Moto & Scooter
Breganze SF 750
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Dall'incontro di un gruppo di appassionati sul web è nata una piccola factory che ha un sogno: far rinascere le moto arancioni
Per molti le Laverda sono state e sono tutt'ora delle moto uniche, tanto che intorno a loro si è creata una sorta di culto.
Anche oggi che il marchio Laverda "riposa" nei cassetti del Gruppo Piaggio in attesa di chissà quale futuro gli appassionati continuano ad inseguire un sogno: rivedere una nuova moto arancione. Ma c'è chi non ha voluto più aspettare... E così nel 2009 inizia la storia della neonata Breganze Moto.
Anche oggi che il marchio Laverda "riposa" nei cassetti del Gruppo Piaggio in attesa di chissà quale futuro gli appassionati continuano ad inseguire un sogno: rivedere una nuova moto arancione. Ma c'è chi non ha voluto più aspettare... E così nel 2009 inizia la storia della neonata Breganze Moto.
Una linea arancione ricalca l’orizzonte, un suono sordo e antico l’accompagna… Inizia così la storia della neonata Breganze Moto
La passione per un oggetto spesso trova sul web la sua consacrazione. E non è un caso che su internet ci siano pagine e pagine dedicate ai modelli più celebri prodotti negli stabilimenti Laverda. E proprio da un incontro virtuale su un forum di un gruppo di appassionati è nata l'idea di costruire la 750 SF che abbiamo visto in anteprima alla 68° edizione dell'Eicma.
Definire la 750 SF solo una special è però riduttivo. La moto è nata da un'idea di Davide Carboniero che dopo mesi di studi è arrivato alla realizzazione di una naked aggressiva ma con evidenti richiami al passato. La matita è passata a Pino Cincotta il designer che l'ha plasmata e il risultato è questa "Street Cafe", ovvero una moto che sta a metà tra le cafè racers degli Anni 70 e le moderne e muscolose "streetfighters".
Ogni particolare sulla Breganze SF 750 è stato disegnato appositamente e il risultato è una moto esclusiva come potete vedere voi stessi nelle foto.
Definire la 750 SF solo una special è però riduttivo. La moto è nata da un'idea di Davide Carboniero che dopo mesi di studi è arrivato alla realizzazione di una naked aggressiva ma con evidenti richiami al passato. La matita è passata a Pino Cincotta il designer che l'ha plasmata e il risultato è questa "Street Cafe", ovvero una moto che sta a metà tra le cafè racers degli Anni 70 e le moderne e muscolose "streetfighters".
Ogni particolare sulla Breganze SF 750 è stato disegnato appositamente e il risultato è una moto esclusiva come potete vedere voi stessi nelle foto.
Il prezzo per ora è all'incirca di 20.000 euro. La moto vista in Fiera è in vendita già in configurazione Euro 3 ed è coperta da una garanzia di due anni.
Per informazioni
https://www.breganzemotorcycles.com/
Per informazioni
https://www.breganzemotorcycles.com/
Come è fatta
La SF750 si ispira alla versione corsaiola Super Freni prodotta dal 1970 al 1976.
Sfoggia un telaio a traliccio in tubi al cromo molibdeno che lascia in bella vista il motore bicilindrico frontemarcia da 748 cc. Quest'unità è una di quelle "rimaste" fra quelle prodotte quando la fabbrica era stata spostata a Zanè negli Anni 90 e che i soci della Breganze e sotto la supervisione di Enzo D'Angelo il motorista hanno opportunamente rivisto nella messa a punto per migliorarne le prestazioni ma anche per incrementarne l'affidabilità. Ora il bicilindrico, otto valvole, con distribuzione bialbero eroga 85 CV a 8300 giri e vanta una coppia di 75 Nm a 7200 giri. L'alimentazione si affida a un sistema ad iniezione della Weber Marelli.
All'anteriore svetta una forcella a steli rovesciati da 41 mm mentre al posteriore troviamo una coppia di ammortizzatori laterali Ohlins. Entrambe le sospensioni sono completamente regolabili.
L'impianto frenante è molto raffinato e all'anteriore si notano i due dischi da 320 mm flottanti della Galfer su cui lavora una pinza ricavata dal pieno sempre Galfer a quattro pistoncini. Al posteriore è stata montata una pinza Brembo a due pistoncini che lavora su un disco da 245 mm.
I cerchi, rigorosamente a raggi, sono della Kineo, mentre l'impianto di scarico e tutti gli accessori montati sulla moto sono realizzati artigianalmente dalla Free Spirits.
Sfoggia un telaio a traliccio in tubi al cromo molibdeno che lascia in bella vista il motore bicilindrico frontemarcia da 748 cc. Quest'unità è una di quelle "rimaste" fra quelle prodotte quando la fabbrica era stata spostata a Zanè negli Anni 90 e che i soci della Breganze e sotto la supervisione di Enzo D'Angelo il motorista hanno opportunamente rivisto nella messa a punto per migliorarne le prestazioni ma anche per incrementarne l'affidabilità. Ora il bicilindrico, otto valvole, con distribuzione bialbero eroga 85 CV a 8300 giri e vanta una coppia di 75 Nm a 7200 giri. L'alimentazione si affida a un sistema ad iniezione della Weber Marelli.
All'anteriore svetta una forcella a steli rovesciati da 41 mm mentre al posteriore troviamo una coppia di ammortizzatori laterali Ohlins. Entrambe le sospensioni sono completamente regolabili.
L'impianto frenante è molto raffinato e all'anteriore si notano i due dischi da 320 mm flottanti della Galfer su cui lavora una pinza ricavata dal pieno sempre Galfer a quattro pistoncini. Al posteriore è stata montata una pinza Brembo a due pistoncini che lavora su un disco da 245 mm.
I cerchi, rigorosamente a raggi, sono della Kineo, mentre l'impianto di scarico e tutti gli accessori montati sulla moto sono realizzati artigianalmente dalla Free Spirits.
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