Quotazione Moto&Scooter

Cerca

Seguici con

ADV
Moto & Scooter

La MV torna a Castiglioni

di Luigi Rivola il 09/08/2010 in Moto & Scooter

Chiuso l'assurdo capitolo Harley Davidson, la Casa lombarda, restituita al precedente proprietario per una somma simbolica, punta al rilancio guidata dall'ing. Massimo Bordi

La MV torna a Castiglioni
La MV Agusta è tornata italiana al 100%. La prestigiosa marca lombarda è stata restituita dalla Harley Davidson al precedente proprietario, Claudio Castiglioni, ad una cifra simbolica – si parla di tre euro – in seguito alla decisione della Casa americana di concentrarsi esclusivamente sul brand originale, rinunciando quindi sia al marchio Buell, sia alla MV Agusta, acquistata appena un anno prima.
Sui dettagli "tecnici" della restituzione non si sa molto: sembra che Claudio Castiglioni abbia rinunciato a una parte del credito residuo, che la Harley Davidson avrebbe dovuto onorare entro il 2016, accordandosi comunque su un versamento di 20 milioni di euro che, sommato ad altri 20 milioni che la proprietà italiana ritiene di poter ottenere da istituti di credito, ora che la sua pesante situazione debitoria è stata azzerata, costituiranno la dote necessaria al rilancio dell'azienda.
La notizia sicura – e per certi versi clamorosa – è che a Claudio e suo figlio Giovanni Castiglioni, titolari della MV Agusta, si affiancherà nella nuova gestione un personaggio notissimo nel mondo della moto, l'ingegner Massimo Bordi, già direttore generale della Ducati poi passato alla Same. Lo ha annunciato lo stesso presidente della MV con queste parole: "Sono contento di questa operazione perché con Massimo ho già vinto una volta, abbiamo fatto le moto più belle del mondo e continueremo a farlo'.
Dal canto suo, l'ing. Bordi ha commentato: "'La MV Agusta ha tutte le carte in regola per confermarsi quale uno dei maggiori player sul mercato delle due ruote di alta gamma, con un brand tra i più conosciuti al mondo, anche se dovranno essere svolte importanti azioni di ristrutturazione industriale e manageriale. I modelli attuali e quelli che abbiamo in progetto hanno un forte carattere, una grande innovazione e un design unico; non ho dubbi sul loro successo".
La MV punta ora sul lancio della 675 tre cilindri, di cui si parla da tempo, ma anche su una versione "entry level" della Brutale. In ogni caso il livello di esclusività dei prodotti rimarrà quello di moto di artigianali curatissime nel design e nella qualità – ha precisato Claudio Castiglioni.
E qui si inserisce un altro nome che alla MV è legato indissolubilmente: quello di Massimo Tamburini, il designer della F4 e della Brutale. Tamburini ha al momento un contratto con la MV che gli vieta fino alla fine del 2011 di disegnare moto per altri produttori. Naturalmente il geniaccio di Rimini non sta fermo, e attualmente sta studiando nuove applicazioni ciclistiche per moto esclusive. Dal Team Castiglioni – Bordi – Tamburini nacque la Ducati 916, un punto fermo della storia del design, del mercato, dell'industria e dello sport della moto italiana. Si ricostituirà questo team?
"Al momento non c'è alcun segnale in questo senso – ci ha detto Massimo Tamburini – per quanto mi riguarda, non nego che mi piacerebbe ricevere una telefonata: con Castiglioni e Bordi ho potuto fare cose importanti e di successo, ma al momento io sono del tutto fuori e sto lavorando per mia soddisfazione personale. Mi sono limitato a mandare un SMS di congratulazioni al presidente".

Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.

ADV
ADV