Moto & Scooter
Aprilia Dorsoduro 1200
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La fun bike veneta monta ruote più leggere, adotta un motore dall'elettronica evoluta e sfoggia piccoli ritocchi estetici. Ma la novità è nel prezzo, 11.190 euro c.i.m., Traction Control e ABS compresi
Catania - L'Etna non sembra una montagna normale nemmeno coperta di neve. Lo vediamo apparire tra le fronde degli alberi mentre corriamo in sella alla nostra Aprilia Dorsoduro 1200. La nuova Aprilia è perfetta per queste strade tutte curve e dal fondo poco regolare: la posizione in sella offre il pieno controllo, il bicilindrico a V di 90° è un tripudio di coppia ad ogni regime. L'impianto frenante, poi, con ABS, e l'elettronica di controllo motore garantiscono un alto livello di sicurezza. Per non parlare delle Pirelli Diablo Rosso II che sono semplicemente spettacolari per grip e maneggevolezza. Insomma la nuova Dorsoduro ci è piaciuta molto ma in fondo non è una sorpresa, in Aprilia le moto le sanno fare, eccome, e la Dorsoduro meriterebbe un successo commerciale ancora superiore alle 13.000 unità vendute dal 2008.
Nata per far discutere!
Nata per far discutere!
Una moto che fa rumore!
Una moto per tutto o una moto per niente? Ne abbiamo discusso parecchio tra colleghi: c'è chi classifica la Dorsoduro come una fun bike, un oggetto in grado di offrire emozioni ma in fondo poco utile.
Noi stiamo dalla parte di chi invece apprezza lo stile e il comfort senza troppi fronzoli ma efficace, la postura in sella e le prestazioni della ciclistica e del motore. Ci è piaciuta molto la versione accessoriata per i viaggi, incredibile come una mangia curve possa diventare un cargo senza perdere in stile e abitabilità per il pilota.
Le strade che portano alla vetta dell'Etna ci sono precluse causa neve - peccato, il loro asfalto consente pieghe da paura! – ma non per questo ci siamo persi il divertimento. La posizione offre un perfetto controllo e solo a velocità ben oltre il limite autostradale si percepisce la spinta del vento sulle braccia. Non abbiamo rilevato il tipico "wave", l'oscillazione dell'avantreno, che spesso fa parte della dinamica delle naked. Merito delle quote ciclistiche e della distribuzione dei pesi che premiano la stabilità.
La maneggevolezza ridotta era infatti il limite della passata versione, ma i cerchi della Tuono hanno ridotto parecchio il momento delle ruote e di questo ha beneficiato l'handling della moto in generale. In più il 180/55 posteriore calza a pennello sul canale da 6". Nei destra-sinistra la Dorsoduro scende in piega con precisione e il pilota porta la moto in piega con facilità grazie all'ottimo appiglio fornito dai fianchi del serbatoio e dal manubrio ampio.
Non è fulminea nell'azione come la sorella da 750 cc, ma il carattere della sua cilcistica ben si adatta alle prestazioni del propulsore, 130 CV a 8700 giri e soprattutto quasi 12 kgm di coppia a 7200 giri, in soldoni, una spinta costante lungo tutto l'arco di utilizzo.
Tutto questo ben di dio è controllato dall'elettronica che regola le prestazioni con tre mappe, Sport, Touring e Rain: la prima eroga la potenza senza filtri, la seconda smussa la risposta del motore mantenendo la potenza massima, la terza porta a 100 CV la potenza massima. In più c'è il Traction Control Aprilia che interviene con due soglie di taglio della potenza. Quando la ruota posteriore slitta, il TC riduce la coppia motrice chiudendo le farfalle. Il pilota percepisce una diminuzione molto dolce della spinta. Se chi guida valuta che le condizioni consentono uno spin maggiore della ruota posteriore, può decidere di accelerare ancora e allora il sistema consente lo slittamento fino alla seconda soglia di sicurezza. Tutto ciò significa che si può derapare in accelerazione e sotto il controllo dell'elettronica. Mica male, eh? Il TC è selezionabile su due livelli, più o meno invasivi.
Una moto elettronica!
Noi stiamo dalla parte di chi invece apprezza lo stile e il comfort senza troppi fronzoli ma efficace, la postura in sella e le prestazioni della ciclistica e del motore. Ci è piaciuta molto la versione accessoriata per i viaggi, incredibile come una mangia curve possa diventare un cargo senza perdere in stile e abitabilità per il pilota.
Le strade che portano alla vetta dell'Etna ci sono precluse causa neve - peccato, il loro asfalto consente pieghe da paura! – ma non per questo ci siamo persi il divertimento. La posizione offre un perfetto controllo e solo a velocità ben oltre il limite autostradale si percepisce la spinta del vento sulle braccia. Non abbiamo rilevato il tipico "wave", l'oscillazione dell'avantreno, che spesso fa parte della dinamica delle naked. Merito delle quote ciclistiche e della distribuzione dei pesi che premiano la stabilità.
La maneggevolezza ridotta era infatti il limite della passata versione, ma i cerchi della Tuono hanno ridotto parecchio il momento delle ruote e di questo ha beneficiato l'handling della moto in generale. In più il 180/55 posteriore calza a pennello sul canale da 6". Nei destra-sinistra la Dorsoduro scende in piega con precisione e il pilota porta la moto in piega con facilità grazie all'ottimo appiglio fornito dai fianchi del serbatoio e dal manubrio ampio.
Non è fulminea nell'azione come la sorella da 750 cc, ma il carattere della sua cilcistica ben si adatta alle prestazioni del propulsore, 130 CV a 8700 giri e soprattutto quasi 12 kgm di coppia a 7200 giri, in soldoni, una spinta costante lungo tutto l'arco di utilizzo.
Tutto questo ben di dio è controllato dall'elettronica che regola le prestazioni con tre mappe, Sport, Touring e Rain: la prima eroga la potenza senza filtri, la seconda smussa la risposta del motore mantenendo la potenza massima, la terza porta a 100 CV la potenza massima. In più c'è il Traction Control Aprilia che interviene con due soglie di taglio della potenza. Quando la ruota posteriore slitta, il TC riduce la coppia motrice chiudendo le farfalle. Il pilota percepisce una diminuzione molto dolce della spinta. Se chi guida valuta che le condizioni consentono uno spin maggiore della ruota posteriore, può decidere di accelerare ancora e allora il sistema consente lo slittamento fino alla seconda soglia di sicurezza. Tutto ciò significa che si può derapare in accelerazione e sotto il controllo dell'elettronica. Mica male, eh? Il TC è selezionabile su due livelli, più o meno invasivi.
Una moto elettronica!
Quando l'elettronica conta!
L'elettronica gestisce anche l'impianto frenante: la risposta pronta e potente dei dischi anteriori potrebbe forse disturbare chi non è abituato ad un impianto di alto livello come quello della Dorsoduro 1200, ma l'ABS fornisce sempre la sicurezza, reale e "psicologica", necessaria a sfruttarlo al massimo.
Il sistema interviene spesso sul disco posteriore (chi scrive lo usa parecchio), mentre per avvertirne l'azione all'avantreno bisogna davvero insistere con la leva al manubrio. La scorrevolezza della forcella e del mono, entrambi tarati di serie sul rigido, sono in grado di offrire un buon comfort pur con caratteristiche marcatamente sportive.
Al retrotreno la risposta è un po' secca sulle asperità più marcate, ma bisogna considerare che siamo in sella a una "divoracurve"! Un'attitudine che viene esaltata dai percorsi più impegnativi e tortuosi e anche gli asfalti irregolari, quelli che fermano le supersportive, vengono digeriti senza problemi dalla Dorsosduro 1200.
E ora guardiamo la gallery!
Il sistema interviene spesso sul disco posteriore (chi scrive lo usa parecchio), mentre per avvertirne l'azione all'avantreno bisogna davvero insistere con la leva al manubrio. La scorrevolezza della forcella e del mono, entrambi tarati di serie sul rigido, sono in grado di offrire un buon comfort pur con caratteristiche marcatamente sportive.
Al retrotreno la risposta è un po' secca sulle asperità più marcate, ma bisogna considerare che siamo in sella a una "divoracurve"! Un'attitudine che viene esaltata dai percorsi più impegnativi e tortuosi e anche gli asfalti irregolari, quelli che fermano le supersportive, vengono digeriti senza problemi dalla Dorsosduro 1200.
E ora guardiamo la gallery!
Galleria fotografica
Dati tecnici
Motore
2 cilindri V di 90° a 4 tempi, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 106,0x67,8 mm; cilindrata 1197 cc; rapporto di compressione 12,0:1. Distribuzione bialbero a camme in testa con comando a misto catena/ingranaggi e 4 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica con sistema ride by wire e tre mappe motore selezionabili (Sport, Touring e Rain). Sistema di accensione a doppia candela. Controllo di trazione ATC (Aprilia Traction Control). Capacità serbatoio carburante 15 litri (di cui 3,5 di riserva). Lubrificazione a carter umido.
Trasmissione
Primaria ad ingranaggi (40/69), finale a catena (16/40). Frizione multidisco in bagno d'olio e comando idraulico. Cambio a sei marce.
Ciclistica
Telaio a traliccio in acciaio con piastre laterali in alluminio; inclinazione cannotto di sterzo 27,3°, avancorsa 118 mm; sospensione anteriore, forcella rovesciata da 43 mm completamente regolabile, escursione ruota 160 mm; sospensione posteriore, forcellone con monoammortizzatore completamente regolabile, escursione ruota 155 mm. Cerchi: anteriore 3,50x17", posteriore 6,00x17". Pneumatici: anteriore 120/70-ZR17, posteriore 180/55-ZR17. Freni: anteriore a doppio disco flottante in acciaio da 320 mm e pinze con attacco radiale a 4 pistoncini, posteriore a disco singolo in acciaio da 240 mm e pinza a singolo pistoncino. Sistema ABS Continental
Dimensioni (mm) e peso
Lunghezza 2248, larghezza 925, altezza sella 870, interasse 1528. Peso a secco 209 kg.
Potenza 96 kW (130 CV) a 8700 giri, coppia 115 Nm (11,7 kgm) a 7200 giri.
2 cilindri V di 90° a 4 tempi, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 106,0x67,8 mm; cilindrata 1197 cc; rapporto di compressione 12,0:1. Distribuzione bialbero a camme in testa con comando a misto catena/ingranaggi e 4 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica con sistema ride by wire e tre mappe motore selezionabili (Sport, Touring e Rain). Sistema di accensione a doppia candela. Controllo di trazione ATC (Aprilia Traction Control). Capacità serbatoio carburante 15 litri (di cui 3,5 di riserva). Lubrificazione a carter umido.
Trasmissione
Primaria ad ingranaggi (40/69), finale a catena (16/40). Frizione multidisco in bagno d'olio e comando idraulico. Cambio a sei marce.
Ciclistica
Telaio a traliccio in acciaio con piastre laterali in alluminio; inclinazione cannotto di sterzo 27,3°, avancorsa 118 mm; sospensione anteriore, forcella rovesciata da 43 mm completamente regolabile, escursione ruota 160 mm; sospensione posteriore, forcellone con monoammortizzatore completamente regolabile, escursione ruota 155 mm. Cerchi: anteriore 3,50x17", posteriore 6,00x17". Pneumatici: anteriore 120/70-ZR17, posteriore 180/55-ZR17. Freni: anteriore a doppio disco flottante in acciaio da 320 mm e pinze con attacco radiale a 4 pistoncini, posteriore a disco singolo in acciaio da 240 mm e pinza a singolo pistoncino. Sistema ABS Continental
Dimensioni (mm) e peso
Lunghezza 2248, larghezza 925, altezza sella 870, interasse 1528. Peso a secco 209 kg.
Potenza 96 kW (130 CV) a 8700 giri, coppia 115 Nm (11,7 kgm) a 7200 giri.