TGB X-Motion 250

Da sempre nel mercato degli scooter, come in quello delle moto, ci sono modelli che scalano le classifiche di vendita dal giorno della presentazione e altri, che pur essendo delle valide proposte, non ottengono il successo meritato.
Un esempio? Il TGB X-Motion uno scooter taiwanese importato in Italia dalla K2 Oil (www.k2oil.com) disponibile sia nella versione 125 cc sia in quella 250 che abbiamo provato. Un automatico azzeccato che non ha ancora incontrato però il consenso che meriterebbe.

L'XMotion, prodotto dalla Taiwan Golden Bee, è un "midi" con telaio in acciaio e ammortizzatori posteriori a gas, regolabili nel precarico molla.
La dotazione è curata e completa quasi come quella dello Yamaha X-Max, uno dei più diffusi modelli giapponesi a cui il TGB si ispira in tutto. Anche nella collaudata soluzione della ruota posteriore più piccola dell'anteriore. Una scelta che consente di guadagnare spazio nel sottosella e di avere allo stesso tempo uno scooter più stabile alle alte velocità.
Le frecce sono integrate negli specchietti, i blocchetti elettrici risultano moderni e funzionali e la strumentazione, mista analogico-digitale con retroilluminazione azzurra, è facilmente leggibile in ogni condizione di luminosità.
L'impianto frenante è tradizionale, un disco anteriore e uno posteriore, senza il ripartitore di frenata. Nelle soste si può sfruttare il doppio cavalletto, centrale e la pratica stampella laterale.
Nei rifornimenti non è necessario scendere dallo scooter dal momento che il tappo del serbatoio è sistemato sul tunnel centrale in un punto molto accessibile anche stando seduti in sella ed è sufficiente ruotare la chiave di contatto per aprire il tappo.
La capacità di carico è il punto di forza dell'X-Motion. Più che uno scooter il TGB è quasi una piccola utilitaria tanto è lo spazio per sistemare i bagagli nel sottosella, che può accogliere agevolmente ben due caschi integrali e altri oggetti di medie dimensioni. Oltre al sottosella, si può utilizzare il vano nel retroscudo, ben conformato, profondo e protetto da serratura.
Se la qualità costruttiva è quasi a livello della miglior produzione giapponese non lo sono altrettanto le plastiche.
Alla dotazione di serie, che comprende anche la presa da 12 Volt alloggiata nel sottosella, è possibile inoltre aggiungere questi accessori: portapacchi, poggiaschiena per passeggero, parabrezza alto, parabrezza sportivo fumé, coprigambe, paramani, sella bassa, dischi freno "Wave"da 260 mm.
Cinque le colorazioni disponibili: bianco, argento, grigio, nero e rosso.

In sella al TGB X-Motion si ha tutto sottocontrollo. Il manubrio è alla giusta distanza dal piano seduta e anche i più piccoli troveranno in fretta la posizione di guida più congeniale, così come non avranno difficoltà a tirare le leve dei freni e a premere gli altri pulsanti sul manubrio. Solo nelle manovre da fermo avremmo preferito un piano seduta più basso.
Lo spazio riservato al passeggero è abbondante e anche il comfort è adeguato. Il piano di seduta di chi siede dietro è poco distante da quello di chi guida, inoltre le maniglie laterali sono ben conformate e facilmente impugnabili anche da chi ha le mani piccole, lo stesso discorso vale per le pedane che nonostante non siano molto ampie accolgono bene il piede del passeggero.
Dopo aver apprezzato l'azzeccata ergonomia, del "midi" taiwanese ci ha colpito la rapidità con cui si instaura un buon feeling nella guida. La protezione aerodinamica è buona: il frontale è ampio e ben sviluppato e il cupolino devia in modo efficace l'aria dal casco e dal busto del pilota. Minime, per non dire del tutto assenti le vibrazioni. La forcella è ben sostenuta mentre la coppia di ammortizzatori è tarata piuttosto rigida e filtra poco le asperità del fondo stradale.
Il peso ben distribuito e il baricentro basso conferiscono all'X-Motion la disinvoltura di uno scooter compatto nel traffico e solo nelle manovre da fermo abbiamo notato che lo sterzo è pesante.
La maneggevolezza, si sa, è una dote indispensabile in città e l'X-Motion oltre ad averla ben sviluppata si dimostra, quando c'è da guidare allegramente, anche divertente e appagante rimanendo stabile anche nelle curve veloci affrontate con piglio deciso.
Il monocilindrico ha un ottimo spunto nelle partenze ed eroga la potenza in maniera progressiva, non facendo desiderare in città una cilindrata superiore. Certo, la velocità massima raggiunta dall'X-Motion è modesta e, specie in autostrada, è sacrificato. Quando la strumentazione indica 130 km/h il TGB è già al massimo… E anche un sorpasso può diventare un problema. Meglio quindi mettersi nell'ottica di viaggiare in prossimità dei 110 km/h.
L'impianto frenante è modulabile ma non potentissimo, e garantisce spazi di arresto contenuti e difficilmente porta al bloccaggio della ruota posteriore.