Moto & Scooter
Garelli GSP 50: dna sportivo
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Per i ragazzi che non vogliono passare inosservati ecco uno scooterino dal look racing e dal prezzo interessante: 2040 euro "chiavi in mano"
Ci sono scooter progettati solo per fare da commuter nei percorsi quotidiani, altri che sanno anche emozionare e che fanno anche bella figura davanti a scuola. La Garelli ha centrato l'obiettivo presentando il GSP, uno scooter sportivo molto curato e dal look accattivante.
Scopri i particolari del Garelli GSP, clicca qui!
Il GSP, come tutti gli ultimi Garelli, è realizzato in Cina ma viene assemblato alle porte di Milano e la qualità costruttiva che ne risulta è più che buona. Le plastiche sono solide, gli accoppiamenti precisi.
La dotazione di questo cinquantino è nella media, ma si fanno apprezzare alcuni dettagli, come i dischi freno "wave", sia all'anteriore sia al posteriore, e lo scarico corto e stretto, dal look sportivo.
Spicca poi la strumentazione "hi-tech" composta da una serie d'indicatori luminosi e da un compatto display digitale che offre tutte le informazioni necessarie.
Il motore che equipaggia il GSP è un pimpante monocilindrico a due tempi, raffreddato a liquido, alimentato da un carburatore. Un'unità che, nonostante i limiti imposti dal Codice offre, come abbiamo verificato, una bella spinta ai bassi regimi. Soprattutto ha ancora quel tintinnio che agli amanti del due tempi regala emozioni uniche.
Il peso dichiarato, di 89 kg, è nella media, ma l'equilibrio complessivo fa sembrare lo scooter ancora più leggero quando si sta in sella. Il GSP è sportivo, ma è anche pratico e offre una discreta capacità di carico: nel sottosella trova posto un casco jet, mentre la pedana è spaziosa, sebbene sia attraversata da un piccolo tunnel centrale.
Su strada si apprezza la posizione di guida, nettamente più aggressiva che su altri modelli di pari cilindrata. Il busto, infatti, è leggermente caricato in avanti e le braccia impugnano, quasi come su una moto sportiva, quelli che sembrano due piccoli semi manubri che danno una sensazione di controllo assoluta quando si vuole guidare con un piglio deciso, mentre limitano un po' la maneggevolezza quando si tratta di guizzare tra le auto.
La dotazione di questo cinquantino è nella media, ma si fanno apprezzare alcuni dettagli, come i dischi freno "wave", sia all'anteriore sia al posteriore, e lo scarico corto e stretto, dal look sportivo.
Spicca poi la strumentazione "hi-tech" composta da una serie d'indicatori luminosi e da un compatto display digitale che offre tutte le informazioni necessarie.
Il motore che equipaggia il GSP è un pimpante monocilindrico a due tempi, raffreddato a liquido, alimentato da un carburatore. Un'unità che, nonostante i limiti imposti dal Codice offre, come abbiamo verificato, una bella spinta ai bassi regimi. Soprattutto ha ancora quel tintinnio che agli amanti del due tempi regala emozioni uniche.
Il peso dichiarato, di 89 kg, è nella media, ma l'equilibrio complessivo fa sembrare lo scooter ancora più leggero quando si sta in sella. Il GSP è sportivo, ma è anche pratico e offre una discreta capacità di carico: nel sottosella trova posto un casco jet, mentre la pedana è spaziosa, sebbene sia attraversata da un piccolo tunnel centrale.
Su strada si apprezza la posizione di guida, nettamente più aggressiva che su altri modelli di pari cilindrata. Il busto, infatti, è leggermente caricato in avanti e le braccia impugnano, quasi come su una moto sportiva, quelli che sembrano due piccoli semi manubri che danno una sensazione di controllo assoluta quando si vuole guidare con un piglio deciso, mentre limitano un po' la maneggevolezza quando si tratta di guizzare tra le auto.
Il comfort a bordo è leggermente inficiato dalla taratura rigida delle sospensioni ma è comunque discreto, anche perché la sella è generosamente imbottita.
Il Garelli GSP ha un interasse piuttosto lungo per essere un cinquantino e su strada è offre sicuramente più stabilità (merito anche della generosa sezione delle gomme) che reattività. Il motore, come dicevamo, è brioso: ha un buono spunto da fermo e raggiunge in un lampo la velocità massima consentita, cioè i 45 km/h.
In frenata l'impianto si rivela meno potente di quanto i dischi wave farebbero supporre, ma viste le limitate prestazioni, il GSP garantisce spazi di arresto sempre contenuti.
Per non farci mancare nulla, oltre che per le vie della città abbiamo voluto mettere il GSP alla prova anche in pista. In un tracciato realizzato ad hoc per i cinquantini, il GSP si è rivelato divertente oltre le aspettative. In inserimento curva è velocissimo, mentre è risultato più lento nei rapidi cambi di direzione.
Se adesso vi è venuta voglia di provarlo e non riuscite ad aspettare… iniziate a fare i primi test sul sito della Garelli dove è disponibile un divertente videogioco che ha come protagonista proprio il GSP che vedete nelle foto.
Per provare, clicca qui!
Il Garelli GSP ha un interasse piuttosto lungo per essere un cinquantino e su strada è offre sicuramente più stabilità (merito anche della generosa sezione delle gomme) che reattività. Il motore, come dicevamo, è brioso: ha un buono spunto da fermo e raggiunge in un lampo la velocità massima consentita, cioè i 45 km/h.
In frenata l'impianto si rivela meno potente di quanto i dischi wave farebbero supporre, ma viste le limitate prestazioni, il GSP garantisce spazi di arresto sempre contenuti.
Per non farci mancare nulla, oltre che per le vie della città abbiamo voluto mettere il GSP alla prova anche in pista. In un tracciato realizzato ad hoc per i cinquantini, il GSP si è rivelato divertente oltre le aspettative. In inserimento curva è velocissimo, mentre è risultato più lento nei rapidi cambi di direzione.
Se adesso vi è venuta voglia di provarlo e non riuscite ad aspettare… iniziate a fare i primi test sul sito della Garelli dove è disponibile un divertente videogioco che ha come protagonista proprio il GSP che vedete nelle foto.
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