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Kawasaki Vulcan S: un po' cruiser un po' naked
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Svelata la prima delle novità che Kawasaki porterà a Milano in occasione di EICMA 2014. Una sport cruiser compatta, disegnata intorno al telaio e il motore della Versys 650
Kawasaki toglie i veli alla prima delle novità che porterà a EICMA 2014. Si chiama Vulcan S e dà un taglio netto con il resto delle "medie" cruiser di Akashi, adottando un look più sportivo rispetto al resto della famiglia delle "VN 900" e abbandonando il tradizionale "taglio" a V del motore raffreddato a liquido e il telaio a doppia culla. Al loro posto, infatti, la nuova Vulcan S adotta il più piccolo bicilindrico frontemarcia da 649 cc della Versys, dalla quale eredita anche l'ammortizzatore asimmetrico (regolabile nel precarico della molla) e il telaio a traliccio in tubi di acciaio, ridisegnato nella zona posteriore per dare il tagli ribassato classico delle cruiser.
Oltre al telaio reggisella, l'ossatura della Vulcan S si differenzia anche nelle quote ciclistiche, modificate per meglio sposare l'idea del progetto. Così l'angolo d'inclinazione del cannotto di sterzo si apre fino a 31°, mentre l'avancorsa e l'interasse sono rispettivamente di 120 mm e 1.575 mm. Valori che comunque restano nettamente più contenuti rispetto a quelli delle VN 900, così come la lunghezza, la larghezza e il peso (225 kg in ordine di marcia, 3 in più per la versione ABS). Tutto a vantaggio di una maggiore facilità di guida della Vulcan S, moto che anche per il suo appeal sportiveggiante (ecco giustificata la "S" nel nome) dato dal faro "da naked" e dai cerchi in lega, ben si adatta all'uso urbano ed extra.
Per quanto riguarda il motore, la scheda tecnica del bicilindrico parla chiaro, un pizzico di potenza in meno e stessa dose di kgm, entrambi a regimi più bassi, in favore di un'erogazione più pronta e brillante ai bassi e medi regimi. La Vulcan S, infatti, gode di 61 CV a 7.500 giri e di una coppia massima di 63 Nm a 6.600 giri, sfruttati tramite un cambio che mantiene la stessa rapportatura della Versys. Per ultimo, ma non meno interessante, la possibilità di regolare non solo nella distanza le le leve di freno e frizione, ma anche la posizione di manubrio e pedane su tre step diversi, così da permettere al pilota di cucirsi su misura la posizione di guida, tenendo invece ferma la sella, posta a 705 mm da terra.
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