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Salone di Pechino 2010
Moto & Scooter
Il futuro elettrico
di Luigi Bianchi
il 15/06/2010 in Moto & Scooter
Dite "Cina" e pensate a scooter economici, motorette di piccola cilindrata e motori fumosi? Aggiornatevi! Il paese asiatico è infatti all'avanguardia nei mezzi a propulsione elettrica e in questo campo siamo noi a rincorrerli
Il futuro elettrico
Se la produzione cinese di moto e scooter è ancora molto lontana dagli standard a cui siamo abituati, lo stesso non si può dire se dai mezzi tradizionali ci spostiamo a quelli con propulsione elettrica.
In questo campo, infatti, la situazione si inverte e, negli stand di Eicma-Cina, abbiamo ammirato scooter ma soprattutto biciclette davvero sofisticate come tecnologia ma, anche, sotto l'aspetto del design.
I motivi che hanno spinto così avanti l'industria cinese della propulsione elettrica sono sostanzialmente due.
Il primo è che questo tipo di propulsione è incentivata ed ha una diffusione già importante, come si può notare dalla quantità di questi veicoli che si vedono muovere nel traffico cittadino.
In questo campo, infatti, la situazione si inverte e, negli stand di Eicma-Cina, abbiamo ammirato scooter ma soprattutto biciclette davvero sofisticate come tecnologia ma, anche, sotto l'aspetto del design.
I motivi che hanno spinto così avanti l'industria cinese della propulsione elettrica sono sostanzialmente due.
Il primo è che questo tipo di propulsione è incentivata ed ha una diffusione già importante, come si può notare dalla quantità di questi veicoli che si vedono muovere nel traffico cittadino.
Insomma, l'elettrico rappresenta, diversamente che da noi, già una realtà e un mercato maturo, con numeri importanti che giustificano investimenti e innovazione.
Il secondo aspetto riguarda la disponibilità delle batterie, soprattutto di quelle di ultima generazioni (Litio-Polimeri e Ioni di Litio) indispensabili per raggiungere livelli di autonomia sufficienti mantenendo pesi e ingombri accettabili.
Il fatto è che il Litio, il minerale indispensabile per questa tecnologia di batterie, per la massima parte (circa il 50% della disponibilità totale sulla Terra) si trova in Bolivia ed è stato letteralmente accaparrato dalle industrie cinesi che ne hanno quasi il monopolio.
Tanto per dare qualche informazione in più, il litio è un elemento chimico della tavola periodica che ha come simbolo Li e numero atomico 3.
Appartiene al gruppo dei metalli alcalini e, nella sua forma pura, è un metallo soffice color argento, che si ossida rapidamente a contatto con l'aria o l'acqua.
È il più leggero dei metalli con una densità (0,535 g/cc) pari a circa la metà di quella dell'acqua ed è usato principalmente nelle leghe conduttrici di calore, nelle batterie e come componente in alcuni medicinali (tipicamente nei farmaci antipsicotici).
Insomma, chi oggi vuole utilizzare batterie al Litio deve necessariamente rifornirsi in Cina, almeno fino a quando non saranno disponibili nuove tecnologie (per esempio le batterie con tecnologia allo zolfo) che non usano questo minerale, tecnologie che richiederanno però ancora alcuni anni di sviluppo prima di essere disponibili a livello industriale.
Il secondo aspetto riguarda la disponibilità delle batterie, soprattutto di quelle di ultima generazioni (Litio-Polimeri e Ioni di Litio) indispensabili per raggiungere livelli di autonomia sufficienti mantenendo pesi e ingombri accettabili.
Il fatto è che il Litio, il minerale indispensabile per questa tecnologia di batterie, per la massima parte (circa il 50% della disponibilità totale sulla Terra) si trova in Bolivia ed è stato letteralmente accaparrato dalle industrie cinesi che ne hanno quasi il monopolio.
Tanto per dare qualche informazione in più, il litio è un elemento chimico della tavola periodica che ha come simbolo Li e numero atomico 3.
Appartiene al gruppo dei metalli alcalini e, nella sua forma pura, è un metallo soffice color argento, che si ossida rapidamente a contatto con l'aria o l'acqua.
È il più leggero dei metalli con una densità (0,535 g/cc) pari a circa la metà di quella dell'acqua ed è usato principalmente nelle leghe conduttrici di calore, nelle batterie e come componente in alcuni medicinali (tipicamente nei farmaci antipsicotici).
Insomma, chi oggi vuole utilizzare batterie al Litio deve necessariamente rifornirsi in Cina, almeno fino a quando non saranno disponibili nuove tecnologie (per esempio le batterie con tecnologia allo zolfo) che non usano questo minerale, tecnologie che richiederanno però ancora alcuni anni di sviluppo prima di essere disponibili a livello industriale.
In ogni caso, sia che vengano perfezionate le attuali batterie al litio, sia che arrivino nuove tecnologie, la previsione è che nei prossima anni a parità di peso/volume la capacità delle batterie possa quasi quintuplicare e che la loro ricarica possa ridursi a pochi minuti.
A quel punto, la trazione elettrica diventerà certamente un'alternativa reale agli attuali motori endotermici.
La conseguenza di questa situazione è che i veicoli a propulsione elettrica, più che quelli spinti da motori tradizionali, potrebbero rappresentare il cavallo di troia dell'industria cinese per il suo ingresso in Europa nel momento in cui, soprattutto nelle città, inizierà una vera diffusione di scooter "zero emission" e biciclette con pedalata servoassistita.
A quel punto, la trazione elettrica diventerà certamente un'alternativa reale agli attuali motori endotermici.
La conseguenza di questa situazione è che i veicoli a propulsione elettrica, più che quelli spinti da motori tradizionali, potrebbero rappresentare il cavallo di troia dell'industria cinese per il suo ingresso in Europa nel momento in cui, soprattutto nelle città, inizierà una vera diffusione di scooter "zero emission" e biciclette con pedalata servoassistita.
Il futuro elettrico
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