata emozionante. Anche dopo il Caballero, che ci ha dato tantissime soddisfazioni a livello commerciale e l’Issimo che ce ne darà per il futuro della mobilità urbana, l’ingresso di Fantic nel mondo racing è proprio un momento storico”. Cosa ti ha spinto a lanciare Fantic nel mondo delle corse, un’avventura tanto affascinante quanto rischiosa?
“Il gruppo di persone che guida Fantic ha vissuto tutta la sua vita lavorativa accettando le sfide. E questa, se vuoi, è la nostra grande passione. La sfida ci eccita e ci stimola a fare nuove cose, a realizzare nuovi concetti. Nella mia vita ho sempre cercato di lavorare sull’innovazione. E anche per questo non abbiamo avuto paura: questo concetto di sfida in fondo rende la vita interessante, piacevole”. E gli uomini Yamaha cosa hanno trovato di affascinante in questo progetto?
“Prima di tutto hanno apprezzato i 40 anni di lavoro serio da parte del sottoscritto e dei miei uomini. Abbiamo lavorato in questo mondo con passione, entusiasmo ma anche professionalità, e questa cooperazione è per Yamaha una possibilità di avere una spinta esterna che stimoli anche i suoi prodotti”. Quindi non hai dovuto insistere molto?
“Beh… è stato un fidanzamento non proprio brevissimo, ma che ci ha portato a condividere gli stessi valori di serietà e di passione verso questo mercato”.
“Il piano prevede di avere, alla fine del prossimo anno, il 250 4T Enduro, che verrà schierato anch’esso al vertice delle competizioni mondiali. Poi stiamo pensando di sviluppare la 450 da Enduro. E vogliamo che tutte le nostre XE siano omologate Euro5: una sfida nella sfida, ma siamo fiduciosi"
Dopo questi 2T Fantic su base Yamaha sono previsti anche modelli 4T. Qual è la road map del futuro?
“Il piano prevede di avere, alla fine del prossimo anno, il 250 4T Enduro, che verrà schierato anch’esso al vertice delle competizioni mondiali. Poi stiamo pensando di sviluppare la 450 da Enduro. E vogliamo che tutte le nostre XE siano omologate Euro5: una sfida nella sfida, ma siamo fiduciosi. Questo, al momento, è il nostro piano per il futuro: essere presenti nel mondo dell’Enduro in tutte le categorie, e nel mondo del Cross con il 125 e 250 2T”. È giusto affermare che sarete il braccio armato di Yamaha nel mondo dell’Enduro?
“Sì, possiamo anche dire così”. Una cosa è certa, l’ottimismo che si respira oggi in Fantic.
“È un ottimismo che deriva dalla passione, quando vedi che la passione si tramuta anche in risultati commerciali. Il team che abbiamo messo in piedi abbina la grande professionalità ed esperienza di persone che hanno fatto la storia del motociclismo alla carica di giovani ingegneri scatenati, che vedono in questa storia un’opportunità fantastica per il loro sviluppo. Oggi Fantic si sta dimostrando una scuola anche dal punto di vista professionale”. Resta qualcosa che non ti ho chiesto?
“No. Anzi, una cosa sì: stiamo vivendo tutti un momento fantastico dal punto di vista sia personale sia aziendale. E spero che questo momento prosegua nel futuro, perché il mondo delle moto ha bisogno anche di grande passione, qualcosa che noi ci portiamo dentro da sempre”.
“Il piano prevede di avere, alla fine del prossimo anno, il 250 4T Enduro, che verrà schierato anch’esso al vertice delle competizioni mondiali. Poi stiamo pensando di sviluppare la 450 da Enduro. E vogliamo che tutte le nostre XE siano omologate Euro5: una sfida nella sfida, ma siamo fiduciosi. Questo, al momento, è il nostro piano per il futuro: essere presenti nel mondo dell’Enduro in tutte le categorie, e nel mondo del Cross con il 125 e 250 2T”. È giusto affermare che sarete il braccio armato di Yamaha nel mondo dell’Enduro?
“Sì, possiamo anche dire così”. Una cosa è certa, l’ottimismo che si respira oggi in Fantic.
“È un ottimismo che deriva dalla passione, quando vedi che la passione si tramuta anche in risultati commerciali. Il team che abbiamo messo in piedi abbina la grande professionalità ed esperienza di persone che hanno fatto la storia del motociclismo alla carica di giovani ingegneri scatenati, che vedono in questa storia un’opportunità fantastica per il loro sviluppo. Oggi Fantic si sta dimostrando una scuola anche dal punto di vista professionale”. Resta qualcosa che non ti ho chiesto?
“No. Anzi, una cosa sì: stiamo vivendo tutti un momento fantastico dal punto di vista sia personale sia aziendale. E spero che questo momento prosegua nel futuro, perché il mondo delle moto ha bisogno anche di grande passione, qualcosa che noi ci portiamo dentro da sempre”.