Victory Judge: ispirata alle Muscle Car

Essenziale, cattiva e performante: sono questi i caratteri salienti della nuova Victory Judge, neonata proposta del brand del gruppo Polaris.
Concepita non come una "entry level" della gamma, nonostante il prezzo di 14.000 dollari la posizioni come modello di accesso tra le Victory, la nuova Judge è stata disegnata pensando alle Muscle Car americane degli anni Sessanta.
Il propulsore è lo stesso che spinge il resto della gamma, il performante "V" di 50° Freedom da 106 c.i. (1.730 cc), raffreddato ad aria e olio e alimentato a iniezione elettronica.

Inedite sono le sovrastrutture: manubrio tipo drag bar, parafanghi e serbatoio affilati sono tutti nuovi, così come la linea del codone che integra il gruppo ottico posteriore a forma di freccia, abbinato a indicatori di direzione aguzzi. Nuovo anche il fanale anteriore, sovrastato da una strumentazione essenziale composta da un unico elemento circolare.
La sella, il cui piano di seduta è posto ad appena 658 mm, si presenta particolarmente incassata ed è abbinata a pedane montate in posizione centrale.

Nuovi, rispetto alle Victory di questa categoria, sono i cerchi da 16" il cui disegno a cinque razze richiama proprio quello delle poderose auto V8 dei mitici "Sixties": se all'avantreno c'è un pneumatico da 130/90, insolitamente sottile è la gomma posteriore da 140/90. Questo renderà certamente la Judge più agile delle altre Victory, complici anche misure di avancorsa e inclinazione del cannotto più snelle.
Piuttosto tradizionale la ciclistica: forcella telescopica all'avantreno e mono posteriore; disco anteriore (singolo) e posteriore sono da 300 mm, con pinze a quattro e due pistoncini. Il peso a secco è di 300 kg.
La Victory Judge sarà disponibile in Gloss Black, Suede Nuclear Sunset o Sunset Red.