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Moto & Scooter
Husqvarna: lo stand
il 02/11/2010 in Moto & Scooter
Allo stand della casa italo-bavarese arriva la concept Mille3 e le nuove SMR449 e SMR511. Piccoli ritocchi per la gamma delle 125 e nuove colorazioni per la SMR630
Husqvarna: lo stand
Al salone di Milano l'Husqvarna ha tolto i veli ad un'avveniristica concept bike, la Mille3 che Dopo aver presentato tutta la gamma motocross ed enduro al salone di Colonia Intermot, Husqvarna svela per la prima volta al pubblico una gamma da supermotard profondamente rinnovata.
Completamente nuovi sono i modelli SMR449 e SMR511 che sono stati sviluppati sulla base dei modelli da enduro e motocross.
Si tratta di moto già pronte per le gare in pista ma ugualmente utilizzabili anche nel trasporto quotidiano grazie all'estrema facilità di guida, maneggevolezza e sfruttabilità del propulsore.
Si tratta di moto già pronte per le gare in pista ma ugualmente utilizzabili anche nel trasporto quotidiano grazie all'estrema facilità di guida, maneggevolezza e sfruttabilità del propulsore.
La gamma motard 125 ha due nuove versioni di colore così come gli SMR630. Anche le rispettive versioni WRE125 e TE630 dual purpose sono state riviste in alcuni particolari e adottano nuove colorazioni che riprendono le grafiche dei modelli racing 2011.
Con il concept "Mille3", Husqvarna materializza una nuova visione del mezzo a due ruote, essenziale ed aggressivo.
La linea è lunga, bassa e slanciata e caratterizzata da tagli decisi, il codone è vagamente retrò.
Il motore è un tre cilindri a V di 930 cc ad iniezione, che sfrutta cilindri e testate derivati dai propulsori off-road di ultima generazione, disposti con termiche separate.
Il telaio in acciaio ha un trave centrale e la doppia trave posteriore con capriata in alluminio.
Le dimensioni sono importanti, il passo lungo e la seduta molto bassa.
Freni e sospensioni sono da ipersportiva. La posizione di guida è aggressiva e caricata in avanti, per via del manubrio alto e delle pedane arretrate.
La linea è lunga, bassa e slanciata e caratterizzata da tagli decisi, il codone è vagamente retrò.
Il motore è un tre cilindri a V di 930 cc ad iniezione, che sfrutta cilindri e testate derivati dai propulsori off-road di ultima generazione, disposti con termiche separate.
Il telaio in acciaio ha un trave centrale e la doppia trave posteriore con capriata in alluminio.
Le dimensioni sono importanti, il passo lungo e la seduta molto bassa.
Freni e sospensioni sono da ipersportiva. La posizione di guida è aggressiva e caricata in avanti, per via del manubrio alto e delle pedane arretrate.
La nuova gamma SMR 449 e 511 si distingue per il nuovo design e per le soluzioni tecniche adottate.
La linea è slanciata, con il pannello laterale che integra il convogliatore e la tabella porta numero laterale; la sella, lunga dal parafango posteriore al cannotto di sterzo, permette ampia libertà di movimento longitudinale sulla moto.
Le grafiche sui pannelli laterali sono inglobate al pannello con la tecnologia In Mould e la parte del serbatoio che ospita la pompa benzina capiente 2 litri (la riserva) è costruita in materiale trasparente per un monitoraggio del livello di carburante.
Nella progettazione delle nuove SMR si è tentato di concentrare le masse e di realizzare un telaio adatto ai requisiti dell'utilizzo su strada: per questo si è deciso di far condividere all'asse di supporto del forcellone quello di rotazione per il pignone di trasmissione. Questa soluzione, denominata da Husqvarna CTS, Coaxial Traction System, elimina la variazione di lunghezza della catena durante l'affondamento ed il ritorno della sospensione, riducendo l'influenza della trasmissione finale sul comportamento di marcia.
Questa soluzione ha permesso anche di montare in posizione più arretrata il motore e di inclinare maggiormente in avanti il cilindro, consentendo di ottenere vie di aspirazione lunghe e diritte, e di mantenere il baricentro più basso possibile.
Sempre per quanto riguarda la concentrazione delle masse, il serbatoio da 8,5 litri è posizionato sotto la sella, mentre l'airbox si trova al di sopra del motore.
Le SMR449 e 511 sono equipaggiate con un propulsore bialbero a 4 valvole con iniezione elettronica gestita dal corpo farfallato Kehin a doppio flap e 46 mm di diametro.
Completamente rivisti i rapporti della trasmissione finale, più lunghi per rendere la marcia su strada meno affaticante.
La versione SMR511 è stata ottenuta grazie ad aumento di alesaggio del pistone da 98 mm a 101 mm di diametro, lasciando invariata la corsa a 59,6 mm. La cilindrata effettiva è stata portata così a 480cc.
Il telaio perimetrale in tubi di acciaio ad alta resistenza è associato a una sospensione posteriore che adotta un nuovo link con struttura rovesciata e infulcrata nella parte superiore del forcellone in lega di alluminio: con questo espediente è aumentata la luce a terra ed è migliorata l'affidabilità grazie alla minor esposizione del link stesso.
Il peso della moto veramente è di soli 118 kg a secco.
La linea è slanciata, con il pannello laterale che integra il convogliatore e la tabella porta numero laterale; la sella, lunga dal parafango posteriore al cannotto di sterzo, permette ampia libertà di movimento longitudinale sulla moto.
Le grafiche sui pannelli laterali sono inglobate al pannello con la tecnologia In Mould e la parte del serbatoio che ospita la pompa benzina capiente 2 litri (la riserva) è costruita in materiale trasparente per un monitoraggio del livello di carburante.
Nella progettazione delle nuove SMR si è tentato di concentrare le masse e di realizzare un telaio adatto ai requisiti dell'utilizzo su strada: per questo si è deciso di far condividere all'asse di supporto del forcellone quello di rotazione per il pignone di trasmissione. Questa soluzione, denominata da Husqvarna CTS, Coaxial Traction System, elimina la variazione di lunghezza della catena durante l'affondamento ed il ritorno della sospensione, riducendo l'influenza della trasmissione finale sul comportamento di marcia.
Questa soluzione ha permesso anche di montare in posizione più arretrata il motore e di inclinare maggiormente in avanti il cilindro, consentendo di ottenere vie di aspirazione lunghe e diritte, e di mantenere il baricentro più basso possibile.
Sempre per quanto riguarda la concentrazione delle masse, il serbatoio da 8,5 litri è posizionato sotto la sella, mentre l'airbox si trova al di sopra del motore.
Le SMR449 e 511 sono equipaggiate con un propulsore bialbero a 4 valvole con iniezione elettronica gestita dal corpo farfallato Kehin a doppio flap e 46 mm di diametro.
Completamente rivisti i rapporti della trasmissione finale, più lunghi per rendere la marcia su strada meno affaticante.
La versione SMR511 è stata ottenuta grazie ad aumento di alesaggio del pistone da 98 mm a 101 mm di diametro, lasciando invariata la corsa a 59,6 mm. La cilindrata effettiva è stata portata così a 480cc.
Il telaio perimetrale in tubi di acciaio ad alta resistenza è associato a una sospensione posteriore che adotta un nuovo link con struttura rovesciata e infulcrata nella parte superiore del forcellone in lega di alluminio: con questo espediente è aumentata la luce a terra ed è migliorata l'affidabilità grazie alla minor esposizione del link stesso.
Il peso della moto veramente è di soli 118 kg a secco.
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