Mentre (come ci si aspettava) i grandi costruttori rincorrono, annunciando programmi accelerati di sviluppo in campo elettrico, chi è partito prima può già vantare un’esperienza che non sarà facile recuperare. È il caso dell’italiana Tacita, azienda torinese partita da una gamma di off-road piuttosto tecniche e che può annunciare oggi di aver superato senza problemi i 120.000 km percorsi con la sua moto-laboratorio.

La T-Rally del test non si è peraltro solo sobbarcata il classico casa-ufficio, ma ha partecipato a viaggi come l’HardAlpiTour (2014 e 2015), o il WinterHeroes 2016, dove era guidata da un signore che non lesina certo il gas: Franco Picco. Caldo e freddo, pianura e montagna, città e fuoristrada accumulando chilometri su chilometri fino al traguardo dei 120.000 km, che per una moto tradizionale coincidono spesso con la vecchiaia estrema mentre la T-Rally è rimasta frizzante, mantenendo prestazioni vicine a quando era nuova.

Stando alle dichiarazioni della Casa, il motore elettrico abbinato alla trasmissione auto-costruita con cambio e frizione non ha accusato alcun problema, e dopo oltre 1.700 ricariche anche le batterie litio-polimero non hanno mostrato apprezzabili diminuzioni della capacità (la vita media di questo tipo di celle è di circa 4.000 cicli). Le stesse celle avevano peraltro iniziato la loro vita sul prototipo che corse il Rally africano del Merzouga, in Africa, nel 2012.

Nel frattempo la gamma Tacita si evolve con un occhio più attento alle moto stradali. Recentemente rivista con aggiornamenti estetici, ma anche tecnici per motore e batteria, promette per il 2019 un consistente risparmio di peso a fronte di prestazioni migliori. Sulla nuova piattaforma saranno basati diversi nuovi modelli, a partire dalla T-Cruise che Tacita dovrebbe lanciare nel corso dell’anno, e che promette di essere la moto elettrica con maggiore autonomia al mondo.