Moto & Scooter
Aprilia Dorsoduro, arriva la Factory
In questa versione la fun bike di Noale sfoggia una componentistica più raffinata, perde qualche chilo e guadagna appeal con una livrea più aggressiva
L'Aprilia Dorsoduro ha cromosomi racing e ci hanno messo poco, a Noale, per esaltarne le velleità sportive con la nuova versione Factory che arriverà nei prossimi giorni dai concessionari ad un prezzo di 9900 euro franco concessionario. Inoltre, fino al 31 marzo sarà possibile acquistare la moto con lo scarico slip on del valore di 970 euro.
La ciclistica della Dorsoduro Factory è caratterizzata dal telaio misto traliccio-alluminio ultraleggero ad elevata rigidità torsionale
Sulla nuova Dorsoduro Factory spiccano i materiali pregiati come il carbonio, scelto per la realizzazione di alcune sovrastrutture come i convogliatori laterali, il copri blocchetto di accensione e il parafango anteriore.
Rispetto alla versione base, sulla Factory sono montati anche i paramani e la sella ha un rivestimento antiscivolo.
L'impianto frenante monta all'anteriore le pinze freno Brembo radiali a quattro pistoncini che lavorano su dischi freno dal profilo a margherita. Sia il freno anteriore, sia il posteriore, utilizzano tubazioni in treccia metallica di derivazione aeronautica.
La forcella, a steli rovesciati da 43 mm della Sachs, ora è regolabile in estensione, compressione e precarico, mentre il mono, a gas, offre la possibilità di regolazione esterna e ha il serbatoio separato.
Il telaio, verniciato di rosso, è composto da una parte superiore in acciaio unita, per mezzo di bulloni ad alta resistenza, a estese piastre laterali in alluminio.
Il motore bicilindrico a V2 da 750 cc di 90° da 92 CV, è lo stesso della versione base e offre sempre la possibilità di essere utilizzato in tre differenti configurazioni: sport, touring e rain.
Rispetto alla versione base, sulla Factory sono montati anche i paramani e la sella ha un rivestimento antiscivolo.
L'impianto frenante monta all'anteriore le pinze freno Brembo radiali a quattro pistoncini che lavorano su dischi freno dal profilo a margherita. Sia il freno anteriore, sia il posteriore, utilizzano tubazioni in treccia metallica di derivazione aeronautica.
La forcella, a steli rovesciati da 43 mm della Sachs, ora è regolabile in estensione, compressione e precarico, mentre il mono, a gas, offre la possibilità di regolazione esterna e ha il serbatoio separato.
Il telaio, verniciato di rosso, è composto da una parte superiore in acciaio unita, per mezzo di bulloni ad alta resistenza, a estese piastre laterali in alluminio.
Il motore bicilindrico a V2 da 750 cc di 90° da 92 CV, è lo stesso della versione base e offre sempre la possibilità di essere utilizzato in tre differenti configurazioni: sport, touring e rain.