MV Agusta Brutale 675

Grazie alle strade chiuse al traffico dalla polizia locale di Schiranna, abbiamo potuto spingere più del normale e la Brutale 675 ha sempre risposto con maggior precisione agli stress di guida imposti. Le sospensioni sono molto sostenute e la sella è dura: il comfort non è il suo forte, ma è già in arrivo una sella più morbida, come accessorio. In cambio la B3, come la chiamano in MV, regala un ottimo feeling di guida.

Molto caricata sull'anteriore, infonde sicurezza a centro curva e le eventuali perdite di aderenza del posteriore in accelerazione sono gestite dall'elettronica. La 675 è infatti dotata di quattro mappe motore e otto livelli di intervento del controllo di trazione, oltre alla possibilità di creare una propria mappatura "custom" incrociando le caratteristiche di quelle già in memoria. Un plus che rende questa piccola naked la più avanzata e completa del suo settore.

La frenata è potente e gestibile con due sole dita per quel che riguarda l'avantreno, mentre il freno posteriore è molto meno modulabile, si passa da una leggera decelerazione al bloccaggio piuttosto rapidamente, comportamento che potrebbe essere imputabile anche alla distribuzione dei pesi che, a sensazione, è piuttosto avanzata. L'antisaltellamento è molto ben tarato: nelle scalate più rapide e cattive si avverte appena il pattinamento della frizione che evita il bloccaggio della ruota.

Il segreto della MV è il suo motore!

Il tre cilindri, strettamente derivato da quello dell'F3 (i due motori hanno il 95 % delle parti in comune, quello della naked è meno compresso grazie a nuovi pistoni e più "morbido" per le camme meno spinte) ci è piaciuto parecchio: chiaramente i regimi di utilizzo sono spostati verso l'alto rispetto a una "mille", ma se si dà retta più all'"orecchio" che al contagiri questa caratteristica non influisce sulla guida. Grazie al sistema full ride by wire, ovvero all'acceleratore elettronico (spariti i cavi che fuoriescono dalla manopola, sostituiti da fili elettrici), basta spalancare il gas perché il motore prenda giri in modo regolare e con un'ottima spinta dai 7000 giri in su. L'allungo verso il limitatore è furioso e non è difficile ritrovarsi con la ruota anteriore che accarezza il terreno sotto la spinta dei 6,63 kgm dichiarati a 12.000 giri (i motoristi però sono riusciti a rendere disponibile l'80 % della coppia fina dai 4750 giri). il tiro ai medi (per questo motore) regimi, quelli che si usano normalmente, è sostenuto e non costringe a un uso esasperato del cambio, rapportato piuttosto lungo e dal funzionamento preciso e rapido (disponibile la versione della B3 già accessoriata con il cambio elettronico, a 9390 euro f.c.). Si tratta di un modello sul quale l'azienda varesina conta molto e visto il fascino del Marchio in questo caso è accompagnato da alti contenuti tecnici e da una guidabiltà entusiasmante, le premesse ci sono tutte per un successo sul mercato.

E ora guardate la MV nella gallery!